Riccardo_catta

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti, spero che qualcuno possa darmi risposta in merito al reale diritto che ha l'acquirente di poter venire in visita all'immobile dopo aver firmato la preliminare. Mi spiego meglio: sono proprietario di un immobile e ho firmato lo scorso Ottobre una preliminare di vendita, con il supporto di un'agenzia immobiliare. Andremo a rogito entro fine Aprile. Il nuovo proprietario ha il diritto (legale) di venire in visita per fare sopralluoghi tecnici o si tratta di un semplice atto di gentilezza da parte del proprietario?
Grazie a chi mi risponderà
Buona giornata
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti, spero che qualcuno possa darmi risposta in merito al reale diritto che ha l'acquirente di poter venire in visita all'immobile dopo aver firmato la preliminare. Mi spiego meglio: sono proprietario di un immobile e ho firmato lo scorso Ottobre una preliminare di vendita, con il supporto di un'agenzia immobiliare. Andremo a rogito entro fine Aprile. Il nuovo proprietario ha il diritto (legale) di venire in visita per fare sopralluoghi tecnici o si tratta di un semplice atto di gentilezza da parte del proprietario?
Grazie a chi mi risponderà
Buona giornata
L'acquirente non è proprietario fino al rogito ,qualunque visita va concordata con il venditore e non obbligata o forzata .per cui il promissario acquirente ti avviserà per tempo per concordare una visita che ripeto non è un obbligo .io prima di acquistare ho visitato l'immobile 3 volte in 3 mesi previo accordo .
Non ha diritti legali previsti per legge,neanche se deve fare lavori ,sopralluoghi con tecnici o ristrutturazioni .
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si, ma di solito non c’è motivo per non essere gentili !
Gentili ma non servili. I sopralluoghi li farà una volta o 2 per quello che possono servire. Previo accordo e disponibilità del proprietario specie se è impegnato, abita lontano o non vuole che estranei entrino in continuazione in casa
 

Riccardo_catta

Membro Junior
Proprietario Casa
Si, ma di solito non c’è motivo per non essere gentili !
Hai ragione, per carità. Ma qui la situazione è un po' delicata per svariati motivi. Questa vendita non si sta affatto rivelando come l'avevamo immaginata e come l'abbiamo gestita da acquirenti noi qualche anno fa. A forza di "favori", "a voi non costa nulla" e "abbiamo pagato un sacco il vostro immobile" ci stiamo incassando diverse gabole. E siamo un po' "stanchi" di fare la parte dei Pollastri, sia con la controparte che con l'agente immobiliare. Diciamo che la gentilezza è terminata.
 

Riccardo_catta

Membro Junior
Proprietario Casa
Gentili ma non servili. I sopralluoghi li farà una volta o 2 per quello che possono servire. Previo accordo e disponibilità del proprietario specie se è impegnato, abita lontano o non vuole che estranei entrino in continuo
Hai colto la questione in pieno, gentili ma non servili. Abbiamo raggiunto il pieno. Per altro noi vendiamo per trasferirci in un'altra città quindi siamo nel caos più totale e non abbiamo più tempo ed energia per farci carico delle necessità altrui (quando le nostre non sono state ascoltate da nessuno)
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Hai colto la questione in pieno, gentili ma non servili. Abbiamo raggiunto il pieno. Per altro noi vendiamo per trasferirci in un'altra città quindi siamo nel caos più totale e non abbiamo più tempo ed energia per farci carico delle necessità altrui (quando le nostre non sono state ascoltate da nessuno)
Se devono venire più tecnici a vederlo,prendere misure o altro, consiglia di concentrare le visite in un unico giorno perché appunto al momento non sei in condizione di garantire molte visite. Non è che ogni giorno deve passare qualcuno. O meglio a pochi giorni dal rogito quando l'immobile sarà più vuoto. Non è che ogni giorno ti deve rompere per passare in continuazione. Basta essere chiari che non si offende nessuno. Orari e giorni ovviamente decisi da te non da lui
 

Riccardo_catta

Membro Junior
Proprietario Casa
Cioè ?
Meglio essere disponibili per le visite, e più intransigenti per questioni più importanti.
Ovviamente non conoscendo i dettagli difficile esprimersi compiutamente
La storia è un po' lunga quindi mi scuso se annoio. Nel momento in cui abbiamo messo in vendita la nostra attuale casa abbiamo condiviso con l'agente immobiliare alcune condizioni "non trattabili" perché vincolanti per l'acquisto della nuova:
- preliminare privo di clausole sospensorie
- pagamento immediato della caparra (10% del prezzo convenuto) al momento della firma del preliminare tramite bonifico bancario
- possibilità di rimanere nell'immobile dopo il rogito di vendita, evitandoci di mettere mobili e resto in un deposito temporaneo in attesa del rogito di acquisto (il ricavo della vendita è condizione necessaria all'acquisto della nuova)

Queste richieste sono state accolte verbalmente dall'acquirente in presenza dell'agente immobiliare in fase di trattativa, ma smentite alla firma del preliminare. I soldi della caparra ci sono stati dati quasi due mesi dopo e non corrispondevano al 10%; al momento del pagamento ci è stato consegnato un assegno con ulteriori ritardi nella disponibilità del denaro sul conto. E quanto a rimanere nella casa dopo il rogito, sì ma a condizioni di indennizzo prossime allo strozzinaggio quindi non perseguibili. Nonostante il feroce malcontento abbiamo comunque accettato perché, sulla parola di ottenere ciò che ci serviva, avevamo nel mentre già firmato la preliminare per la nostra nuova casa, quindi la vendita dell'attuale non poteva essere posticipata o annullata alla ricerca di un altro acquirente.
In ultimo abbiamo avuto, nostro malgrado, un danno alla scheda del clima causa interventi di e-distribuzione. Vista la cifra importante del preventivo abbiamo chiesto di poter sostenere la spesa insieme, dividendocela, perché fare finta di nulla era troppo da ******. Compartecipazione che l'acquirente ci ha rifiutato perché non è un problema che lo riguarda. In tutto questo l'agente immobiliare ha sempre dato ragione all'acquirente che "è in difficoltà, sta già spendendo molto per l'acquisto della casa, va supportato perché è un grosso salto".
Quindi riteniamo di aver fatto già abbastanza, elegante o meno le nostre generosità e gentilezza sono terminate.
 

Riccardo_catta

Membro Junior
Proprietario Casa
La storia è un po' lunga quindi mi scuso se annoio. Nel momento in cui abbiamo messo in vendita la nostra attuale casa abbiamo condiviso con l'agente immobiliare alcune condizioni "non trattabili" perché vincolanti per l'acquisto della nuova:
- preliminare privo di clausole sospensorie
- pagamento immediato della caparra (10% del prezzo convenuto) al momento della firma del preliminare tramite bonifico bancario
- possibilità di rimanere nell'immobile dopo il rogito di vendita, evitandoci di mettere mobili e resto in un deposito temporaneo in attesa del rogito di acquisto (il ricavo della vendita è condizione necessaria all'acquisto della nuova)

Queste richieste sono state accolte verbalmente dall'acquirente in presenza dell'agente immobiliare in fase di trattativa, ma smentite alla firma del preliminare. I soldi della caparra ci sono stati dati quasi due mesi dopo e non corrispondevano al 10%; al momento del pagamento ci è stato consegnato un assegno con ulteriori ritardi nella disponibilità del denaro sul conto. E quanto a rimanere nella casa dopo il rogito, sì ma a condizioni di indennizzo prossime allo strozzinaggio quindi non perseguibili. Nonostante il feroce malcontento abbiamo comunque accettato perché, sulla parola di ottenere ciò che ci serviva, avevamo nel mentre già firmato la preliminare per la nostra nuova casa, quindi la vendita dell'attuale non poteva essere posticipata o annullata alla ricerca di un altro acquirente.
In ultimo abbiamo avuto, nostro malgrado, un danno alla scheda del clima causa interventi di e-distribuzione. Vista la cifra importante del preventivo abbiamo chiesto di poter sostenere la spesa insieme, dividendocela, perché fare finta di nulla era troppo da ******. Compartecipazione che l'acquirente ci ha rifiutato perché non è un problema che lo riguarda. In tutto questo l'agente immobiliare ha sempre dato ragione all'acquirente che "è in difficoltà, sta già spendendo molto per l'acquisto della casa, va supportato perché è un grosso salto".
Quindi riteniamo di aver fatto già abbastanza, elegante o meno le nostre generosità e gentilezza sono terminate.
Ah dimenticavo, in fase di trattativa abbiamo ridotto il prezzo di vendita di 13k euro.
 

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