condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Continuiamo con la solita confusione tra residenza e iscrizione anagrafica.
La residenza è un dato di fatto. L'iscrizione anagrafica, che deve corrispondere alla residenza, è una registrazione amministrativa, che deve prendere atto della mera situazione di fatto.
Non si vede che cosa c'entri con quanto in discussione.
Bhe, come ti avevo già richiesto;

Ma tu sei proprio sicuro che puoi ottenere la residenza in una stalla? Dammi dei dati certi e sicuri per favore.

Rispondi almeno a questo, per favore (già per due volte lo chiedo, ma non c'è alcuna risposta)

Ovvero c'è qualche comune italiano che accetta la residenza a uno che non ha nessuna abitazione regolarmente accatastata in categoria catastale "A"? (a parte il caso di Prato dove è stato indagato un funzionario del comune)

Vorrei essere sicuro di questo fatto, dammi dati sicuri per favore, e non tue opinioni personali.
Grazie.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ovvero c'è qualche comune italiano che accetta la residenza a uno che non ha nessuna abitazione regolarmente accatastata in categoria catastale "A"?
L'abitazione ai fini anagrafici prescinde dalla classificazione ai fini catastali. Ai fini anagrafici un'abitazione può essere una grotta, sotto un ponte... Mai sentito parlare dei "senza fissa dimora"? Il fatto che non si possieda un immobile del gruppo catastale A non può certamente precludere la possibilità di ottenere un'iscrizione anagrafica. Che, oltre a costituire un dovere, è un diritto soggettivo perfetto.
Le verifiche di competenza dell’Ufficiale di anagrafe riguardano esclusivamente la sussistenza della "abitualità" della dimora del richiedente e null’altro, fermo restando il dovere di segnalare alle competenti autorità amministrative e di pubblica sicurezza eventuali discordanze emerse nel corso degli accertamenti rispetto alle dichiarazioni rese dall’interessato al momento della domanda di iscrizione.
Concetto riaffermato anche per intervento del Ministero dell’interno che con la Circolare n. 8 del 1995 ha precisato che "in presenza di quello che costituisce un diritto-dovere del cittadino, richiedere di avere la residenza anagrafica, non si può ipotizzare una discrezionalità dell’Amministrazione comunale, ma soltanto il dovere di compiere un atto dovuto ancorato all’accertamento obiettivo ancorato a un presupposto di fatto, e cioè la presenza abituale del soggetto sul territorio comunale".
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Sono i comuni che derogano. Una stanza a portofino vale di tasse quanto una villetta nel salento. E' vero, i vigili dovrebbero negare la residenza, ma avrebbero nel comune un senza dimora, con tutte le conseguenze del caso. Per questo anche se stanno in una roulotte gli concedono la residenza. Hai ragione condobip, questa non è la legge. E' causa di forza maggiore, a cui il ministero dell'interno si accoda. Ed in più come vedi fanno cassa: Passano tutto in categoria A
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
L'abitazione ai fini anagrafici prescinde dalla classificazione ai fini catastali. Ai fini anagrafici un'abitazione può essere una grotta, sotto un ponte... Mai sentito parlare dei "senza fissa dimora"?
Non è certo il caso che stiamo trattando, per cortesia Nemesis non divaghiamo per altri lidi pur di avere ragione, i senza dimora sono un altro mondo, che in questo contesto non trova nessun appiglio.
Per cui il caso dei senza fissa dimora ne parleremo quando sarà il caso di trattare in altro ed opportuno Topic.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per questo anche se stanno in una roulotte gli concedono la residenza.
Se uno "sta" in una roulotte, la sua "residenza" è in quella roulotte! Non gli devono "concedere" nulla. Devono prendere solo atto della situazione di fatto.[DOUBLEPOST=1386336446,1386336369][/DOUBLEPOST]
i senza dimora sono un altro mondo, che in questo contesto non trova nessun appiglio
Trovano invece un perfetto appiglio, per confutare la tua assurda tesi, per cui la residenza (anzi, l'iscrizione anagrafica) si possa avere solamente se si possieda un immobile del gruppo catastale A.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Se uno "sta" in una roulotte, la sua "residenza" è in quella roulotte! Non gli devono "concedere" nulla. Devono prendere solo atto della situazione di fatto.[DOUBLEPOST=1386336446,1386336369][/DOUBLEPOST]Trovano invece un perfetto appiglio, per confutare la tua assurda tesi, per cui la residenza si possa avere solamente se si possieda un immobile del gruppo catastale A.
Cita la Legge per favore!
Ovvero che io possa avere la residenza in una stalla (o grotta) come ti hai detto.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Citale per favore, non desidero avere dei numeri da leggere.
Dove è scritto che posso avere la residenza in una stalla?

Solo Gesù Bambino l'ha avuta :)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Si aggiunge:
La Legge n. 94/2009 (Pacchetto Sicurezza 2009), ha introdotto la possibilità per i competenti uffici comunali di verificare, al momento della richiesta di iscrizione o variazione anagrafica di ogni persona, “le condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie”. In altre parole al Comune viene data facoltà - e non l’obbligo - di esercitare le proprie competenze in materia sanitaria, controllando le condizioni igienico-sanitarie degli immobili in occasione delle richieste d’iscrizione e di variazione anagrafica.
La formulazione della norma non prevede la richiesta di messa in sicurezza
dell’immobile ma la sua adeguatezza a una serie di parametri igienico-sanitari che conferiscono idoneità abitativa all’immobile stesso (si noti che molte abitazioni presenti nei centri storici, spesso abitate da cittadini italiani, nonostante il loro elevato valore catastale, possono non avere i requisiti abitativi richiesti perché costruite precedentemente alla normativa).
Tale norma si applica, in via discrezionale, nei confronti di tutti i cittadini, siano
essi italiani, stranieri e comunitari e, come specificato dalla stessa, non può condizionare comunque il procedimento di iscrizione anagrafica, il quale deve rimane vincolato ai soli presupposti di dimora abituale. L’iscrizione nei registri della popolazione residente deve restare un procedimento amministrativo distinto e separato che deve trovare esito positivo anche nel caso in cui l’alloggio risulti eventualmente inidoneo.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
hai scritto giusto;

Si aggiunge:
La Legge n. 94/2009 (Pacchetto Sicurezza 2009), ha introdotto la possibilità per i competenti uffici comunali di verificare, al momento della richiesta di iscrizione o variazione anagrafica di ogni persona, “le condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie”. :stretta_di_mano: :stretta_di_mano: :)
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto