caldarrosta

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Ho dimenticato di specificare la cosa più importante, pardon! Ecco, sì, io faccio contratti ad uso transitorio. Per questo mi "suona male" il trasferimento di residenza di entrambi, come requisito sine qua non.
Le utenze le ho sempre tenute intestate io (fortunatamente mi è andata bene così), e non penso sia per usufruire di tariffe agevolate dato che a priori nessuno se le vuole intestare, e quando dico che sono intestate a me sono ben contenti di non dover fare volture.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ecco, sì, io faccio contratti ad uso transitorio. Per questo mi "suona male" il trasferimento di residenza di entrambi, come requisito sine qua non.
Ma se entrambi vivranno stabilmente in casa tua, non sarebbe nemmeno corretto se la trasferisse uno solo, a prescindere dal tipo di contratto.
Quali sarebbero le motivazioni del transitorio ?
 
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caldarrosta

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Però se sono 2 lavoratori fuori sede, si presume che non sia la loro dimora abituale. Dunque perché spostare la residenza? Utenze no, azienda che lo richiede no (me lo avrebbero detto)..
Forse "o residenza o niente" è stata una scusa per dileguarsi, poiché gli avevo appena chiesto buste paga e contratti di lavoro!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Avevi dimenticato il dato più importante. Il contratto ad uso transitorio può essere stipulato solo a fronte di un valido motivo rientrante tra quelli previsti dagli accordi territoriali in vigore, sia per quanto riguarda esigenze del locatore che del conduttore.
La motivazione, inoltre, deve avere durata certa e deve essere indicata nel contratto di locazione allegando la necessaria documentazione.
Fermo restando che do per scontato che le esigenze del contratto ad uso transitorio siano del conduttore, di solito sono le seguenti: contratto di lavoro a termine in una località diversa da quella di residenza; previsione di trasferimento per ragioni di lavoro; trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro; necessità di cure o assistenza proprio o di familiari; acquisto di un 'abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi; ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile l'abitazione del conduttore; campagna elettorale; assegnazione di alloggio sociale; esigenza di un alloggio per non più di diciotto mesi da parte di un conduttore straniero o richiedente asilo nell'ambito di una iniziativa prefettizia di accoglienza; qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Direi che solo le prime due esigenze (quelle lavorative) possono richiedere la necessità di stabilire la residenza nell'immobile, oppure la previsione di un acquisto di un immobile entro 18 mesi. Per le altre esigenze lo troverei del tutto ingiustificato e quindi i tuoi sospetti potrebbero essere fondati. Forse il potenziale inquilino pensa che se stabilirà la residenza lì tu non potrai più mandarlo via ? Beh, direi che tale eventualità può verificarsi sempre, sia che l'inquilino abbia o non abbia la residenza nei locali. Calcola che gli sfratti per morosità sono bloccati, quelli per finita locazione no. Quindi se alla scadenza del contratto a uso transitorio non ti rilasceranno l'immobile dovrai comunque attivare una procedura di sfratto per fine locazione che avrà i suoi tempi e i suoi costi, ma non dipenderà certo dal fatto che l'inquilino abbia o meno la residenza nei tuoi locali.
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Il contratto mi sembra esagerato da chiedere, io ti farei vedere la busta paga senza dartene copia perché ci sono dati che non sei tenuto a sapere. Detto ciò se ti fai tante pippe mentali, cambia conduttore e vivi sereno
 

caldarrosta

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Avevi dimenticato il dato più importante. Il contratto ad uso transitorio può essere stipulato solo a fronte di un valido motivo rientrante tra quelli previsti dagli accordi territoriali in vigore, sia per quanto riguarda esigenze del locatore che del conduttore.
La motivazione, inoltre, deve avere durata certa e deve essere indicata nel contratto di locazione allegando la necessaria documentazione.
Fermo restando che do per scontato che le esigenze del contratto ad uso transitorio siano del conduttore, di solito sono le seguenti: contratto di lavoro a termine in una località diversa da quella di residenza; previsione di trasferimento per ragioni di lavoro; trasferimento temporaneo dalla sede di lavoro; necessità di cure o assistenza proprio o di familiari; acquisto di un 'abitazione che si renda disponibile entro diciotto mesi; ristrutturazione o esecuzione di lavori che rendano temporaneamente inutilizzabile l'abitazione del conduttore; campagna elettorale; assegnazione di alloggio sociale; esigenza di un alloggio per non più di diciotto mesi da parte di un conduttore straniero o richiedente asilo nell'ambito di una iniziativa prefettizia di accoglienza; qualsiasi altra esigenza specifica del conduttore collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente indicata in contratto.
Direi che solo le prime due esigenze (quelle lavorative) possono richiedere la necessità di stabilire la residenza nell'immobile, oppure la previsione di un acquisto di un immobile entro 18 mesi. Per le altre esigenze lo troverei del tutto ingiustificato e quindi i tuoi sospetti potrebbero essere fondati. Forse il potenziale inquilino pensa che se stabilirà la residenza lì tu non potrai più mandarlo via ? Beh, direi che tale eventualità può verificarsi sempre, sia che l'inquilino abbia o non abbia la residenza nei locali. Calcola che gli sfratti per morosità sono bloccati, quelli per finita locazione no. Quindi se alla scadenza del contratto a uso transitorio non ti rilasceranno l'immobile dovrai comunque attivare una procedura di sfratto per fine locazione che avrà i suoi tempi e i suoi costi, ma non dipenderà certo dal fatto che l'inquilino abbia o meno la residenza nei tuoi locali.

Sì mi sono convinta che non era una situazione trasparente.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
faccio contratti ad uso transitorio.
Io a volte stipulo contratti concordati 3 + 2.
In base all'Accordo Territoriale del mio Comune (Torino) affinché io come proprietaria possa usufruire dell'aliquota IMU agevolata occorre che l'immobile venga locato come abitazione principale dei conduttori.
L'abitazione principale deve essere confermata dalla residenza anagrafica, per cui dico subito ai potenziali inquilini che dovranno registrare la residenza in quell'immobile.
Alcuni sono titubanti, perché essendo proprietari di una casa altrove spostando la residenza dovranno pagare l'IMU sull'abitazione di loro proprietà.
Quindi a volte ho il problema opposto al tuo: conduttori che non vogliono spostare la residenza!
Se acconsentono ma poi non lo fanno, l'Accordo Territoriale stabilisce che provveda il locatore (previa diffida) ad iscrivere in Anagrafe la residenza dei conduttori.
 
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