Elisabetta48

Membro Senior
Per me razzista è chi si crede superiore ad altri solo perchè questi sono diversi da lui per razza, o colore della pelle o cultura o ecc... e per questo si permette di trattarli male, di umiliarli, quando non si arrivi a crimini peggiori.
E' razzismo quello nei confronti dei Rom? Non credo. E' un atteggiamento di autodifesa. E' vero che ci sono anche ladri italiani (a parte che i nostri spesso rubano tanto e coi guanti bianchi e si pagano fior di avvocati) ma credo che la percentuale di Rom che vive rubacchiando sia molto più alta: basta leggere le cronache dei giornali o sentire i tanti racconti di amici e conoscenti. Se smettono di rubare, nessuno ce l'ha più con loro
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
il qualunquismo Jac esiste quando (come diceva Elisabetta) tu hai il pregiudizio che qualunque cosa arrivi da una determinata parte sia sbagliato anomalo, quasi virale. Io non provo odio verso certe persone ne tantomeno penserei mai a far del male, però non puoi stare nemmeno indifferente a questi eventi. poi quando passi da un furto ad un tentativo di rapina a mano armata le cose cambiano. Proprio perché ci sono già tanti connazionali che delinquono non abbiamo bisogno di altri, già basta e avanza la feccia che c'è in casa nostra.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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Il problema è definire il termine 'razzismo'. A mio avviso si usa spesso a sproposito, spessissimo in luogo del termine 'qualunquismo'.
In effetti si tratta di due sostantivi che hanno significati diversi.
Il qualunquismo è l’atteggiamento, morale e politico, polemico nei confronti dei partiti politici tradizionali in nome di una gestione tecnocratica e non ideologica del potere, assunto dai promotori e sostenitori del movimento politico, di breve durata (1946-1948), dell' Uomo Qualunque fondato da Giannini. Per estensione si intende con valore spregiativo, l' atteggiamento di generica svalutazione di qualsiasi impegno ideologico e politico.
Il razzismo nel senso generico della parola, e di uso non appropriato, comprende ogni atteggiamento attivo e/o passivo di insofferenza, pregiudizio, discriminazione verso persone che si identificano attraverso la loro regione di provenienza, cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico, accento dialettale o pronuncia difettosa, abbigliamento, abitudini, modo di socializzarsi o altre caratteristiche.
Il razzismo nel senso stretto della parola è un insieme di teorie che sostengono che la specie umana sarebbe un insieme di razze, biologicamente differenti, e gerarchicamente ineguali.
 

jac0

Membro Senior
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Il razzismo nel senso stretto della parola è un insieme di teorie che sostengono che la specie umana sarebbe un insieme di razze, biologicamente differenti, e gerarchicamente ineguali.
Premetto che non capisco che cosa intendi per 'senso stretto' e perciò ti scongiuro di farmi un esempio di 'senso largo'.
Il razzismo riconosce correttamente che la specie umana è fatta di tante razze. Erra quando fa la gerarchia tra loro, anche perché non spiega il perché e il come.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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farmi un esempio di 'senso largo'.
Non si dice "senso largo" ma "senso generico" e mi sembra di averlo spiegato prima di affrontare la definizione in senso stretto.
Comunque hai ragione avrei dovuto scrivere " sensu strictu" perché è una locuzione latita per indicare, impedendo altre interpretazioni, il vero significato del sostantivo. Io sono colpevole di averla italianizzata.
Il "senso generico" si dice "sensu lato" per indicare il senso più ampio del sostantivo.
Per essere sicuro che hai capito ti faccio una domanda. Fammi un esempio in "sensu lato" ed un esempio in "sensu strictu" della parola amore.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Non si dice "senso largo" ma "senso generico" e mi sembra di averlo spiegato prima di affrontare la definizione in senso stretto.
Comunque hai ragione avrei dovuto scrivere " sensu strictu" perché è una locuzione latita per indicare, impedendo altre interpretazioni, il vero significato del sostantivo. Io sono colpevole di averla italianizzata.
Il "senso generico" si dice "sensu lato" per indicare il senso più ampio del sostantivo.
Per essere sicuro che hai capito ti faccio una domanda. Fammi un esempio in "sensu lato" ed un esempio in "sensu strictu" della parola amore.

Mah, il termine 'strictus' è il participio passato del verbo 'stringere'. L'ablativo è dunque 'stricto', non 'strictu'. 'sensus' è invece sostantivo dalla 4a declinazione, quindi l'ablativo fa 'sensu'. Ciò premesso, è per me impossibile rispondere alla tua domanda.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Sai JacO hai ancora una volta ragione non si dice "sensu strictu" ma si sice "sensu stricto". Aveva ragione la mia insegnate di latino a bocciarmi con il 4 in latino alle scuole medie, che non ho finito.
Comunque per il resto, coraggio, non deludermi; fai un esempio di un significato in termini generici ed uno in termini propri di un sostantivo.
 

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