Perché la figlia possa essere esclusa dalla successione come indegna, occorrerà una pronuncia del Tribunale.
Se non è indegna, dato che il testatore ha disposto a titolo universale dell'intero asse a favore di altri, potrà agire in riduzione per ottenere la sua quota di legittima.
Se l'esperimento di tale azione la vedrà vittoriosa, diventerà coerede.
In quanto tale, potrà chiedere la divisione dell'eredità (con l'accordo di tutti i coeredi, ovvero ordinato da una sentenza), ponendo fine alla comunione ereditaria.
Il testatore può disporre che la divisione dell'eredità o di alcuni beni di essa non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine non eccedente il quinquennio.
Tuttavia l'autorità giudiziaria, qualora gravi circostanze lo richiedano, può, su istanza di uno o più coeredi, consentire che la divisione si effettui senza indugio o dopo un termine minore di quello stabilito dal testatore.
 
Perché la figlia possa essere esclusa dalla successione come indegna, occorrerà una pronuncia del Tribunale.
Se non è indegna, dato che il testatore ha disposto a titolo universale dell'intero asse a favore di altri, potrà agire in riduzione per ottenere la sua quota di legittima.
Se l'esperimento di tale azione la vedrà vittoriosa, diventerà coerede.
In quanto tale, potrà chiedere la divisione dell'eredità (con l'accordo di tutti i coeredi, ovvero ordinato da una sentenza), ponendo fine alla comunione ereditaria.
Il testatore può disporre che la divisione dell'eredità o di alcuni beni di essa non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine non eccedente il quinquennio.
Tuttavia l'autorità giudiziaria, qualora gravi circostanze lo richiedano, può, su istanza di uno o più coeredi, consentire che la divisione si effettui senza indugio o dopo un termine minore di quello stabilito dal testatore.
grazie, mio marito purtroppo ha la demenza senile. Mi par di capire che mia figlia possa obbligarmi (essendo io unica erede) a vendere per avere il suo terzo
 
Ma se tuo marito non era capace d'intendere e di volere quando ha fatto testamento, non aveva la capacità di testare. Quindi quel testamento potrà essere impugnato, e se sarà fornita la prova di tale incapacità, il testamento sarà dichiarato nullo, e la sua successione seguirà le norme della successione legittima.
Se tuo marito era interdetto o inabilitato, l’incapacità legale è già essa stessa fonte di nullità del testamento, salvo prova contraria (occorrerebbe dimostrare che all'epoca della redazione del testamento fosse lucido, nonostante l'interdizione o l'inabilitazione).
In tutti i casi non sarai l'unica erede, se tua figlia non è indegna a succedere. Prima o poi diverrà (co)erede. E potrà sempre chiedere la divisione dei beni ereditari.
Nel caso non potesse o volesse succedere, a lei subentrerebbero i suoi discendenti.
 
Ultima modifica:
Viviana se tuo marito ha fatto testamento olografo, nominandoti erede universale, prima che chiunque possa adombrare che lui non era nelle capacità di intendere e di volere, prendi il testamento è dallo a qualche notaio di tua fiducia (tanto il testamento olografo prima o poi passa dalle mani di un notaio per la pubblicazione).
Se invece ha fatto un testamento pubblico cioè è il notaio che ha scritto le volontà, sempre in una data anteriore alla evidenza della demenza senile, è ancora meglio, perché è già al sicuro.
In caso di successione testamentaria in cui il testante lascia moglie e un figlio le quote da rispettare sarebbero 1/3 al coniuge superstite più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio in essa contenuti della casa familiare; 1/3 al figlio; 1/3 è la quota disponibile che può essere lasciata a chiunque. Se tuo marito ha fatto un testamento nel pieno delle sue facoltà mentali con il quale nomina te sua erede universale evidentemente va a ledere la quota di legittima del figlio; questo dovrà andare da un giudice per farsi riconoscere il suo 1/3 di proprietà su tutti i bei lasciati in successione. A questo proposito incomincia, se hai la disponibilità, a spostare il denaro dal c/c di tuo marito ad un altro in modo da lasciare il meno possibile sul conto che andrà in eredità. Davanti al giudice, se hai recuperato delle prove oggettive che tua figlia ha avuto dei soldi da tuo marito/suo padre, dovrai segnalare che lei deve portare a collazione tutto quello che ha avuto dal genitore quando questo era in vita, non importa che siano passati 20/20 anni. Però ci voglio delle prove cioè documenti non ragionamenti deduttivi: cioè soldi che dal c/c di tuo marito escono e il giorno dopo vanno a favore di un tizio che ha venduto una villa a tua figlia, che era studentessa e non aveva un c/c. Anche se tutto fa pensare che i soldi glieli abbia dati tuo marito/suo padre può non essere sufficiente a dimostrare l'avvenuta donazione. Ci vorrebbe un avvocato con le palle cubiche, dure e luccicanti come i cristalli di pirite dell'isola d' Elba.
 
La cosa che mi spaventa (poco perchè in realtà sono una persona resiliente) è che possa costringermi ( i pareri sono discordi) alla vendita
se tua figlia riesce ad ottenere 1/3 di proprietà della casa può cercare qualcuno che compri la sua quota. Siccome vende ad estranei dovrebbe avvisarti che ha trovato un acquirente, dovrebbe dirti la cifra di acquisto, e tu potresti esercitare il diritto di prelazione sulla sua parte allo stesso prezzo che ha offerto l'estraneo.
Trovare un acquirente che acquisti 1/3 di proprietà, ma anche 1/2 in caso di invalidità del testamento, dove l'altro 2/3 (o 1/2) è il coniuge superstite che ha diritto di abitazione è una cosa alquanto difficile. Si trova solo gente che specula che offre pochissimo, meno di quello che teoricamente varrebbe, ed aspetta che il tempo faccia da moltiplicatore economico.
Quindi tu non saresti costretta a vendere ma a comprare.
Se tua figlia non trova nessuno può rivolgersi al tribunale per lo scioglimento della comunione ereditaria: altro bagno di sangue. Il valore di una casa gravata dal diritto di abitazione perde di valore, perché chi ha questo diritto non può essere cacciato sino a quando è in vita. Anche qui si trovano solo degli avvoltoi che aspettano che il tempo faccia da moltiplicatore economico. Tu comunque puoi partecipare e fare la tua offerta; magari il perito incaricato dal giudice valuta bene la situazione e ti favorisce.
Prevedo che tua figlia riuscirà a racimolare qualche soldo, molto meno di quello che si illude di ricavare, che spenderà per qualche stupidata.
 
Circa la sanità di mia figlia è da quando aveva 13 anni che cerco di farla curare E' stata seguita da almeno 8 psicologi e psichiatri..purtroppo è border line e quindi una terribile manipolatrice
ma con questo difetto le lasciano la partria potestà? e il maschio con cui ha concepito il tuo nipotino di 11 anni è anche lui affetto da qualche turbe psichica?
 
Se tua figlia ha già ottenuto la sua quota di legittima, non avrà motivo per poter impugnare il testamento. Tu puoi fare testamento a tuo nipote e quando succederà interverrà un tutore se sarà ancora minorenne o comunque ogni movimento dei beni dovrà essere autorizzato dal giudice tutelare.
ho sentito parlare di lesione della legittima,da parte di mia figlia (se faccio una donazione a mio nipote di 11 anni)
Ma se tuo marito non era capace d'intendere e di volere quando ha fatto testamento, non aveva la capacità di testare. Quindi quel testamento potrà essere impugnato, e se sarà fornita la prova di tale incapacità, il testamento sarà dichiarato nullo, e la sua successione seguirà le norme della successione legittima.
Se tuo marito era interdetto o inabilitato, l’incapacità legale è già essa stessa fonte di nullità del testamento, salvo prova contraria (occorrerebbe dimostrare che all'epoca della redazione del testamento fosse lucido, nonostante l'interdizione o l'inabilitazione).
In tutti i casi non sarai l'unica erede, se tua figlia non è indegna a succedere. Prima o poi diverrà (co)erede. E potrà sempre chiedere la divisione dei beni ereditari.
Nel caso non potesse o volesse succedere, a lei subentrerebbero i suoi discendenti.
no la procura generale l'ho fatta fare alle prime avvisaglie con allegato ampio certificato di un perito medico ad hoc
 
se tua figlia riesce ad ottenere 1/3 di proprietà della casa può cercare qualcuno che compri la sua quota. Siccome vende ad estranei dovrebbe avvisarti che ha trovato un acquirente, dovrebbe dirti la cifra di acquisto, e tu potresti esercitare il diritto di prelazione sulla sua parte allo stesso prezzo che ha offerto l'estraneo.
Trovare un acquirente che acquisti 1/3 di proprietà, ma anche 1/2 in caso di invalidità del testamento, dove l'altro 2/3 (o 1/2) è il coniuge superstite che ha diritto di abitazione è una cosa alquanto difficile. Si trova solo gente che specula che offre pochissimo, meno di quello che teoricamente varrebbe, ed aspetta che il tempo faccia da moltiplicatore economico.
Quindi tu non saresti costretta a vendere ma a comprare.
Se tua figlia non trova nessuno può rivolgersi al tribunale per lo scioglimento della comunione ereditaria: altro bagno di sangue. Il valore di una casa gravata dal diritto di abitazione perde di valore, perché chi ha questo diritto non può essere cacciato sino a quando è in vita. Anche qui si trovano solo degli avvoltoi che aspettano che il tempo faccia da moltiplicatore economico. Tu comunque puoi partecipare e fare la tua offerta; magari il perito incaricato dal giudice valuta bene la situazione e ti favorisce.
Prevedo che tua figlia riuscirà a racimolare qualche soldo, molto meno di quello che si illude di ricavare, che spenderà per qualche stupidata.
Grazie siete meravigliosi mi state dando tante notizie, che non ho avuto da tre legali (pensa che si è mangiata 600.000 € in 18 mesi "macchinette" e altro)
 
Viviana se tuo marito ha fatto testamento olografo, nominandoti erede universale, prima che chiunque possa adombrare che lui non era nelle capacità di intendere e di volere, prendi il testamento è dallo a qualche notaio di tua fiducia (tanto il testamento olografo prima o poi passa dalle mani di un notaio per la pubblicazione).
Se invece ha fatto un testamento pubblico cioè è il notaio che ha scritto le volontà, sempre in una data anteriore alla evidenza della demenza senile, è ancora meglio, perché è già al sicuro.
In caso di successione testamentaria in cui il testante lascia moglie e un figlio le quote da rispettare sarebbero 1/3 al coniuge superstite più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio in essa contenuti della casa familiare; 1/3 al figlio; 1/3 è la quota disponibile che può essere lasciata a chiunque. Se tuo marito ha fatto un testamento nel pieno delle sue facoltà mentali con il quale nomina te sua erede universale evidentemente va a ledere la quota di legittima del figlio; questo dovrà andare da un giudice per farsi riconoscere il suo 1/3 di proprietà su tutti i bei lasciati in successione. A questo proposito incomincia, se hai la disponibilità, a spostare il denaro dal c/c di tuo marito ad un altro in modo da lasciare il meno possibile sul conto che andrà in eredità. Davanti al giudice, se hai recuperato delle prove oggettive che tua figlia ha avuto dei soldi da tuo marito/suo padre, dovrai segnalare che lei deve portare a collazione tutto quello che ha avuto dal genitore quando questo era in vita, non importa che siano passati 20/20 anni. Però ci voglio delle prove cioè documenti non ragionamenti deduttivi: cioè soldi che dal c/c di tuo marito escono e il giorno dopo vanno a favore di un tizio che ha venduto una villa a tua figlia, che era studentessa e non aveva un c/c. Anche se tutto fa pensare che i soldi glieli abbia dati tuo marito/suo padre può non essere sufficiente a dimostrare l'avvenuta donazione. Ci vorrebbe un avvocato con le palle cubiche, dure e luccicanti come i cristalli di pirite dell'isola d' Elba.
Viviana se tuo marito ha fatto testamento olografo, nominandoti erede universale, prima che chiunque possa adombrare che lui non era nelle capacità di intendere e di volere, prendi il testamento è dallo a qualche notaio di tua fiducia (tanto il testamento olografo prima o poi passa dalle mani di un notaio per la pubblicazione).
Se invece ha fatto un testamento pubblico cioè è il notaio che ha scritto le volontà, sempre in una data anteriore alla evidenza della demenza senile, è ancora meglio, perché è già al sicuro.
In caso di successione testamentaria in cui il testante lascia moglie e un figlio le quote da rispettare sarebbero 1/3 al coniuge superstite più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio in essa contenuti della casa familiare; 1/3 al figlio; 1/3 è la quota disponibile che può essere lasciata a chiunque. Se tuo marito ha fatto un testamento nel pieno delle sue facoltà mentali con il quale nomina te sua erede universale evidentemente va a ledere la quota di legittima del figlio; questo dovrà andare da un giudice per farsi riconoscere il suo 1/3 di proprietà su tutti i bei lasciati in successione. A questo proposito incomincia, se hai la disponibilità, a spostare il denaro dal c/c di tuo marito ad un altro in modo da lasciare il meno possibile sul conto che andrà in eredità. Davanti al giudice, se hai recuperato delle prove oggettive che tua figlia ha avuto dei soldi da tuo marito/suo padre, dovrai segnalare che lei deve portare a collazione tutto quello che ha avuto dal genitore quando questo era in vita, non importa che siano passati 20/20 anni. Però ci voglio delle prove cioè documenti non ragionamenti deduttivi: cioè soldi che dal c/c di tuo marito escono e il giorno dopo vanno a favore di un tizio che ha venduto una villa a tua figlia, che era studentessa e non aveva un c/c. Anche se tutto fa pensare che i soldi glieli abbia dati tuo marito/suo padre può non essere sufficiente a dimostrare l'avvenuta donazione. Ci vorrebbe un avvocato con le palle cubiche,
dure e luccicanti come i cristalli di pirite dell'isola d' Elba.

quanto ai soldi già fatto NOn basta che io abbia venduto una casa diciamo il 15 gennaio e lei abbia comperato (non avendo ne lavoro ne cespiti) il1 di febbraio,non dovrebbe lei dimostrare da dove le arrivavano i quattrini?
quanto al testamento è stato fatto dal notaio con allegato certificato medico ad hoc attestante il suo stato di salute (erano le prime avvisaglie)
 

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