Se non occorre la regolarità storica e se l'immobile è da almeno vent'anni nel possesso tuo o dei tuoi danti causa, fossi in te, mi limiterei a registrare l'ultima successione che ti permette di intestarti "quasi regolarmente" ovvero potresti vendere dichiarando il possesso ultraventennale. E ti risparmi un mare di soldi. Evidentemente la cifra è importante in proporzione al prezzo di vendita.
 
Non so come sia il compito del notaio: le circa 300€ a trascrizione di tasse non le può evitare, ma se già ha l'incarico di redazione della compravendita, sembra strano non possa fare un prezzo forfettario sul cumulo delle trascrizioni: credo che per quello ci sarà una bella parte di copia e incolla ...., dubito che l'impegno si moltiplichi per 7.
Sarebbe interessante per curiosità sentire anche un altro notaio.
 
Certo, io ho sentito altri notai, alcuni chiedono 100 euro di onorario a trascrizione, alcuni mi hanno detto che avrebbero sicuramente fatto un prezzo forfettario essendo 7, uno mi ha assicurato che per le 2 ultraventennali non era il caso di farle e infine un altro addirittura non avrebbe chiesto niente di onorario avendo l'incarico della compravendita.
Il problema è che l'acquirente ha scelto il notaio con studio a Milano in zona duomo......
E la casa è venduta a 140000 euro da spartire tra 10 eredi......e ho detto tutto....
 
La scelta del notaio per il rogito della compravendita spetta all'acquirente.
ma le operazioni preliminari eventualmente necessarie sono a carico del venditore, cui spetta quindi anche la scelta del professionista cui dare incarico. Questo in teoria: poi si fa di necessità virtù.
 

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