A ragione di quanto postato nelle risposte, ed in rafforzo dell'intervento di
@basty (che ringrazio per il supporto e contributo importante), vediamo di analizzare il tutto, per un chiarimento generale:
La prendo in parola e le allego la planimetria del complesso in cui si vedono i quattro fabbricati. Mi sembra si possa dire che sono quattro corpi di fabbrica indipendenti, anche se hanno parti comuni tra loro: muretti esterni, rampe di accesso, vialetti interni.
Come avevo accennato, da quanto si vede dalla planimentria generale, i corpi di fabbrica sono 4; non importano al momento le parti comuni (muretti, cordoli, rampe ecc.), ma dalla domanda le opere eseguite su ogni singolo fabbricato.
Tenuto conto quanto detto dalla prima risposta, che in caso di fabbricati distinti l'uno dalla'ltro, risponde un amministratore per ogni fabbricato (anche se unico), ovvero, per ogni intervento al singolo fabbricato rispondono i condomini del fabbricato in questione (nel caso i lavori effettuati nel corpo "A", ripartiscono le spese i condomini del corpo A, e non gli altri ... e così via, in particolare trattandosi di lavori straordinari.
L'amministratore ha fatto eseguire un lavoro di manutenzione straordinaria nel fabbricato A e , a consuntivo (approvato con riserva da parte mia e di altri), ha ripartito le spese del lavoro tra tutti e quattro i fabbricati.
L'amministratore porta a giustificazione del proprio operato il fatto che l'opera di manutenzione si è resa necessaria per motivi di stabilità, trattandosi di un muro portante e che il regolamento di condominio, contrattuale, afferma che "le opere destinate a dare stabilità al fabbricato, i muri maestri, tutti i muri perimetrali degli edifici" sono "parti comuni" all'intero complesso.
In questo caso i lavori di staticità del "muro portante" (??? bisognerebbe capire l'anno di costruzione per definire se muro portante o altro), in ogni caso, il muro perimetrale su cui è intervenuto appartinene al fabbricato oggetto d'intervento e pertanto l'assemblea condominiale di quel fabbricato deve visionare e approvare le opere di sistemazione e le spese a consuntivo di quanto eseguito; gli altri fabbricati non c'entrano. Ad esempio se i fabbricati (tutti) non hanno l'ascensore e il fabbricato "C" delibera di installare un nuovo impianto, oppure di sostituirlo (opere straordinarie) non sono tenuti alle spese i condomini delle altre palazzine, ma soltanto quelli della "C" (spero l'esempio sia chiaro) e questo vale per tutte le opere sia di controllo, di staticità, sia per innovazioni che altro, compreso le parti comuni della palazzina in questione.
... Ciò non toglie che esistano condomini costituiti da più edifici indipendenti, trattati storicamente come unico complesso condominiale: anche se anch'io non condivido la scelta, ... omssis ... problematiche distinte, sono stati trattati come unico condominio, con ripartizione secondo la tabella generale che comprendeva tutti i comproprietari.
Evidentemente gli amministratori optano piuttosto spesso per questa interpretazione, magari solo per evitare una gestione e contabilità separata di ciascun edificio ...
Capita molto spesso , come giustamente citato che molti amministratori trattino il complesso dei fabbricati (riguardanti l'intero lotto), conme un'unica realtà, sia per comodità contabile sia per prima delibera assembleare, sia per impostazione iniziale del costruttore, ed accettata dai condomini all'atto d'acquisto, ecc., ma questo non significa che le decisioni prese al tempo devono essere gestite in modo permanente e per sempre allo stesso modo.
Per cambiare queste decisioni necessita effettuare un'assemblea straordinaria, dove all'unanimità approviate che ogni fabbricato è una realtà a se e che l'unica condivisione si hanno per le parti comuni extra fabbricato (ad esempio, se i garage o box, sono un'unica realtà che copre tutto il seminterrato dell'intero lotto, le spese per quella parte riguarderanno tutti, comì come per i giardini, i muri di cinta, ecc.
Altrimenti, come giustamente citato:
... di per se non esiste la soluzione migliore. Si potrebbe dire che oggi conviene a me, domani a te: e si va in pari ...
Si definisce così come avete trattato la gestione condominiale, le spese rpartite tra tutti, riguardano un interesse collettivo, (oggi a me, domani a te), giustificazione non sempre condivisibile, perchè se non espressamente citato nell'approvazione condominiale, possono intervenire anche la riparttizioni di spese, volluttuarie che non sono di espresso interesse comune o di sicurezza collettiva dell'intero complesso.
Spero che adesso le risposte siano chiare ed esaustive, perchè risulta evidente che questi enogmi sono da chiarire con l'amministratore attraverso la modifica del regolamento e dello statuto condminiale, dove si chiarisca chi fa cosa e come; senza escludere che nel caso uno dei condomini, dovesse decidere che l'amministratore "sig. X" non sta bene, succede un vera e propria lite tra condomini, come avevo anticipato (ogni fabbricato può avere un amministratore differente dagli altri fabbricati ... e per le parti comuni si può avere un quinto amministratore "gestendo così l'intero complesso come un "supercondominio" soltanto per le parti comuni.
In ogni caso le risposte sono da intendere all'esclusiva domanda postata, perchè se esistono altre condizioni, (impianti o servizi, o altro) che possono collegare tutti i fabbricati in un'unica realtà, non sono note e pertanto in questi casi, per una migliore visione e analisi di tutto, sarebbe opportuno che inteerpelliate un tecnico di fiducia che possa esaminare di persona tutte le questioni per determinare se singoli fabbricati, o unico, o supercondominio; e questo servirà in modo particolare qualora vogliate variare lo stato di fatto del regolamento attuale.