alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
A parte la ripartizione dei costi fra "contendenti" (più denti che conti) mi chiedo quanto potrebbe costare una ristrutturazione che rispetti loriginale. Basterebbe un Michelangelo ?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Adesso lo vogliono restaurare approfittando dell’occasione del Superbonus – bonus facciate.
Qualora si tratti di interventi da effettuare in ambito condominiale è necessario che gli stessi vengano approvati dall’ assemblea condominiale con le maggioranze previste per le varie attività da effettuare.
A tal fine si possono individuare tre tipologie di interventi, come indicato di seguito.

1) Interventi esclusivamente di tipo estetico, come la sola pulitura e tinteggiatura (cfr. precedente punto a), che possono essere considerati interventi di manutenzione ordinaria (definizione ricavabile dall’art. 3 del D.P.R. 380/2001), per i quali è richiesta dall’art. 1136 del Codice civile, commi 2 e 3:
- in prima convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’edificio;
- in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.

2) Interventi di maggiore entità, quali ad esempio il consolidamento, ripristino o rifacimento di balconi o di altri elementi delle facciate (cfr. precedenti punti b e c), che possono essere considerati interventi di manutenzione straordinaria (definizione ricavabile dall’art. 3 del D.P.R. 380/2001, nonché dall’art. 1136 del Codice civile, comma 4, il quale fa riferimento a “riparazioni straordinarie di notevole entità”), per i quali è richiesta dall’art. 1136 del Codice civile, comma 2:
- sia in prima che in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’edificio.

3) Interventi che prevedano anche l’efficientamento energetico
(cfr. precedente punto d), per i quali è richiesta dall’art. 26 della L. 10/1991, comma 2:
- sia in prima che in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.

Quindi la divisione della spesa delle facciate, fruendo del Bonus 90%in 4 parti uguali a mio parere non sarebbe equa, perché gli stiamo facendo un grosso favore, avendo la casa messa in vendita, e a che prezzo!
se siete un supercondominio cosa dice il vostro amministratore? Secondo me non è questione di fare un favore ma di applicare la legge sulla suddivisione delle spese che segue il criterio della proprietà e quindi del valore di ciascuna unità immobiliare.

L'edificio ha dei vincoli da parte delle "Belle arti"?

Le tabelle millesimali non hanno scadenza: anzi per cambiarle ci voglio 1000/1000.
 

maujack

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Allora che "si arrangi"....lui rappresey 1 testa e anche se ha molti millesimi non può imporre alcun lavoro.
Faccia una "causa" e poi fra 4 o 5 anni (a superbonus terminato) scoprirà se il Giudice gli riconisce quella quota di spesa "riditta" che vorrebbe avere.
No, no. Tutti vogliamo fare il restauro della facciata, E già che ci siamo con i ponteggi apposti fare anche riguardare il tetto, cosa nella quale siamo tutti d'accordo per non riapporre i ponteggi una volta che la casa sarà venduta e il nuovo proprietario ce lo chiederà. Il problema è come ho detto prima, che questo signore vorrebbe pagare per il tetto 2 /5 e 1/5 per ognuno degli altri 3, me compreso. Come si vede dalla foto questo appartamento ha anche una porzione di casa ad un piano superiore ma per lui non conta. Inoltre afferma che il balconcino in aggetto sul cortile fa parte della facciata, quindi entrerebbe dice lui nei lavori da dividere, dimenticando che questo bene è di accesso esclusivo per lui. Poi dichiara che se non si fa come dice lui, lui non vuole fare niente. Ma bonus o non bonus la facciata come si vede nella foto è parecchio degradata, la minaccia di una caduta di calcinacci è costante, e tutti vogliono realizzare questo progetto. Ma chiacchiera dopo chiacchiera il tempo passa e la scadenza del 31 dicembre si avvicina, salvo proroghe. Grazie
 

maujack

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Qualora si tratti di interventi da effettuare in ambito condominiale è necessario che gli stessi vengano approvati dall’ assemblea condominiale con le maggioranze previste per le varie attività da effettuare.
A tal fine si possono individuare tre tipologie di interventi, come indicato di seguito.

1) Interventi esclusivamente di tipo estetico, come la sola pulitura e tinteggiatura (cfr. precedente punto a), che possono essere considerati interventi di manutenzione ordinaria (definizione ricavabile dall’art. 3 del D.P.R. 380/2001), per i quali è richiesta dall’art. 1136 del Codice civile, commi 2 e 3:
- in prima convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’edificio;
- in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.

2) Interventi di maggiore entità, quali ad esempio il consolidamento, ripristino o rifacimento di balconi o di altri elementi delle facciate (cfr. precedenti punti b e c), che possono essere considerati interventi di manutenzione straordinaria (definizione ricavabile dall’art. 3 del D.P.R. 380/2001, nonché dall’art. 1136 del Codice civile, comma 4, il quale fa riferimento a “riparazioni straordinarie di notevole entità”), per i quali è richiesta dall’art. 1136 del Codice civile, comma 2:
- sia in prima che in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’edificio.

3) Interventi che prevedano anche l’efficientamento energetico
(cfr. precedente punto d), per i quali è richiesta dall’art. 26 della L. 10/1991, comma 2:
- sia in prima che in seconda convocazione, la maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.


se siete un supercondominio cosa dice il vostro amministratore? Secondo me non è questione di fare un favore ma di applicare la legge sulla suddivisione delle spese che segue il criterio della proprietà e quindi del valore di ciascuna unità immobiliare.

L'edificio ha dei vincoli da parte delle "Belle arti"?

Le tabelle millesimali non hanno scadenza: anzi per cambiarle ci voglio 1000/1000.
 

maujack

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
L'edificio ha dei vincoli da parte delle "Belle arti"? Sì, è un edificio tutelato, Come si vede dalle foto fu in tempi antichi la Casa del Podestà e ogni famiglia apponeva il proprio stemma. E fino ai primi anni del '900 sede comunale
 

maujack

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
se siete un supercondominio cosa dice il vostro amministratore? Secondo me non è questione di fare un favore ma di applicare la legge sulla suddivisione delle spese che segue il criterio della proprietà e quindi del valore di ciascuna unità immobiliare.
Essendo un piccolo condominio ci gestivamo senza amministratore esterno. Non essendoci niente da gestire, salvo svuotatura pozzo nero, finora abbiamo retto così, in pratica l'amministratore ad interim ero io. Però adesso ci stiamo muovendo per fare dirimere tutte queste questioni da uno esterno, ovviamente pagato. E lo dovremo fare se vogliamo avere accesso alla cessione del credito per fare questi lavori.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Scusa anche se hai postato una foto non è che possiamo capire tutto, il portico come lo usate, da dove entra il proprietario di quella casa e dove entrano gli altri, se quel portico non ci fosse gli altri potrebbero entrare in cassa loro? nel senso se non ci fosse il portico ci sarebbe uno spazio vuoto gli altri entrerebbero sempre in casa loro?
poi ti spiego il motivo di queste domande.
 

maujack

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Scusa anche se hai postato una foto non è che possiamo capire tutto, il portico come lo usate, da dove entra il proprietario di quella casa e dove entrano gli altri, se quel portico non ci fosse gli altri potrebbero entrare in cassa loro? nel senso se non ci fosse il portico ci sarebbe uno spazio vuoto gli altri entrerebbero sempre in casa loro?
poi ti spiego il motivo di queste domande.
Grazie. Tutti e 4 i condomini DEVONO entrare attraverso il portico. Uno al piano terra attraverso quella porta sulla destra, e poi da quella porta che si vede al centro
noi 3, fra cui questo condomino proprietario dell'appartamento di sopra con il balconcino. Quindi il portico è a comunione di 4
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Ti ho fatto quella domanda per un motivo semplice, se il portico è la proprietà che ci sta sopra non esisterebbero voi entrereste ugualmente nelle vostre case giusto? ok questo è al mia stessa situazione di dove abito io che ho in comune l'androne/portico del palazzo e le mie/nostre tabelle sono state fatte 5 anni fa e prevedono che io che devo sono passare per quel androne/portico devo contribuire solo alla verniciatura ed eventualmente gli stucchi delle pareti questo per il decoro mentre per il selciato intervengo in maniera più consistente perché lo uso, come puoi notare le pareti io intervengo per il DECORO e mi sembra giusto attraversare un androne/portico bello pulito, mentre il selciato io ci passo e lo consumo e li il discorso cambia perché c'è l'utilizzo.
Conclusione per il portico se si deve rifare l'intonaco a voi non interessa invece vi interessa la pittura o il restauro se sono disegni d'epoca ma per il tetto non vi compete nulla il portico non è proprietà vostra perché serve a sorreggere l'appartamento sopra ecc. tranne se nel vostro rogito c'è menzionato che voi siete proprietari di quel portico e cosa ci potete fare e cosa non.
Chiaro?
 

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