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Ollj
Ospite
La trascrizione della domanda giudiziale è un punto di partenza certo nella caoticità della situazione esposta; infatti la postante, nell'ulteriore precisazione fatta, non ha eliminato il dubbio sulla trascrizione del preliminare 2006; ecco in soccorso il combinato disposto art. 2932/2652 n.2 del C.C. : il padre di Gio.Gio (ove mancasse del tutto la trascrizione del preliminare 2006) solo con una trascrizione a suo favore antecedente a tal domanda giudiziale, potrà aver salvo il suo diritto; un salto in Conservatoria e si troverà la data di tal trascrizione (ovviamente prendendo a riferimento il bene immobile sottostante)Caio fa trascrivere subito 2006 detto preliminare (fosse avvenuto troppo tempo dopo perderebbe valore)...nei fatti "blindando" la precedenza sulla compravendita....ma è ininfluente il richiamo all/art. 2652 perchè il suo "diritto" si è determinato già con la trascrizione.
Non la trascrizione del 2010, ma la trascrizione della domanda giudiziale antecedente; considerati i tempi della giustizia... se il giudice nel 2010 ha fatto rogitare i piani inferiori sulla base del preliminare del 2006 (che indica il sottotetto come parte del contratto di vendita), di certo la domanda giudiziale fu trascritta a ridosso del 2006/2007Ma, per il momento, va rilevato come il Giudice abbia fatto rogitare (2010) solo i piani inferiori
Tal comportamento è professionalmente negligente:il notaio che segui la compravendita nulla poteva rilevare se non la mancanza di accatastamento dell'abitazione realizzata su un sottotetto prima non abitabile...(cosa regolarizzata pare prima dell'atto) e quindi difficile attribuirgli colpe..
- la mancanza di censimento catastale doveva mettere il notaio sull'avviso: come mai il bene che si vuol compravendere è inesistente catastalmente? E' realmente un bene autonomo/indipendente come tale cedibile e su cui può costituirsi un diritto autonomo rispetto alle unità sottostanti? O piuttosto è parte integrante del bene immobile al piano inferiore e come tale riportato negli atti trascritti contro/a favore i proprietari dei medesimi?
- lo stesso professionista non avrebbe dovuto limitarsi a far accatastare in fretta ed in furia l'unità, ma accertare il reale diritto di chi vendeva; accertamento assai semplice, dato che il Conservatoria, prendendo come oggetto della ricerca l'immobile sottostante accatastato, si sarebbe trovato:
- o il preliminare trascritto del 2006
- o la trascrizione della domanda giudiziale (antecedente al 2010) relativa al preliminare del 2006 e riguardante tutto il complesso immobiliare (di cui il sottotetto non accatastato è pertinenza)
Temo proprio che il notaio abbia commesso tal errore:
- il sottotetto non è accatastato, se si vuol venderlo si deve accatastare
Al contrario:
- il sottotetto non poteva essere accatastato perchè bene pertinenziale, non autonomo, connesso inscindibilmente all'immobile sottostante e con esso già oggetto di preliminare che, se non trascritto nel 2006, fu di certo blindato con la trascrizione della domanda giudiziale.
Il papà di GioGio potrà rivalersi sul professionista e sul proprio venditore; circa le pretese dell'originario acquirente, al giudice la parola:
- quantificare quanto speso dal padre di GioGio per il sottotetto (negotiorum gestio)
- procedere alla compensazione con le pretese avanzate dal primo acquirente