mapeit

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Proprietario Casa
salve , spero di non allontanarmi troppo dal tema, ma mi chiedo se invece io che (come propr.) stipulo contratti 4+4 ai miei inquilini devo precisare che loro sono obbligati a prendere la residenza in quella casa o meno, se la cosa mi porta svantaggi o se invece la legge in vigore lo impone già? grazie:daccordo:

Nessuna legge impone o non impone di prendere o meno la residenza nei locali locati. Nei contratti di solito c'è invece una clausola che impone al conduttore di eleggere domicilio nei locali locati, al fine di consentire il recapito di eventuali comunicazioni.
Vantaggi e svantaggi apprenti non ce ne sono. Una clausola che imponga di prendere la residenza nei locali locati sarebbe, a mio avviso, nulla. Così come una clausola che imponesse di NON prendere la residenza, in quanto anche per esigenze transitorie può darsi che al conduttore venga richiesto per motivi di lavoro di stabilire la propria residenza nella città dove si svolge l'attività.
 

giudittan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Anche io mi trovo nella condizione di dare in locazione il mio appartamento ed opterò per un contratto transitorio, dal momento che sussiste la motivazione di transitorietà. Io ovviamente trasferirò la residenza, ma il conduttore non è interessato a farlo a sua volta. Non penso che questo costituisca un problema?
 

avettor

Nuovo Iscritto
Giudittan, la residenza non è problema.
Voglio però ricordare che il contratto uso transitorio nelle città ad "alta tensione abitativa" (vedo che sei di Roma) deve essere stipulato secondo il c.d. canone concordato, che è in genere decisamente inferiore rispetto ai canoni "di mercato".
 

giudittan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Giudittan, la residenza non è problema.
Voglio però ricordare che il contratto uso transitorio nelle città ad "alta tensione abitativa" (vedo che sei di Roma) deve essere stipulato secondo il c.d. canone concordato, che è in genere decisamente inferiore rispetto ai canoni "di mercato".

Ne sono al corrente, ti ringrazio comunque per averlo puntualizzato. Nel mio caso il canone pattuito è persino inferiore al minimo risultante applicando i parametri degli accordi territoriali del comune di Roma, ma è un canone di favore che applico ad un conoscente molto fidato per un periodo transitorio.
 

avettor

Nuovo Iscritto
OK. Il tuo è in effetti di un caso eccezionale.
In casi normali, l'applicazione del contratto ad uso transitorio risulta di fatto "impossibile" nel senso che è molto sconveniente per il proprietario accettare l'applicazione di tariffe che sono decisamente al di sotto del mercato.
Mi spiace dover constatare che questa norma limita di fatto l'utilizzo del contratto ad uso transitorio e "costringe" a stipulare dei contratti formalmente di lunga durata anche quando sussisterebbero le esigenze di transitorietà da entrambe le parti.
 

giudittan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi trovi perfettamente d'accordo. A parte l'applicazione della cedolare secca al 19% anzichè al 21%, non vi sono sgravi fiscali nè agevolazioni di alcun tipo. Per non parlare del recente annuncio che a Roma l'aliquota IMU sarà il 10.6 per mille anche per i canoni "calmierati". Mah...davvero scoraggiante.
 

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