Secondo te la Certificazione Energetica serve a qualcosa oppure no?


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giolucianipinsi

Membro Ordinario
Un pò di contradditorio altrimenti non è bello :).
Abbiamo ciò che ci meritiamo ... siamo furbi vero? ... Allora teniamoci le case che abbiamo, cioè energivore al massimo, per poi naturalmente piangere sulle spese di condomino. . :D
Non so tu, ma io soffro già del fisco energivoro, del prezzo della benzina energivoro, della partitocrazia energivora, di tutte le mangiatoie riportate in bolletta, e francamente una casa energivora mi dà meno fastidio, perchè le energie che rimangono tra le mie mura sono da tempo esauste, al pari delle mie e di quelel del mio portafoglio, che presumo sia nella condizione della maggioranza dei concittadini. La certificazione energetica mi lascia la casa energivora, divorando ulteriori soldi dal mio portafoglio, senza alcun ritorno per me, né per l'ambiente, né per la società, checché ne dicano i parlamentari che l'hanno votata.
 

leoleo

Nuovo Iscritto
La maggior parte dei cittadini pensa ed è certa che questo sia un inutile balzello per le costruzioni esistenti. Abito in un edificio che esisteva già nel 1600, come si può vedere in alcune stampe d'epoca. Ho migliorato da 20 anni le condizioni termiche con gli infissi con vetri doppi e coibentando le pareti di mattoni e pietre con poliuretano ad alta densità (senza alcun incentivo) facendo il MIO interesse: ora lo devo anche certificare spendendo: non sono per niente soddisfatto di questa nuova norma.
 

Angelosky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Credo che, se il certificato energetico viene fatto seriamente, si avranno delle ricadute serie sul valore dell'immobile, e questo l'ho potuto constatare personalmente, oltre al risparmio annuale sulle spese di riscaldamento. Se viene fatto "furbescamente" come una mera formalità, infischiandosene della situazione reale, allora lasciamo perdere tutto, diciamo che siamo furbi, troppo furbi e lasciamo le cose come sono, però poi, per favore, non lamentiamoci dei risultati delle nostre furberie.I risultati li abbiamo sotto gli occhi proprio in questi giorni ... :basito:
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
Credo che, se il certificato energetico viene fatto seriamente, si avranno delle ricadute serie sul valore dell'immobile, e questo l'ho potuto constatare personalmente, oltre al risparmio annuale sulle spese di riscaldamento. :basito:
Scusa, potresti essere più preciso? Di quanti centesimi è aumentato il valore commerciale della tua casa, dopo che l'hai modificata svuotando il portafoglio, per andare incontro a quello che Vendola chiama "estremismo ambientalista"?E hai trovato un acquirente che ti abbia pagato quel prezzo? E quanti anni ci vorranno per andare a pari delle spese, col risparmio del riscaldamento? A me ne avevano calcolati 7, ma con gli inverni caldi forse pareggerò le spese tra 10 anni, salvo aumenti dei combustibili (e tenuto conto del 55% di risparmio fiscale)
 

Angelosky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Nella valutazione di un appartamento gioca il suo ruolo anche la valutazione di Casa Clima, cioè la valutazione energetica (seria). E non potrebbe essere che così, vista la grande differenza dei consumi sul riscaldamento, nel mio caso certamente superiore al 30%. Per ora questo risparmio me lo stò godendo io, e spero di vivere ancora per molti anni, mentre il rimborso quinquennale è ormai all'ultimo anno ... ovviamente speriamo bene :).
Comunque non sono centesimi, ma centinaia di €, poi ognuno fa quello che crede, io ho soltanto riferito una mia esperienza che sicuramente rifarei . Ah, dimenticavo: non vendo finestre, materiali isolanti ne tantomeno faccio perizie.
Ripeto ognuno faccia quello che crede, però un pò di coerenza, tutto qua ...
bye bye
 

franz371

Membro Attivo
Riguardo i contratti di locazione diverrà obbligatorio (da quando?) per i futuri contratti di locazione, ma per i contratti di locazione già in essere cosa accadrà?
 

gianluigidangelo

Membro Junior
Professionista
In ogni caso anche sugli edifici esistenti è bene sapere il consumo. Ma se la certificazione energetica rimane isolata e non si fanno delle leggi per favorire il miglioramento degli standard energetici, con ad esempio la riduzione fiscale sulle bollette o altri vantaggi non servirà a molto, finchè il mercato non comprenderà che la classe energetica incide anche sul valore dell'immobile ....
 

Elisabetta48

Membro Senior
Per ora la certificazione energetica per le case vecchie è una bidonata. Appartamento anni '70, chiaramente della classe peggiore. La mia Regione non ammette autocertificazione, chiamo il certificatore (peraltro persona squisita) che mi fa "Solo il non avere i vetri doppi lo fa già qualificare di classe G...". Grazie lo sapevo già ma non me lo sono potuta autocertificare.
Ai fini del risparmio energetico, è sicuramente più efficace l'incentivo fiscale.
 
U

User_29045

Ospite
Buongiorno, vorrei sapere se oggi (4 Ottobre 2013) è obbligatorio l'Attestato di Certificazione Energetica per un appartamento locato, in caso di cedolare secca.
 
J

JERRY48

Ospite
Ad oggi 04/10/2013
La regola introdotta dal Dl 63 del 6 giugno 2013, secondo la quale è divenuto obbligatorio, per il proprietario di un immobile locato, produrre l'attestato di prestazione energetica, vale solo per i nuovi contratti o anche per quelli vecchi? In particolare, per un contratto di affitto stipulato a febbraio 2013 con decorrenza 1° maggio 2013, è obbligatorio produrre l'Ape?
Poiché il contratto di locazione è stato stipulato nel febbraio 2013 e ha avuto inizio nel maggio 2013 (cioè prima dell’entrata in vigore del Dl 63/2013), a esso non si applicano le nuove disposizioni in materia di Ape (attestato di prestazione energetica). Per esso vale la precedente formulazione dell’articolo 6, comma 2-ter, del Dlgs 192/2005, per il quale «nei contratti di compravendita o di locazione di edifici o di singole unità immobiliari è inserita apposita clausola con la quale l'acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione in ordine alla certificazione energetica degli edifici. Nel caso di locazione, la disposizione si applica solo agli edifici e alle unità immobiliari già dotate di attestato di certificazione energetica ai sensi dei commi 1, 1-bis, 1-ter e 1-quater». In tale caso, salvo quanto disposto dalla normativa regionale, non era necessario consegnare l’Ace (attestato di certificazione energetica), in copia dichiarata conforme all’originale, ma era sufficiente - per gli immobili già dotati di Ace - inserire nel contratto un'apposita clausola.L’articolo 6 del Dl 4 giugno 2013, n. 63, ha riscritto l’articolo 6, comma 2, del Dlgs 19 agosto 2005, n. 192, come segue: «Nel caso di vendita o di nuova locazione di edifici o unità immobiliari, ove l'edificio o l'unità non ne sia già dotato, il proprietario è tenuto a produrre l'attestato di prestazione energetica di cui al comma 1. In tutti i casi, il proprietario deve rendere disponibile l'attestato di prestazione energetica al potenziale acquirente o al nuovo locatario all'avvio delle rispettive trattative e consegnarlo alla fine delle medesime; in caso di vendita o locazione di un edificio prima della sua costruzione, il venditore o locatario fornisce evidenza della futura prestazione energetica dell'edificio e produce l'attestato di prestazione energetica congiuntamente alla dichiarazione di fine lavori. Nei contratti di vendita o nei nuovi contratti di locazione di edifici o di singole unità immobiliari è inserita apposita clausola con la quale l'acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell'attestato, in ordine alla attestazione della prestazione energetica degli edifici». Salvo chiarimenti o modifiche, la terminologia utilizzata («nuova locazione», «nuovo locatario», «nuovi contratti di locazione»), sembrerebbe non lasciare spazio a dubbi: è necessario l’Ape in caso di nuova locazione (e non di proroghe o di rinnovi o altro). La stessa dicitura «nuovo contratto di locazione» risulta poi confermata anche dall’articolo 12 del Dl 63/2013, che prevede la sanzione amministrativa, non inferiore a 300 euro e non superiore a 1.800 euro, per il proprietario che, in caso di nuova locazione, non doti l’immobile di Ape.
 

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