• Autore discussione Autore discussione User_53757
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Mia sorella si è sempre disinteressata di tutto,non vuole concorrere in nessuna spesa,neanche nell'accudimento del padre.

Da quanto scrivi, i rapporti con tua sorella sono GIA' DETERIORATI, e "sopravvivete" entrambe cullandovi un un falso reciproco rispetto e una falsa armonia, ma se ci fosse rispetto e armonia lei concorrerebbe alle spese e si dimostrerebbe collaborativa, ora che c'è una decisione importante da prendere (la vendita dell'immobile).
Quindi non stare a farti più di tanti scrupoli.
Se vuoi prova a voce, prima, e prova anche tramite una persona di cui pensi lei si fidi: constatata l'eventuale infruttuosità dell'aver percorso anche questa strada, l'unica cosa che avrai interesse a fare sarà muoverti tramite un legale, se non altro per documentare il fatto che non sei impazzita, e non ti sei svegliata dall'oggi al domani chiedendo la divisione giudiziale senza sentire il parere di tua sorella, ma al contrario, visto che lei si dimostra non collaborativa e rifiuta di concorrere alle spese, anche quelle che umanamente le spetterebbero pro quota al 50% (il mantenimento del padre in una struttura spetta economicamente al 50%, se siete 2 figlie), oltre a quelle relative all'immobile (sempre pro quota di proprietà), ti vedi costretta a ricorrere all'estrema ratio, la divisione giudiziale, che comunque danneggerà economicamente entrambe.
I (miseri) proventi dell'asta andranno divisi in base alle quote di proprietà. La spartizione e la consegna del (poco) denaro andrà fatta in modo tracciato (bonifico), e mai in contanti.
 
Avendo vinto un concorso

Soggiungo che il comportamento infantile di tua sorella può essere dettato dall'invidia, visto che a quanto pare lei è una fallita e non è riuscita a farsi assumere, né nel settore pubblico (cosa che è stata impossibile anche per me), né nel settore privato (nel mio caso ci sono riuscito col compromesso di allontanarmi fortemente dal nido materno).
 
Non posso compromettermi più nel lavoro,già mi stanno rinfacciando che prendo la 104

La 104 non verifica quanti fratelli e quante sorelle hai: spiega ai tuoi colleghi di informarsi adeguatamente, precisando che purtroppo i tuoi parenti stretti non sono legalmente obbligati a coprirti per metà del tempo, ma lo sono solo MORALMENTE.
La 104 è stata concessa a te anziché a tua sorella, proprio perché tua sorella se ne frega: non dovresti avere alcun problema a dirlo ai tuoi colleghi. Parla in chiaro, e sarai capita meglio.
 
Credo di aver capito che la casa famigliare fosse della mamma; se è così,il padre,oltre alla quota di proprietà, dovrebbe aver ereditato il diritto di abitazione ,
Poiche si parla di una quota ereditaria del padre di 2/3 io dedurrei che la casa era in comproprietà tra i due genitori.
Non cambiano le conseguenze circa il diritto di abitazione per il coniuge superstite e suoi familiari.
 
Stavo per scrivere che una soluzione poteva essere l'acquisto del 1/6 di tua sorella da parte tua e di tuo padre. Ma rileggendo quanto hai sccritto nel l'altra discussione aperta, è una ipotesi impraticabile: La sorella aspetta di avere il 50%...

Bisognerebbe quindi che tuo padre redigesse un testamento tramite notaio per assegnare la quota disponibile a te.
Nel frattempo .... auguri.
 

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