evergreen14

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Mi dava fastidio dover fare manutenzione su 100mt. Di confine visto che deborda da paura. Non capisco perché devo sorbirmi il verde degli altri. Comunque sarà lui sicuramente ad andare dall avvocato e non io. Io non mi cospargo il capo di cenere quando uno mi ha insultato. Io non ho un filo di verde a casa degli altri. Questo si chiama rispetto del prossimo.poi la pretesa che L ombreggiante debba essere messo dalla mia parte. Non è principio e correttezza. Ne parlavamo insieme e trovavamo una quadra. Invece certi si arroccanno sulle loro posizioni. Ripeto a casa loro tutto bello e da te chi se ne frega. Dalla sua parte il gelsomino era quasi inesistente era tutto dalla mia
 

Gianco

Membro Storico
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Sulla destra della foto noto una pianta. Dal tronco sembra molto giovane: di che tipo è ed a che distanza dal confine si trova?
Certamente il gelsomino sta crescendo senza le dovute cure, una sfoltita sarebbe consigliabile.
 

evergreen14

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No non ci sono altre piante quella che si vede sulla dx è una radice. Quello che si vede è come era la pianta di gelsomino quando siamo arrivati. Noi abbiamo tagliato tutto sino alla rete.
 

ACTARUS

Membro Attivo
A me sarebbe piaciuta di più mantenere la pianta, soprattutto quando fiorisce, piuttosto che quella brutta tela di plastica divisoria. Ma non tutti hanno gli stessi gusti.
Il proprietario di un terreno dovrebbe evitare che le proprie piante trabocchino sul terreno vicino o almeno chiedere se disturbano. Costa ben poco essere gentili e poi ci sono delle regole da rispettare.
Cordialmente.
 

evergreen14

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Grazie per la comprensione. Anche a me sarebbe piaciuto mantenere la pianta se qualcuno mi avesse chiesto se mi faceva piacere averla. Invece le parole sono” quando ha acquistato c’era e quindi se la tiene”, come non mi piace che il telo sia dalla mia. Ho chiesto ad un legale e mi ha detto che di norma i cordolini sono messi a cavallo delle proprietà e quindi il cordolo dalla tua parte anche se lo ha costruito L altro è tuo in quanto invade la tua proprietà. Questo è la norma se così non fosse L altro deve provare che sia suo. Il fatto di avere costruito prima non vuol dire niente. Vanno rimisurati con la strumentazione apposita i confini perché non è detto che il confine sia esatto. Quindi uno potrebbe perdere o guadagnare terreno. Allego una risposta che ritengo interessante sempre per il discorso rete di confine.
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Gianco

Membro Storico
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Le citate misurazioni per accertare il confine differiscono perché potrebbero fare riferimento alla mappa catastale e conseguentemente alle tolleranze connesse che sono decisamente elevate per il cittadino comune: lo scarto ammesso fra due misurazioni effettuate da altrettanti tecnici possono differire di m 1,00, 1,20 se la mappa di riferimento è nella scala di 1:2000. Diverso discorso deve farsi se si devono ripristinare delle dividenti introdotte con il vecchio o nel nuovo sistema. Cerco di spiegarmi senza entrare in dati tecnici che non tutti sarebbero in grado da comprendere. Allora, considerando i frazionamenti prima del 1989, le dividenti sono riportate con misure lineari appoggiate a confini esistenti, per cui se i punti di riferimento sono presenti è abbastanza facile ricostruire i nuovi confini. Dopo il 1989 il sistema adottato dal catasto prevede che tutti nuovi punti siano riferiti a tre PF, punti stabili ben identificati posti in un reticolo di circa 250 m. Pertanto un tecnico, dotato della strumentazione adeguata è in grado di ripristinare il vertice con una tolleranza di pochi centimetri.
Chiarita la posizione del confine, la recinzione dovrebbe essere realizzata a cavallo dello stesso. Poiché la legge non prevede che la recinzione debba essere in comproprietà uno dei due confinanti può realizzarla, concordando la sua posizione. Se l'altro volesse appoggiare o usufruire del muro dovrebbe corrispondere la metà del costo per la sua realizzazione. Ovviamente anche la semi sede della fondazione deve essere pagata se fosse stata eretta all'interno della proprietà di chi l'ha realizzata. Se uno dei confinanti volesse sopraelevare la muratura, lo può fare a sua cura e spese, salvo che anche l'altro confinante voglia intervenire nella realizzazione. In caso contrario la parte eccedente sarà di esclusiva proprietà di chi si è accollato i costi per la sua realizzazione.
Se si posiziona una rete metallica o comunque una recinzione a giorno, la stessa sarà di proprietà di chi ha sopportato il suo costo. Conseguentemente la recinzione sarà il confine che limiterà le proprietà. Pertanto uno non può pretendere di posizionare o imporre una rete ombreggiante sul lato opposto. Anche i rami delle siepi non devono invadere la proprietà altrui. Per evitare che ciò avvenga, il proprietario dovrebbe posizionare le piantine a debita distanza ovvero deve potarla con una certa frequenza, salvo che il vicino con il quale si intrattiene un rapporto amichevole, accetti di buon grado.
 

evergreen14

Nuovo Iscritto
Professionista
Grazie . Allora io facevo conto di andare al catasto e farmi dare i punti fiduciali. Quello che intendeva L avvocato era proprio rifare le misurazioni con L apposito strumento per definire perfettamente il confine. Lo stesso mi ha appunto detto che di norma si mette a cavallo del confine anche se è uno solo che sostiene il costo. Mi ha spiegato che il fatto che abbia lui costruito per primo non vuole dire che il muro sia tutto dalla sua parte ed il confine sia corretto. Io pensavo che se anche è l altro a sostenere il costo del muro il fatto che abbia costruito sul tuo terreno sia automatico che lo stesso diventi tuo essendo all interno della tua proprietà. Come dicasi per la rete divisoria visto L articolo che ho allegato.
 

evergreen14

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Mi scusi Gianco perché ho riletto con attenzione: se il vicino avesse costruito a sue spese il cordolo di 40 cm a cavallo del confine come si fa forse normalmente stante che è un cordolo e non un muro vero e proprio, la metà del cordolo dalla mia parte è mio? Stante che lei dice che la rete divisoria è di esclusiva proprietà di chi ne ha sostenuto le spese ed è la linea di confine, quindi per logica tutto ciò che sta aldilà e del fondo confinante quindi compreso il mezzo cordolo sporgente? Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Mi scusi Gianco perché ho riletto con attenzione: se il vicino avesse costruito a sue spese il cordolo di 40 cm a cavallo del confine come si fa forse normalmente stante che è un cordolo e non un muro vero e proprio, la metà del cordolo dalla mia parte è mio?
La proprietà del manufatto resta di chi ha pagato la sua realizzazione. Tuttalpiù se avesse occupato un tratto di terreno e tu riuscissi a dimostrarlo, ti dovrebbe rifondere il costo dell'area.
Infine, occorre sapere che se la dividente esiste in quella posizione da oltre vent'anni è usucapita. Mentre se fosse stata realizzata recentemente, la sola presenza al momento della sua realizzazione del proprietario confinante con il suo assenso, varrebbe come accettazione del confine.
 

evergreen14

Nuovo Iscritto
Professionista
Scusa mi risulta difficile capire se il cordolo con in mezzo la rete fosse da più di vent’anni è usucapiata quindi? La metà del muro è sempre sua oppure è mia? Oppure il mio terreno su cui insiste il suo mezzo muro è diventato suo? Quello che non ho capito è se lui non può mettere L ombreggiante dalla mia parte, ammesso che il muro insiste a cavallo del confine, vuol dire che pur essendo suo il mezzo cordolo dalla mia parte lui non può sbordare dalla rete? Lui invece sostiene che proprio perché il cordolo è tutto suo lui può arrivare con rami e rete fino al filo esterno di quel cordolo
 

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