griz

Membro Storico
Professionista
Si sono l'erede, ma non ero a conoscenza che fosse stato chiesto un condono e il comune non mi ha mai avvisato prima d'ora.
Come dicevo anche i successivi proprietari hanno chiesto ed ottenuto permessi per le modifiche che ha fatto all'abitazione.
Al comune non è risultato il condono del 1995 fino a novembre 2018.
si evidenziano molte mancanze da parte tua perchè avresti dovuto controllare e quindi sapere e da parte del comune che ha concesso modifiche all'immobile senza segnalare che c'era un condono da chiudere. Però tu sei la parte più fragile e aggredibile e la pratica "in pending" può compromettere molto la situazione, non puoi ignorare la cosa, se puoi pagare devi, se non puoi devi comunque trattare in qualche modo
 

Martarina

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Proprietario Casa
avresti dovuto controllare e quindi sapere

Chi vende casa non si affida solo al notaio? Quali controlli ulteriori vanno fatti? La casa è anche stata venduta tramite agenzia e nessuno (nè agenzia, nè notaio) mi ha detto che dovevano essere fatti ulteriori controlli.
Come potevo immaginare che ci fosse un condono? Chi vende casa deve di prassi pagare anche un tecnico che controlli in catasto? Quali altri controlli andrebbero fatti, oltre al catasto? Giusto per sapere.
Quello che non capisco è come possa non esistere una prescrizione e come chi debba pagare (con gli interessi di 23 anni!!) sia solo il proprietario. Anche il comune ha sbagliato, ma lui incassa soltanto?
 

griz

Membro Storico
Professionista
Nel 2000 i controlli non erano usuali, in effetti.
E dal 2010 che le norme sono più stringenti.
vero ma sull'atto sicuramente sono scritti i riferimenti alle prescrizioni della 47/85 dove si citano le pratiche edilizie sull'immobile quindi rimane il problema.
Come già scritto: il comune è inadempiente ma dimostrare che tutto è dovuto alla loro gestione press'apochistica della faccenda è un percorso molto in salita e non consiglio di praticare, sopratutto economicamente molto più dispendioso della cifra menzionata
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Si certo il problema resta: anch’io penso che si debba pagare, per evitare di spendere di più in tecnici e legali ( anche se 9.000 euro sono tantini).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
- novembre 1995 prima raccomandata (mai ritirata) da parte del comune con richiesta documenti mancanti
- giugno 1998 seconda raccomandata (mai ritirata) da parte del comune con richiesta documenti mancanti
Quindi tutti quelli chevendono casa oltre al notaio si avvalgono di un tecnico? Non lo sapevo.
Quindi tutti quelli chevendono casa oltre al notaio si avvalgono di un tecnico? Non lo sapevo.
Inizialmente è stato commesso l'errore di non aver ritirato le raccomandate A.R..
Chi vende deve documentarsi perché deve garantire sia la regolarità edilizia che catastale. Ovviamente se uno non è in grado di fare i controlli si deve far assistere da un persona competente, non necessariamente un tecnico o un avvocato, visto che per la ricerca non è richiesta l'iscrizione ad un albo professionale.
Certamente il notaio vi avrà posto la domanda come pure avrebbe fatto bene a verificare anche l'acquirente.
 

Martarina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Inizialmente è stato commesso l'errore di non aver ritirato le raccomandate A.R..
Chi vende deve documentarsi perché deve garantire sia la regolarità edilizia che catastale.
[...]
Certamente il notaio vi avrà posto la domanda come pure avrebbe fatto bene a verificare anche l'acquirente.

Nessuno ha ritirato le raccomandate perchè sono state spedite al proprietario che era già morto. Solo dopo 23 anni il comune si è accorto che gli eredi abitavano altrove.
Per quanto riguarda l'incaricato che verifichi la situazione (oltre al notaio), sia da parte di chi vende che da parte di chi compra, avendo anche un'agenzia di mezzo, onestamente non l'avrei mai pensato.
 

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