uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il criterio legale di ripartizione, in questo caso, è lo stesso suggerito dalla logica
Concordo.
Però possono esserci anche situazioni complicate.
Ad esempio quando due proprietari/locatori (Tizio e Caio) non si accordano sull'opportunità di sfrattare l'inquilino moroso.
Poniamo che Tizio voglia procedere subito con lo sfratto mentre Caio preferisce aspettare e tentare una soluzione bonaria.
Tizio procede comunque di sua iniziativa (lo può fare), la pratica va avanti, lo sfratto viene convalidato ed eseguito.
E' probabile che Caio non sia contento di dover pagare le spese legali (avvocato, ufficiale giudiziario, ecc) in proporzione alla sua quota di comproprietà. Mi chiedevo in base a quale norma Tizio lo può obbligare.
 
U

User_29045

Ospite
E' probabile che Caio non sia contento di dover pagare le spese legali (avvocato, ufficiale giudiziario, ecc) in proporzione alla sua quota di comproprietà. Mi chiedevo in base a quale norma Tizio lo può obbligare.

Non so se c'è una norma con cui Tizio può obbligare a Caio dissenziente di pagare la sua quota di spese legali.
Però ti do una norma di buon senso.
Tizio, per obbligare Caio, deve metterci il legale.
La prima lettera di un legale costa circa 600 Euro, ed è un tentativo di mediazione.
Una causa verso Caio, essendo una causa civile, va avanti 10 anni.
A Tizio conviene alla grande pagare tutte lui le spese legali, se non per le norme del codice civile, almeno per le norme dettate dal buon senso.
50 anni fa, il danneggiato diceva arrabbiato al danneggiatore: "Guarda che ti denuncio!!!"
Oggi, il danneggiatore dice ridendo al danneggiato: "Denunciami, no?"
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Tizio, per obbligare Caio, deve metterci il legale.
Questo è vero.

La prima lettera di un legale costa circa 600 Euro
Questa mi sembra un'esagerazione! Direi che costa circa 200 euro, a meno che ci si rivolga ad un Principe del Foro (che magari manco si scomoda ad ascoltare le rimostranze di Tizio per una questione forse banale).

E' sempre vero che si auspica prevalga il buon senso, ma mi incuriosisce sapere come andrebbe a finire la questione tra Tizio e Caio davanti ad un giudice.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Poniamo che Tizio voglia procedere subito con lo sfratto mentre Caio preferisce aspettare e tentare una soluzione bonaria.
Tizio procede comunque di sua iniziativa (lo può fare), la pratica va avanti, lo sfratto viene convalidato ed eseguito.
E' probabile che Caio non sia contento di dover pagare le spese legali (avvocato, ufficiale giudiziario, ecc) in proporzione alla sua quota di comproprietà. Mi chiedevo in base a quale norma Tizio lo può obbligare.
Non so se c'è una norma con cui Tizio può obbligare a Caio dissenziente di pagare la sua quota di spese legali.

Art. 1104 e 1105 del Codice Civile.

Cosa possa succedere è funzione di tante variabili.

Se Tizio detiene quota maggioritaria allora Caio dovrà pagare la sua quota di spesa senza se e senza ma.

Se le quote sono paritarie (50/50) e Caio esprime dissenso all'azione...allora Tizio dovrà prima ricorrere ad un Giudice che disponga fino anche alla nomina di un amministratore.

Tutti i comproprietari sono tenuti alla conservazione del bene comune...e ho "fondati" motivi per ritenere che a Caio convenga uniformarsi all'azione proposta.
 
Ultima modifica:

scorpione 51

Membro Junior
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per le risposte date. Per precisare: non è un condominio ma una unità immobiliare singola. Il dubbio era sorto solo perchè l'affittuario si era già dimostrato poco attendibile ed ero contraria a cedergli il locale in affitto. Ora mi chiedo se per limitare i danni economici già abbastanza evidenti, anzichè fare la transazione si possa proporre all'affittuario di mandare la disdetta del contratto garantendogli però la permanenza del tutto gratuita per un tot. mesi affinchè possa trovare una nuova soluzione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
tot. mesi affinchè possa trovare una nuova soluzione.
Se intendi procedere così è necessario che prima l'inquilino trovi un altro immobile dove esercitare la sua attività.
Appena l'ha trovato manda a voi locatori la disdetta anticipata del contratto in essere e voi l'accettate esonerandolo dal preavviso.
La disdetta da parte del conduttore implica che non gli è dovuta l'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale (nel caso l'attività da lui esercitata nel vostro locale ne implichi il diritto).
Naturalmente non gli è dovuta in caso di sfratto per morosità.
 

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