griz

Membro Storico
Professionista
cerchiamo di fare il punto: L'usufrutto è un diritto reale ed è cedibile per compravendita ma non è oggetto di successione ereditaria, il patrigno ha 93 anni quindi il valore dell'usufrutto riferito in percentuale sul valore dell'immobile, è bassisimo, la prescizione difficilmente si raggiungerà. Tutto questo secondo me non potrà inficiare l'uso che il nudo proprietario e la madre potranno fare dell'immobile e qualunque cosa si vorrà fere non credo potrà interessare ai parenti del patrigno in quanto a loro ne potrebbe andare solo una parte del valore dell'usufrutto in caso di cessione economica che avrebbe uno scarso valore
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non vorrei mai che possa lui o i suoi parenti vantare diritti sull'eventuale vendita della casa, cedendo il suo diritto dietro compenso.
se la vendita dell'immobile avviene con lui vivente sicuramente l'usufruttuario ha il diritto ci vedere monetizzato il suo usufrutto, oppure l'usufruttutari0 può cedere il suo diritto volontariamente senza compenso. L'usufrutto è un diritto reale legato all'esistenza in vita della persona non si eredita; pertanto i parenti dell'usufruttuario non possono pretendere nulla; chi compra un diritto di usufrutto non diventa usufruttuario anzi sa che tale disponibilità sul bene gli viene a cessare con la morte dell' usufruttuario. Nel caso di vendita del bene con l'usufruttuario ancora in vita la monetizzazione dell'usufrutto viene fatta in base alle prospettive di vita pertanto per una persona di 93 anni il valore percentuale sul valore dell'immobile sarà alquanto basso. Anche in caso di vendita il valore sarà molto basso.
 

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