pigi672006
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Buona sera a tutti, i miei dubbi sorgono sulla normativa del prezzo imposto e non solo e desideravo avere un chiarimento da chi ne sa più di meno sicuramente. Nel 2010 ho fatto l'atto (in cui mi viene trasferita la proprietà e non il dirittto di superfice) di un casa in cooperativa (comune di Siracusa) il cui terreno è stato acquistato direttamente dai soci da 3 proprietari ed il prezzo pattuito con bonario componimento. Per motivi di lavoro mi trasferisco in un altra provincia e decido di vendere tale appartamento. Ottengo il nullaosta dalla regione poichè il mio caso è contemplato e posso vendere prima dei 5 anni. Stipulo un compromesso registrato ai fini della legge e redatto da un notaio con i futuri acquirenti. Nell'importo globale dell'appartamento indichiamo (purtroppo) un valore più alto comprensivo degli extra sostenuti da me in fase di realizzazione (dimostrabili da fatture), poichè i futuri acquirenti vogliono tutelarsi. Quesito n.1 il loro notaio sostiene, dopo un incontro interlocutorio, a qualche giorno della conclusione della pratica e firma dell'atto che l'appartamento va venduto ad un prezzo imposto, e sono costretto a pagare 4 volte il surplus, sostiene poi che tale prezzo risulta essere più basso per effetto di tabelle comunali ed indici istat e per tale motivo mi spinge ad una contrattattazione al ribasso. Quesito n.2 posso variare l'importo dell'atto se nel compromesso già trasmesso vi è indicato un importo più alto. Quesito n.3 posso fare l'atto anche se l'abitabilità non è ancora stata concessa? ma è in itinere (come da me comunicata ai futuri acquirenti), motivo per il quale non è stata indicata nel compromesso come vincolante all'atto. Questito 4 Devo pagare la plusvalenza anche se posso dimostrare l'incremento del prezzo di vendita comprensivo dei lavori extra? Quesito n.5 non c'è in effetti, ci sono solo i miei ringraziamenti a chi potrà chiarirmi le idee, poichè 3 notai consultati su 4 hanno dato pareri discordanti. Saluti Pigi