francescogio

Nuovo Iscritto
Desideravo sapere se una "proposta irrevocabile di acquisto" accettata dal venditore e controfirmata da tutte le parti, che non contiene ne i dati del venditore (neanche nome e cognome) ne i dati specifici dell'immobile (parla solo della via e del numero di vani, senza il numero civico, il piano dell'immobile ne le particelle catastali) in cui non vi è indicata una data entro cui per effettuare il rogito, possa essere soggetta ad una "diffida ad adempiere" in cui mi si intima di rogitare entro 15 giorni (premetto che non mi hanno ancora fatta la delibera di mutuo).:shock:
grazie in anticipo per delle risposte celeri
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Da quanto scrivi il documento che tu citi sembra più una lettera di intenti che una proposta.
Mancano degli elementi essenziali che a mio modo di vedere rendono inapplicabile una diffida ad adempiere.
Ad ogni modo tieni conto che senza poter visionare nell'intero la scrittura, le considerazioni che si possono fare sono solo di carattere generale.
Se ti è arrivata la diffida ti suggerisco di rivolgerti ad un legale affinchè di possa assistere in maniera precisa.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
La questione "proposta irrevocabile di acquisto" ha generato , genera e genererà conflitti anche presso i Tribunali in quanto ogni singolo caso và valutato nel merito ed in funzione dell' obbiettivo che le parti volevano perseguire con la sua proposizione ed accettazione . Parte della giurisprudenza sostiene la tesi del perfezionamento del contratto ex art. 1326 succitato una volta fatta l'accettazione . Altra parte della Giurisprudenza sostiene che la "Proposta irrevocabile di acquisto" è una "minuta" visto che le parti in genere (ma non sempre) la rinviano ad un atto successivo ove perfezionare gli accordi. ******
Come si è visto su questo forum e sul cugino "immobilio" spesso chi la propone ritiene (sbagliando per inesperienza visto che di casa se ne compra una o due nella vita) la proposta alla stessa stregua di una "lettera di intenti " non impegnativa-
Quando invece capisce che è tutt'altro frena, tenta di ritirarsi e cosi' facendo il piu' delle volte perde deposito cauzionale e provvigione che viene richiesta avendo il mediatore comunque concluso l'affare .
Nel caso in esame percio' per dare una risposta compiuta occorrerebbe analizzare specificatamente i documenti scambiati e circolati fra tutti gli attori .
cordialità

*****le sentenze in questo senso sono parecchie. Il fastidio è che spesso bisogna sostenere spese legali e stress per ottenerne ragione proprio perchè ogni caso và valutato nel merito
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Una proposta se effettivamente carente degli elementi indicati difficilmente può essere oggetto di una diffida ad adempiere che produca l'effetto di legge e ciò anche se vi sia stata l'accettazione del venditore, salvo che quest'ultimo nel comunicarla al proponente non abbia integrato quanto in essa mancante e il proponente non abbia prontamente contestato tale comunicazione a sua volta non accettandone i termini.
Chiaramente quanto detto vale in via generale ma va verificato il contenuto dei documenti di cui il lettore parla per dare un parere adeguato e giustamente il buon jrogin consiglia di rivolgersi ad un legale, aggiungo io, esperto di diritto immobiliare.
Arriva poi l'intervento dell'esperto.
E con ciò leggo sul forum, non da un iscritto qualunque spesso non identificato, bensì da un membro dello staff di propit l'ennesimo inciso polemico e non certo piacevole verso chi esercita la professione forense.

Il commercialista, definito "esperto di c.i.", chiama fastidio per sua personale e singolare opinione, evidentemente derivante da proprie esperienze stressanti che si vorrebbero far credere ricorrenti, il dover corrispondere ad un avvocato ciò che chiama le spese legali (rectius il giusto compenso per chi ha acquisito con lo studio i titoli che possiede ed esercita la professione rischiando di persona e dunque è ben altro che un semplice "esperto").
Corrispondere il compenso a chi lavora è del tutto normale e dovuto in una società basata sul diritto ed è ovvio quando si incarica un avvocato di studiare una controversia, provocata dal comportamento delle parti che tentano di aggirare le regole della correttezza e del codice civile, cercando di applicare l'equità e il diritto e risolverla in sede stragiudiziale o in mancanza di accordo, giudiziale.
Ovviamente il "commercialista esperto":applauso::applauso:, che parla di giurisprudenza vagamente, "parecchie sentenze", ma non è un operatore del diritto come lo è un avvocato iscritto all'albo (cui la legge conferisce anche una prerogativa di consulenza cd. riserva), riterrà viceversa che il suo compenso quale consulente in materia immobiliare non possa ritenersi un fastidio nè pensa possa provocare stress nel suo cliente.
Non di rado però i "consigli" del commercialista:-o provocano gli accertamenti dell'agenzia delle Entrate.
Dunque il commercialista può provocare e ha provocato, egli sì, lo stress del cliente che deve rivolgersi ad un avvocato per difendersi dalle pretese del Fisco !!!
Dimenticavo .... grazie a Dio l'Italia è una splendida nazione, dimentichiamo l'attualità se possibile, dove pullulano i consulenti e gli esperti i cui "consigli" portano spesso lavoro agli avvocati !
Luigi De Valeri:daccordo:
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
A parte le affermazioni che non valgono alcun commento secondo la regola dantesca "guarda e passa" , è fuori discussione che il ricorso al legale dopo aver fatto il pasticcio crea stress sia per la spese anche legali che deve patire chi voleva solo comperare un immobile. Che la pratica sia lunga, costosa ed incerta "dopo" non c'è bisogno che lo stabilisca io ; basta vedere come sono messi i tribunali (sono gli avvocato) e le sentenze emesse sul caso ( se vuole gliene passo una cinquantina visto che ho una attrezzata banca dati, che so leggere, che non temo smentite )

Evidentemente l'avvocato o altro consulente specializzato ( chi ha detto che la consulenza preventiva sia riserva dei soli dei soli legali? e chi ha detto che solo questi sanno leggere ? le sentenze; dove sta scritto ? )và consultato prima e non dopo .
In tal caso la parcella dell'avvocato sarebbe ben spesa.

Nel proseguio invito l'avvocato a mantenersi al regolamento del forum che si presume accettato da chi vi partecipa
Nel merito delle sentenze acetto una sfida costruttiva sull'argomento. Ritengo di essere uno dei pochi ben preparati in tema di "proposta di aqusto". attendo di essere messo alla prova

Aggiunto dopo 12 minuti :

Non di rado però i "consigli" del commercialista provocano gli accertamenti dell'agenzia delle Entrate.
Dunque il commercialista può provocare e ha provocato, egli sì, lo stress del cliente che deve rivolgersi ad un avvocato per difendersi dalle pretese del Fisco !!!
Dimenticavo .... grazie a Dio l'Italia è una splendida nazione, dimentichiamo l'attualità se possibile, dove pullulano i consulenti e gli esperti i cui "consigli" portano spesso lavoro agli avvocati !
ogni professionista risponde per se ovviamente , nel mio caso, visto che l'attacco è surretizziamente personale il consiglio non vale in quanto collaboro con un legale. Io agisco in chiave preventiva e se capita un soggetto che ha già fatto il pasticcio lo passo a lui. Dove sta il problema ?
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
(sono gli avvocato)
correzione : sono gli avvocati i primi a lamentarsene. scusate gli errori anche di grammatica ma sono astigmatico

Aggiunto dopo 13 minuti :

Non è questo il luogo piu' adatto per sciorinare sentenze, ma confermo in toto il mio assunto riguardo la "proposta di acquisto" che posso sostenere a suon di sentenze

Estratto del regolamento:

Il forum è una comunità di persone che si scambiano richieste, informazioni, soluzioni e opportunità, che condividono esperienze che partecipano con le proprie capacità culturali e tecniche a fornire informazioni utili in diverse materie.
…Questo non è un consultorio ma un forum di discussione ….La Community è un punto d'incontro virtuale dove gli utenti possono discutere di molti aspetti del settore immobiliare. Tuttavia, essendo l'argomento delicato, è necessario attenersi a alcune semplici regole che consentiranno agli utenti uno scambio di informazioni nel massimo rispetto della lealtà, educazione e serenità …Non è consentito: Inviare messaggi che contengano insulti, offese, sia tra utenti registrati al servizio che verso altri soggetti; ..Sono espressamente vietati commenti aventi come contenuto: …..; Devono essere evitati commenti in chiave sarcastica, Sbeffeggiatoria, ….. e denigratoria
 

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