guylaroche
Nuovo Iscritto
Buongiorno,
abito in un condominio di 9 appartamenti.
Il mio appartamento ha ingresso indipendente ed è al piano terreno.
Il mio piano seminterrato confina con lo scannafosso ed è diviso da questa da una parete di mattoncini che si buttano giù con una picconata ben assestata.
Nello stesso scannafosso è alloggiato un condotto che porta luce al mio locale seminterrato, dove è stata ricavata una cucina.
Questo condotto in alluminio si chiama Solartube ed è costato circa 10.000 Euro, quindi ha un valore piuttosto elevato.
Non è protetto e può essere danneggiato da malintenzionati che dovessero accedere allo scannafosso.
Per questo motivo, in sede di assemblea condominiale fu stabilito a maggioranza che le chiavi le avrei tenute io, dando la completa disponibilità in qualunque momento ed a tutti gli altri condomini, di verificare le condizioni del locale scannafosso.
QUesto serviva semplicemente per tutelare la mia proprietà e la decisione era basata sul buon senso, quindi non fu ritenuto necessario ratificarla nel verbale dall'amministratore in carica in quel momento.
A distanza di 4 anni, due condomini hanno cambiato idea ed a questo punto hanno indetto una assemblea straordinaria per richiedere le chiavi dello scannafosso, essendo locale ad uso condominiale.
Io non ho nessun problema a dare le chiavi a tutti, ma vorrei chiedere che chi prende le chiavi si faccia carico di rispondere in solido di eventuali danni intenzionali a questa struttura di mia proprietà.
Posso chiedere questo?
E soprattutto, si può tornare su una decisione già presa, seppure non ratificata in un verbale di assemblea?
In effetti ci sono condonini disposti a testimoniare anche in giudizio che la decisione è stata effettivamente presa a maggioranza.
Spero che qualcuno mi possa aiutare, l'assemblea straordinaria è fissata per il 15 Ottobre.
abito in un condominio di 9 appartamenti.
Il mio appartamento ha ingresso indipendente ed è al piano terreno.
Il mio piano seminterrato confina con lo scannafosso ed è diviso da questa da una parete di mattoncini che si buttano giù con una picconata ben assestata.
Nello stesso scannafosso è alloggiato un condotto che porta luce al mio locale seminterrato, dove è stata ricavata una cucina.
Questo condotto in alluminio si chiama Solartube ed è costato circa 10.000 Euro, quindi ha un valore piuttosto elevato.
Non è protetto e può essere danneggiato da malintenzionati che dovessero accedere allo scannafosso.
Per questo motivo, in sede di assemblea condominiale fu stabilito a maggioranza che le chiavi le avrei tenute io, dando la completa disponibilità in qualunque momento ed a tutti gli altri condomini, di verificare le condizioni del locale scannafosso.
QUesto serviva semplicemente per tutelare la mia proprietà e la decisione era basata sul buon senso, quindi non fu ritenuto necessario ratificarla nel verbale dall'amministratore in carica in quel momento.
A distanza di 4 anni, due condomini hanno cambiato idea ed a questo punto hanno indetto una assemblea straordinaria per richiedere le chiavi dello scannafosso, essendo locale ad uso condominiale.
Io non ho nessun problema a dare le chiavi a tutti, ma vorrei chiedere che chi prende le chiavi si faccia carico di rispondere in solido di eventuali danni intenzionali a questa struttura di mia proprietà.
Posso chiedere questo?
E soprattutto, si può tornare su una decisione già presa, seppure non ratificata in un verbale di assemblea?
In effetti ci sono condonini disposti a testimoniare anche in giudizio che la decisione è stata effettivamente presa a maggioranza.
Spero che qualcuno mi possa aiutare, l'assemblea straordinaria è fissata per il 15 Ottobre.