Vota sugli orari di funzionamento...non ha potere decisionale su costi o fornitori.

Tuttavia l’art. 10 della L. 392/78 dice

Art.10. (Partecipazione del conduttore all’assemblea dei condomini). Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell’appartamento locatogli, nelle delibere dell’assemblea condominiale relative alle **spese** e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’aria.
 
Perché l'acquirente non può partecipare all'assemblea dove si voterà la spesa...mentre il proprietario mantiene facoltà fino alla firma sul Rogito

Così è, e sinceramente non saprei come potrebbe farsi diversamente, ma di fatto questo porta a disinteressarsi anzi ad essere contrari a qualsiasi lavoro condominiale seppur utile.
 
Tuttavia l’art. 10 della L. 392/78 dice

Art.10. (Partecipazione del conduttore all’assemblea dei condomini). Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell’appartamento locatogli, nelle delibere dell’assemblea condominiale relative alle **spese** e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’aria.
Hai ragione. Una lettura restrittiva è molto soggettiva
 
relative alle **spese**
Se i conduttori avessero diritto di voto nelle delibere inerenti le spese, quando non pagano il riscaldamento il condominio dovrebbe poterli "aggredire" con decreto ingiuntivo e pignoramenti.

Invece se l'inquilino non paga gli oneri accessori (spese condominiali e riscaldamento) che il contratto di locazione pone a suo carico, è il locatore che deve pagare tutto il dovuto al condominio.
E se il condòmino/locatore non paga (magari perché non incassa neppure il canone dal moroso) il condominio agisce nei suoi confronti.
Mentre l'inquilino se ne frega, sapendo che tempi e costi dello sfratto per morosità e per l'eventuale recupero del credito da parte del suo locatore sono lunghi e onerosi.

Secondo me non ha senso legittimare un diritto se non gli corrisponde un dovere con sanzioni a carico di chi trasgredisce.
 
Secondo me non ha senso legittimare un diritto se non gli corrisponde un dovere con sanzioni a carico di chi trasgredisce.
Ottimo esempio ed ottima osservazione.
Per una volta ti sento criticare una scelta legislativa, che spesso invece stigmatizzavi quando ero io a farlo.

Purtroppo però, secondo me, sbagli i verbi o distorci la realtà.

Se i conduttori avessero diritto di voto nelle delibere inerenti le spese,
Purtroppo credo che questo diritto l'abbiano, sancito dal seguente art. 10

Art. 10​

(Partecipazione del conduttore all'assemblea dei condomini)


Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria.


Peccato che la riforma del CC riguardante il condominio, giri intorno a sciocchezzuole, e lasci aperti temi rilevanti.
 
Tuttavia l’art. 10 della L. 392/78 dice
Ammetto che sono deficitario in ambito normativo sulle locazioni....ho provveduto ad integrare... parzialmente... perché è peggio del Vaso di Pandora.
Ritengo quell'articolo frutto di menti malate...si rasenta l'assurdo:
-giurisprudenza con interpretazioni soggettive ed opposte
-da un lato gli inquilini sono estranei al Condominio e l'amministratore non ha obblighi/doveri nei loro confronti quindi neppure di convocarli, compito che secondo alcuni compete al locatore, ma secondo altri potrebbero impugnare la decisione dell'assemblea per vizio di convocazione...ma non sarebbe corretto che il Condominio subisca danno per un rapporto in cui non è parte.
Se allora compete al locatore avvisare della convocazione ne deriva che il conduttore possa contestare a questi la sua estromissione...ma ciò non lo solleva dal pagare i maggiori oneri susseguenti alla delibera.
Di converso se l'immobile non è condominiale non esiste in capo al locatore il dover convocare gli inquilini su tale tema...ma su iniziativa di 3 di questi si possono autoconvocare...ma se è un solo inquilino di fatto nulla può chiedere.
 
Ammetto che sono deficitario in ambito normativo sulle locazioni....ho provveduto ad integrare...

l'amministratore non ha obblighi/doveri nei loro confronti quindi neppure di convocarli,
Come hai detto sembra che la giurisprudenza non sia unanime. E mi chiedo su cosa basino i dubbi: se per legge hanno voce su certe spese, mi chiedo come facciano a mon convocarli.

L’idea non sarebbe stata peregrina, se avessero riversato sugli inquilini anche le conseguenze di una loro morosità, che avrebbe però riversato sul condominio conseguenze improprie in caso non fosse possibile ottenere ristoro.

Ma non dimentichiamo il contesto da cui è nata quella legge, nota più col nome di “Equo Canone”
 
Come hai detto sembra che la giurisprudenza non sia unanime. E mi chiedo su cosa basino i dubbi: se per legge hanno voce su certe spese, mi chiedo come facciano a mon convocarli.

L’idea non sarebbe stata peregrina, se avessero riversato sugli inquilini anche le conseguenze di una loro morosità, che avrebbe però riversato sul condominio conseguenze improprie in caso non fosse possibile ottenere ristoro.

Ma non dimentichiamo il contesto da cui è nata quella legge, nota più col nome di “Equo Canone”

Avrebbe forse senso che gli inquilini fossero direttamente responsabili delle spese e delle morosità dei servizi comuni di cui usufruiscono, non solo il riscaldamento ma anche illuminazione e ascensore, pulizie, piccole manutenzioni, portierato, eventuale vigilanza… così come sono direttamente responsabili delle utenze domestiche a loro intestate e della manutenzione della caldaia individuale.

La proposta servirebbe ad avvicinare la responsabilità al soggetto che materialmente consuma, usa e beneficia dei servizi condominiali. È lo stesso principio che già vale per le utenze individuali e per gli impianti autonomi.

Dal punto di vista economico sarebbe logico che chi usufruisce dell’ascensore, dell’illuminazione e delle pulizie contribuisse in modo diretto. L’inquilino è il soggetto che fruisce quotidianamente del servizio.

Si avrebbe maggiore responsabilizzazione.

Quando il pagamento è in prima persona, gli inquilini tendono a segnalare problemi, inefficienze, sprechi e guasti, perché li percepiscono come un costo immediato.

D’altra parte sarebbe anche consequenziale che siano loro stessi a deliberare su tali spese.

Si eviterebbero inoltre situazioni in cui il proprietario anticipa spese e poi fatica a recuperare le quote, soprattutto nei casi di morosità o di fine locazione.

Se la responsabilità ricadesse direttamente sugli inquilini, il proprietario non rischierebbe ingiunzioni per morosità per debiti legati a condotte non sue.
 
Si avrebbe maggiore responsabilizzazione
Su questo ne dubito: e purtroppo sì riverserebbero sul condominio le stesse rogne che oggi gravitano sul locatore. Con una aggravante invece certa: rischio che si deresponsabilizzi il locatore nella selezione dei candidati conduttori.

Purtroppo è una medaglia a due facce
 

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