Gianna Bambi

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Salve! Qualcuno sa se è possibile e legale che l'usufruttuario pretenda una quota maggiore rispetto a quanto stabilito dalle tabelle del Decreto Ministeriale?:wall:
Grazie mille!
 
Non colgo la domanda su che caso pratico tu l'abbia fatta. Se andate ad intestarvi, in due, una unità immobiliare, ci sarà la quota usufrutto e nuda proprietà in base alle tabelle Ministeriali. Che senso ha avere una quota maggiore di usufrutto, se alla morte dell'usufruttario la quota si ricongiunge alla nuda proprietà? Come dire pago di più per avere la stessa cosa???
 
Adesso ti spiego. Sono un'agente immobiliare, e stò trattando una vendita dove ci sono sia usufrutto che nuda propietà, l'usufruttuario impone che sulla proposta d'acquisto sia specificata la quota che è però maggiore di 1.5 punti rispetto alle tabelle. Può farlo? A me non risulta che le parti possano accordarsi diversamente. Grazie per la risposta.:daccordo:
 
Il discorso è differente, uno dei due venditori, l'usufruttario, chiede una percentuale di quota maggiore. E' come dire che chiede un prezzo maggiore per vendere. Naturalmente si apre una libera contrattazione. Le due parti venditrici si devono accordare, perchè evidentemente uno dei due potrebbe rifiutarsi.
All'atto pratico, la cosa non è poi tanto assurda, l'usufruttario non avrebbe grandi interessi a vendere, il bene resta a sua disposizione sin che vive. La nuda proprietà, se vuole realizzare, deve pagare questa decisione dell'usufrittario ante mortem dello stesso. Infatti, al decesso dell'usufruttario, la quota di proprietà si unificherebbe alla nuda prop. automaticamente. Se i tempi devono essere accelerati, un minimo di sforzo è richiesto e inter nos, 1,5% in più mi sembra assai poca cosa.
 

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