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fiorenza, senza nessuna competenza in materia, solo dotato di lunga e pratica esperienza di vita posso dirti cosa farei o cosa non farei:
A) Non farei l'azione legale sia per la modesta cifra e il sicuro risvolto delle spese (subito a vista...vote vote e senz' lamiente...), sia per l'incertezza temporale (sembra che siano due milioni di cause condominali pendenti sui tavoli della magistratura civile... ), come già consigliato in precedenza da altri propisti.
B) Farei una raccomandata al proprietario notificandogli il suo debito, riservandoti la successiva azione legale e nel contempo l'interruzione della prescrizione.
In mancanza di riscontro gli farai banelare, possibilmente a voce, ma anche per iscritto, che all'alloggio non sarà più assicurata l'amorevole
"assistenza" del buon padre di famiglia. Lasciando alla vetustà non frenata l'inevitabile degrado e relativo calo di valore. Il tutto, chiaramente, rapportato alla reciproca composizione familiare.
Ai propisti intervenuti chiedo: quando sarà che vi indignerete per questo modo di legiferare??? Mi sembrate tutti proni ad accettare qualsiasi obbrobrio che l'infame legislatore continua ad elargirci...
dove gira e rigira, alla fine la famosa certezza del diritto diventa certezza del suo contrario e. come dicono gli addetti, tutti devono
pensare di avere ragione, anche se hanno torto. Liti infinite per
assicurare ai troppi professionisti un lavoro pieno di "vibranti" soddisfazioni ecc...ecc...Quiproquo.