Scusa, ma passare anche per quella che non si assume le proprie responsabilità mi sembra davvero troppo.
Rileggi quello che ho scritto.
Ho detto che da come racconti "sembra" . non che "sei".
Purtroppo chi ti legge da dietro un pc non ha modo di confrontare dal "vivo"...e l'Italiano spesso si presta a diversa interpretazione.
Avevi descritto un trifamigliare...e si poteva interpretare che su una ci stesse tua nonna, su una tua madre e sull'altra tu.
Chiarito che non era di tua nonna che parlavi...resta comunque tua madre presente su una delle 3, assime a tua sorella, e credo che, nella mal parata, nulla impedisca che tu ti unisca a loro.
Prima che tuo padre divorziasse presumo abitavate in 4 sotto lo stesso tetto.
Senza contare che l'appartamento mio rimarrebbe o sfitto o verrebbe affittato a terzi, mio padre non ne ha bisogno.
Ora dal tuo racconto emerge che i soldi dell'affitto non li hai dati a tuo padre ma a tua madre...e permettimi di dire che questo non appare un modo corretto di raccontare la verità.
A chi o come tuo padre intenda dare il suo immobile non è cosa che ti riguardi.
Devi attendere la sua morte per poter avanzare pretese.
Sui motivi del divorzio...non entro sul merito.
Sono questioni che non mi riguardano ...ma non traggo mai conclusioni affrettate e sulla base di una sola "campana".
Si, tuo padre è proprietario dell immobile, che tu hai abitato, in questi ultimi anni,
Però,
Chi si è sempre occupato di mantenere L immobile in buono stato?
È venuto il proprietario a dare L antiruggine?
A riverniciare le finestre?
Pagare L IMU?
Riparare cose che inevitabilmente col passare del tempo vanno in degrado?
Presumo che ti sei sempre occupata tu!
Di un immobile che non è di tua proprietà!
Lui in questi anni?
Si è occupato del buon mantenimento dell immobile?
Irrilevante.
Comunque dubito che una "single" con figlio a carico che si dice già in difficoltà a dare 200 Euro abbia provveduto a tutta una serie di manutenzioni straordinarie.