alberto bianchi

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@Daniele 78 , purtroppo è la struttura dell'ordinamento statale basato su tanti gradini creati solo per dare da mangiare ai soliti noti.
Chissà se cambierà qualcosa, visto che le Province, a parole, le hanno abolite. Pia illusione ? Ho proprio paura di sì.
 

Daniele 78

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@Daniele 78 , purtroppo è la struttura dell'ordinamento statale basato su tanti gradini creati solo per dare da mangiare ai soliti noti.
Chissà se cambierà qualcosa, visto che le Province, a parole, le hanno abolite. Pia illusione ? Ho proprio paura di sì.
In realtà a livello catastale (Docfa) selezioni proprio le province ed ognuna ha una sua tariffa d'estimo incorporata. Questo almeno finché non approveranno il nuovo catasto, funziona ancora così. Tieni conto che non tutti i territori hanno le medesime caratteristiche reddituali, quindi non tutte le Province sono messe nello stesso modo (come redditualità) di terreni e fabbricati. Ecco il motivo di tale divisione.
Mettere tutto insieme svantaggerebbe i territori più poveri.
 

griz

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Il ricorso l'ho fatto io da geometra, ho redatto le mie contestazioni ed ho vinto a mani basse. Addirittura il dirigente del catasto, già mio amico da antica data, mi ha contattato per trovare un accordo che non fosse troppo sfavorevole al suo ufficio. Sentito il parere del cliente è stato trovato un accordo quasi totalmente favorevole a lui. E l'Ufficio si è salvato in corner.
a me risultava anni fa, forse oggi è cambiato ritornando a quanto era in passato, che il ricorso doveva essere presentato dal contribuent ema non poteva essere assistito da un geometra ma doveva essere un avvocato o commercialista
 

Liederman

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L'articol0 dice:
[...] le variazioni delle risultanze catastali (ai fini dell'ICI, nella fattispecie esaminata) sono soggette alla regola generale che ne prevede l'efficacia a decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello nel corso del quale le modifiche sono state annotate negli atti catastali.
[...]
Fa peraltro eccezione alla regola sopra enunciata il caso in cui la modificazione della rendita catastale sia derivata dalla rilevazione di errori di fatto compiuti dall'Ufficio,[...]

La rettifica del classamento proposto in quale caso rientra? non è chiaro
 

Gianco

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Certamente, se l'errore è imputabile ad un evidente proposta improbabile del tecnico redattore dell'accatastamento la rettifica è retroattiva. Ma se la variazione è ininfluente non lo può essere.
 

Daniele 78

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Certamente, se l'errore è imputabile ad un evidente proposta improbabile del tecnico redattore dell'accatastamento la rettifica è retroattiva. Ma se la variazione è ininfluente non lo può essere.
Qui però una variazione di classe ha comportato una differenza di rendita catastale di ben 2.000€ (partendo dai 10.000 in cat E classe 17, arrivando agli 8.000 in cat E classe 15).
@Gianco chiedo anch'io a te: per attribuire la classe corretta, qual'è il regolamento che le disciplina??? Perchè chiedendo anche in giro a colleghi non ho avuto grandi risposte...e sul sito delle Entrate non c'è NULLA peggio che andar di notte.
 

Gianco

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Non c'è un regolamento. Come spesso capita in Italia, è a sentimento, facendo riferimento a quelle che sono quelle assegnate a quelle del circondario. Il mio collaboratore mi ricorda: Occorre il buon senso!???
 

griz

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per quanto so ( a Varese funzionava così) si stabilisce per ogni comune una classe "ordinaria" per ogni categoria, tutti gli immobili che vengono proposti in categoria differente vengono valutati ed eventualmente collaudati allineandoli, sta al tecnico operare col criterio giusto e proporre categorie e classi accettabili o relazionare le ragioni per attribuzioni fuori dall'ordinario. Le classi definite "ordinarie" erano note ai tecnici del catasto e si poteva chiedere
 

Gianco

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In linea di massima quello che descrivi dovrebbe essere la normalità, però le variazioni dovrebbero intervenire anche nella scelta della classe. Comunque tutto sta nella discrezionalità. E' opportuno ricordare che la variazione della classe è richiesta dai comuni perché con l'aumento della rendita hanno il loro tornaconto.
 

Daniele 78

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In linea di massima quello che descrivi dovrebbe essere la normalità, però le variazioni dovrebbero intervenire anche nella scelta della classe. Comunque tutto sta nella discrezionalità. E' opportuno ricordare che la variazione della classe è richiesta dai comuni perché con l'aumento della rendita hanno il loro tornaconto.
Sarebbe bello però avere un regolamento unificato che disciplina le classi...perchè il buon senso è molto soggettivo in ognuno di noi.
Avessimo un regolamento potremmo almeno motivare al cliente e all'Amministrazione pubblica la scelta di una classe piuttosto che l'altra, evitando anche costosi contenziosi tra pubblico e privato.
 

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