davideboschi

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Proprietario Casa
Faranno anche tutti così... ma se tuo figlio lascia e un altro subentra, il tener vivo il contratto comporta che sia assicurata la continuità dei pagamenti, quindi se entro tre mesi non si trova chi subentra, ma lo si trova alcuni mesi dopo... chi paga i mesi scoperti? Tuo figlio? O il subentrante?

Io sono con chi pensa che finché sta in piedi va bene, ma se qualcosa si inceppa, è un gran pasticcio.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
E in ogni caso non è necessario che le condizioni più favorevoli riconosciute a tuo figlio debbano perdurare anche verso i subentranti.
I contratti possono essere modificati in corso di esecuzione, basta che i contraenti siano d'accordo. Quindi basta che il subentrante e il locatore firmino, oltre al subentro, una modifica al contratto che cambia la condizione voluta, e tanto basta.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Io sono con chi pensa che finché sta in piedi va bene, ma se qualcosa si inceppa, è un gran pasticcio.
Le esigenze del postante e del locatore sono distinte.
Il secondo vuole tenere fisse le date di scadenza contrattuale relativamente all’intero immobile. Quindi vuole far figurare che il nuovo studente subentri nel medesimo contratto iniziale.
Certamente devono chiarire cosa succede se Tizio dà disdetta per il 31/5 e Sempronio subentra al 1/9: chi si fa carico dei mesi scoperti?
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi sembra comunque un'inutile complicazione.
Se proprio vuole far figurare dei 4+4 ma interromperli dopo 10 mesi, basta che faccia firmare i contratti a una certa data, e al contempo le disdette postdatate.

A esempio: i locatari firmano i contratti 4+4 in data 1 ottobre a partire da ottobre. Contemporaneamente firmano la disdetta datata 1 marzo, dove dicono che a far data dal 30 giugno lascerà la stanza. Così c'è la data di cessazione uguale per tutti come vuole il locatore, e per di più c'è tutti gli anni e non solo ogni 8 anni.
 

mapeit

Membro Senior
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Non mi risulta che la gran parte di coloro che affittano a studenti stipulino dei contratti 4+4 prevedendo un subentro tra uno studente e l'altro. Forse dipenderà dagli accordi territoriali delle singole città universitarie, ma per quel che ne so io i contratti per studenti universitari stipulati ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 3 e degli accordi territoriali in atto sono sufficientemente remunerativi quasi dappertutto per i locatori, prevedendo una flessibilità ottimale per uno studente e un preavviso sufficiente per il locatore per sostituire l'inquilino che se ne va con un nuovo studente ed un nuovo contratto. Per esperienza personale, poi, se lo studente si trova bene in un appartamento di certo non disdice annualmente per non pagare il canone di mesi estivi, ma si tiene ben stretta la sua stanza pagando anche per luglio e agosto anche se se ne va a casa.
In ogni caso, come locatore, quando stipulo contratti 4 + 4 con giovani che non hanno certezza sul loro futuro (contratti di lavoro rinnovati periodicamente, stages, possibili trasferimenti ecc.) prevedo sempre la possibilità di recesso, anche senza gravi motivi, con preavviso di due o tre mesi poiché è senz'altro un periodo sufficiente per sostituire l'inquilino senza "incatenarlo" nel caso abbia esigenze impreviste di cambiare casa.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Faranno anche tutti così... ma se tuo figlio lascia e un altro subentra, il tener vivo il contratto comporta che sia assicurata la continuità dei pagamenti, quindi se entro tre mesi non si trova chi subentra, ma lo si trova alcuni mesi dopo... chi paga i mesi scoperti? Tuo figlio? O il subentrante?

Io sono con chi pensa che finché sta in piedi va bene, ma se qualcosa si inceppa, è un gran pasticcio.
Forse fanno tutti così perché c'è grande richiesta e sono sicuri di riaffittare. Non so cosa dirti ma il 50% dei locatori a Bologna fa così:disappunto:
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non mi risulta che la gran parte di coloro che affittano a studenti stipulino dei contratti 4+4 prevedendo un subentro tra uno studente e l'altro. Forse dipenderà dagli accordi territoriali delle singole città universitarie, ma per quel che ne so io i contratti per studenti universitari stipulati ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 3 e degli accordi territoriali in atto sono sufficientemente remunerativi quasi dappertutto per i locatori, prevedendo una flessibilità ottimale per uno studente e un preavviso sufficiente per il locatore per sostituire l'inquilino che se ne va con un nuovo studente ed un nuovo contratto.
Vi leggo solo ora. Ho provato per conto mio a fare la simulazione di canone concordato dell'appartamento dove vive adesso mio figlio a Bologna (conosco la casa ed ho la planimetria) leggendomi prima l'accordo territoriale, per capire per quale motivo nessun proprietario applicasse i canoni concordati. Ecco su quell'appartamento la richiesta doveva essere meno di 250 (la stanza naturalmente) a canone concordato, ne paghiamo 400 (+le utenze logicamente), ed è un prezzo congruo per il tipo di stanza, la posizione, l'arredo. Il risparmio fiscale in concordato per il locatore (IMU e tassazione agevolati) non coprirà mai il maggior guadagno in canone libero. Quindi, a causa del calcolo a ribasso, dai contratti l.431/98 si devono togliere i transitori, i 3+2, i contratti per studenti. Cosa resta? Il 4+4 libero: per uno studente è un contratto che non ha senso ma così è, prendere o lasciare.
 
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mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Sicura che l'accordo territoriale originariamente stipulato non sia stato aggiornato con nuovi parametri per il calcolo dei canoni minimo e massimo ? Di solito ogni due o tre anni vengono siglati degli accordi integrativi e comunque i parametri vengono rivalutati solitamente in relazione agli indici ISTAT.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sicura che l'accordo territoriale originariamente stipulato non sia stato aggiornato con nuovi parametri per il calcolo dei canoni minimo e massimo ? Di solito ogni due o tre anni vengono siglati degli accordi integrativi e comunque i parametri vengono rivalutati solitamente in relazione agli indici ISTAT.
2018 è l'ultimo.
Posso aggiungere che in altro comune, dove affitto casa io, addirittura i parametri del nuovo concordato, del 2019, sono leggermente peggiorativi rispetto al precedente che aveva una decina di anni. Oltre a l' asseverazione obbligatoria da fare presso un'associazione che te lo validi (100 euro minimo) che in precedenza non era prevista.
 

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