Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Chi è il pazzo che acquisterebbe un credito che può perdere in qualunque momento per irregolarità che non dipendono da lui?
Ripetiamo, per l'ennesima volta:
I fornitori e i soggetti cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto. Pertanto, se un soggetto acquisisce un credito d’imposta, ma durante i controlli dell’ENEA o dell’Agenzia delle entrate viene rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquistato il credito in buona fede non perde il diritto ad utilizzare il credito d’imposta.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
No credo qui si faccia a gara: e credo superfluo ricordare che in una relazione il commento verbale amplia e dettaglia spesso i punti citati sulle slide.

riserve ufficialmente espresse dal responsabile Ufficio consulenza tributaria e contabile di ABI;
Che non appaiono nelle "slide".
Forse la lettura delle slide è stata superficiale. Non entro comunque nel merito di chi abbia ragione: come già ricordato ho solo riportato quanto esposto. Allego le tre slide, coi passi evidenziati in giallo, dove il relatore accenna ai profili di responsabilità

Non sarebbero attinenti all'eventuale mancata spettanza della detrazione in capo al cedente.
Non ho fatto quella affermazione: ho solo detto che da più parti ci sono profili di incertezza da chiarire.
il cessionario che ha acquistato il credito in buona fede non perde il diritto ad utilizzare il credito d’imposta.
Solitamente citi la fonte: pur non avendo (purtroppo) alcun interesse nel settore bancario, gradirei conoscere la fonte di tale certezza. (Incluse valutazioni sugli obblighi di prudenza ecc)
 

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basty

Membro Storico
Proprietario Casa
"corresponsabili una volta acquistato il credito"
Ancora una volta permettimi di osservare che prima di acquisire il credito certamente le banche non possono essere responsabili di nulla.

Una volta acquisito il credito, possono avere delle responsabilità, magari diverse dal cedente: in ogni caso avendo entrambi delle responsabilità, etimologicamente non vedo alcun errore nell'aver scritto che diventano Corresponsabili

Treccani:
corresponsabilità s. f. [der. di corresponsabile]. – L’esser corresponsabile; responsabilità che si ha insieme con altri,

(non è necessario, pare, che debba per forza essere sui medesimi elementi.)
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Forse tutti i nostri dubbi e i conseguenti tentativi di "analisi filologica" di normative, circolari, slide e di tutta l'altra marea di contenuti info/formativi sull'argomento da parte di noi comuni cittadini, saranno presto un ricordo spiacevole.
Infatti il MInistro Patuanelli ieri ha comunicato che si sta pensando alla redazione di un Testo Unico tutto dedicato al Superbonus, per rendere più chiara e meglio strutturata questa misura, ormai diventata il trend del momento.

Il fatto che la norma e i relativi documenti attuativi non siano il massimo della trasparenza e dell'attuabilità è per fortuna stato fatto notare agli stessi legislatori da pressoché chiunque operi in quest'ambito.

Tant'è che da parte dei parlamentari continuano a venire fuori richieste e interrogazioni mirate alla sburocratizzazione e all'aggiustamento di alcuni passaggi dei suddetti testi che, oggettivamente, poco rispecchiano l'obiettivo principale dell'agevolazione (la riqualificazione energetica e sismica degli edifici).

Giusto ieri c'è stato l'ennesimo intervento di una parlamentare (n.d.r. non fate caso alla fazione politica, perché non è quello che conta) per chiedere che vengano smentite alcune limitazioni imposte nella famigerata Circolare 24 dell'Agenzia delle Entrate dello scorso agosto che escludono (ingiustamente) una fetta consistente di contribuenti dalla possibilità di accesso al Superbonus.

Insomma, ribadisco, secondo me è inutile allo stato attuale che facciamo tante filosofie e dibattiti su punti normativi e connessi che neppure chi di dovere sa spiegare.
Così com'è successo nel 2006, quando è stato introdotto l'Ecobonus, ci si trova nella situazione di inapplicabilità pratica di disposizioni "partorite" in modo approssimativo.
Purtroppo è palese che, ancora una volta, non si sia tenuto conto né delle mille sfaccettature che costituiscono le normative preesistenti connesse all'agevolazione (fiscali, tecniche, edilizie), né della varietà enorme di casistiche edili che esistono nel nostro Paese.

Come nel 2006 ci vorranno almeno un paio d'anni prima che l'incentivo possa entrare a regime ed essere fruito senza grandi timori. Per cui la proroga sarà d'obbligo per evitare l'ennesima misura "bolla di sapone".
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno a tutti.
Pare che anche nei ministeri leggano questo forum.
Infatti il 30 settembre il sottosegretario del MEF Villarosa, durante l’interrogazione a risposta immediata in Commissione VI Finanze della Camera, ha dato una risposta sulla questione "accesso autonomo".

Come noterete, la risposta è diametralmente opposta all'interpretazione data dal dirigente dell'Agenzia delle Entrate.
Da un lato è positivo che comincino a venire fuori i primi chiarimenti direttamente dai ministeri coinvolti.
Dall'altro è un peccato che questi "piccoli particolari" non siano stati discussi fra ministeri e Agenzia delle Entrate prima della pubblicazione di circolari e interpelli, provocando confusione e ulteriori rallentamenti nell'avvio dei cantieri.
Come scrivevo ieri, mi sa che ci vorranno parecchi mesi prima che tutti gli altri punti oscuri vengano a galla e si abbiano risposte definitive.

E, dai contatti che ricevo quotidianamente dalle persone che vorrebbero sfruttare questo bonus, noto che c'è una confusione gigantesca sotto ogni aspetto, dal tecnico al fiscale, spesso proprio dovuta alle cattive informazioni che circolano online.
La cosa preoccupante è che sto scoprendo che perfino i professionisti e le imprese non conoscono neppure l'ABC della normativa e diano informazioni molto discutibili ai clienti, recuperandole addirittura da siti di scarsa qualità.

Come ho scritto più volte in altre discussioni, fate molta attenzione a chi vi rivolgete e non limitatevi a cercare risposte e informazioni online, soprattutto se arrivano da persone e fonti che non hanno provate competenze in questi ambiti, perché l'errore è dietro l'angolo e costa carissimo.
 

Pippo Latorre

Membro Attivo
Proprietario Casa
Superbonus 110% e accessi autonomi ad unità immobiliari

Per quanto concerne la domanda sugli accessi autonomi, recentemente affrontata dall'Agenzia delle Entrate, gli interroganti hanno chiesto di sapere se gli edifici unifamiliari che accedono a strade private multiproprietarie o a terreni di utilizzo comune, ma non esclusivo come i pascoli, siano ricompresi o esclusi dall’applicazione del beneficio.

Prima di rispondere, il sottosegretario di Stato Villarosa ha ammesso che, in considerazione della novità e della complessità delle questioni, sono in corso approfondimenti i cui esiti saranno contenuti in successivi documenti di prassi, anche sulla base delle necessarie interlocuzioni con altri Ministeri (MEF, MIT, MISE).

Ciò premesso e dopo aver ripercorso i presupposti normativi e i requisiti per l'accesso al superbonus previsti dal decreto Rilancio, e i provvedimenti attuativi pubblicati dall'Agenzia delle Entrate, è stato ricordato che la circolare n. 24/E ha già precisato le caratteristiche funzionali che devono possedere gli edifici per essere considerati effettivamente autonomi ed indipendenti rispetto ad altri edifici, compresi quelli confinanti.

Rispondendo al quesito, ovvero se possa considerarsi accesso autonomo una strada privata in multiproprietà o terreni di utilizzo comune, ma non esclusivo, come i pascoli, il sottosegretario ha affermato che, in merito alla nozione di accesso da strada, né nella norma né nella circolare n. 24/E dell'Agenzia delle Entrate, sono previste limitazioni in ordine alla proprietà pubblica o privata della stessa. Pertanto, in linea di principio, può ritenersi autonomo anche l’accesso da una strada privata e/o in multiproprietà. Si ritiene, inoltre, che possa ritenersi autonomo anche l’accesso da terreni di utilizzo comune, ma non esclusivo, come i pascoli atteso non essendo rilevante che il terreno sia di proprietà esclusiva del possessore dell’unità immobiliare.
Questo supporta quanto già detto da Biz Consulting. Abbiamo finalmente risolto il problema. Grazie e a riserntirci.
 

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