vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
canone concordato

Buongiorno,
mi inserisco solo ora perché seguo le discussioni sulla mail settimanale: come mai nessuno parla degli affitti a canone concordato ( 3+2 con rivalutazione al 75% e registrazione al 1,4%) che non hanno subito nessun aggravio fiscale ? ( reddito calcolato sul 59,5 % del canone ).
Mia moglie ha un appartamento, dove abitava la madre, che a inizio 2010, è stato affittato arredato a 850 euro + spese con contratto 4+4. A fine 2011 l’inquilino se ne andato e nel 2012 abbiamo impiegato oltre 9 mesi per riaffittarlo, abbassando il canone fino a 670 euro: ci siamo così trovati, involontariamente, all’interno della forbice prevista per i canoni concordati. Questa soluzione può tornare utile quando si ha un basso reddito ma ci sono oneri in deduzione, ad es. quelli da ristrutturazione.
Meglio un buon inquliino che ti paga IMU, spese condominiali ( riscaldamento centralizzato ) e un affitto non da favola che un appartamento vuoto.
Cordialmente
Vittorio
 

teofilatto

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno,
mi inserisco solo ora perché seguo le discussioni sulla mail settimanale: come mai nessuno parla degli affitti a canone concordato ( 3+2 con rivalutazione al 75% e registrazione al 1,4%) che non hanno subito nessun aggravio fiscale ? ( reddito calcolato sul 59,5 % del canone ).
Mia moglie ha un appartamento, dove abitava la madre, che a inizio 2010, è stato affittato arredato a 850 euro + spese con contratto 4+4. A fine 2011 l’inquilino se ne andato e nel 2012 abbiamo impiegato oltre 9 mesi per riaffittarlo, abbassando il canone fino a 670 euro: ci siamo così trovati, involontariamente, all’interno della forbice prevista per i canoni concordati. Questa soluzione può tornare utile quando si ha un basso reddito ma ci sono oneri in deduzione, ad es. quelli da ristrutturazione.
Meglio un buon inquliino che ti paga IMU, spese condominiali ( riscaldamento centralizzato ) e un affitto non da favola che un appartamento vuoto.
Cordialmente
Vittorio
ciao
non è razzismo verso i canoni concordati, è che la cedolare è valida in tutta italia (ma solo per persone fisiche), mentre i concordati sono validi solo là dove ci sono accordi territoriali, come a Torino, ma non nei piccoli centri della provincia. comunque studiare l'estensione dei concordati potrebbe essere una buona mossa.
 

lcapelli53

Membro Attivo
Proprietario Casa
ciao
non è razzismo verso i canoni concordati, è che la cedolare è valida in tutta italia (ma solo per persone fisiche), mentre i concordati sono validi solo là dove ci sono accordi territoriali, come a Torino, ma non nei piccoli centri della provincia. comunque studiare l'estensione dei concordati potrebbe essere una buona mossa.

Mentre ringrazio tutti per le risposte e argomentazioni, preme anche a me sottolineare che trovo stupidamente discriminante che il "canone concordato" resti prerogativa solo dei grandi centri: io avrei volentieri valutato questa opzione, e non capisco proprio perchè nessuno degli aspiranti governanti ne parli...
 

lcapelli53

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il 2013 non porta buone notizie per chi deciderà di affittare un immobile. A partire da gennaio, infatti, entrano in vigore le novità introdotte con la riforma del lavoro firmata Fornero, la cui copertura finanziaria è in parte assicurata dall’abbassamento dal 15 al 5 per cento della deduzione forfettaria sui redditi derivanti dai canoni di locazione. Ma è ovvio che trattandosi di una modifica in vigore da quest’anno, i suoi effetti concreti cominceranno a farsi sentire con le dichiarazioni del 2014.
Questi i fatti generici, vediamo adesso di entrare un po’ più nello specifico. La legge 92 dello scorso giugno (la riforma Fornero appunto) all’articolo 4, comma 74, introduce una modifica di non poca importanza rispetto all’articolo 37 del Tuir (comma 4-bis) che regola le deduzioni forfettarie sui canoni di locazione. In pratica fino a tutto il 2012 chiunque avesse affittato un appartamento, e non avesse scelto in caso di affitto di un’abitazione il regime sostitutivo della cedolare secca, avrebbe avuto diritto sulla dichiarazione dei redditi a una deduzione forfettaria del 15% sul reddito da locazione conseguito nell’anno d’imposta. Ipotizzando ad esempio un reddito da locazione pari a 10mila euro, ecco che il locatore, in virtù della deduzione del 15%, avrebbe potuto dichiararne 8.500, fermo restando che gli 8.500 euro fossero stati superiori alla rendita catastale dell’immobile rivalutata del 5%, visto che il reddito fondiario da dichiarare (sul quale poi si paga l’IRPEF) è costituito sempre dal valore superiore fra l’importo del canone incassato, al netto della deduzione, e quello della rendita rivalutata.
Ora non sarà più così. La legge Fornero abbassa infatti dal 15 al 5 per cento il margine della deduzione sul reddito imponibile correggendo di fatto la precedente disposizione del Tuir. Tornando quindi all’esempio dei 10mila euro, un locatore che si trovi oggi ad affittare un suo appartamento, o comunque un immobile, non potrà più dichiararne 8.500 ma 9.500, vista la nuova riduzione del 5%. È chiaro che questo potrebbe avere dei contraccolpi seri sul mercato delle locazioni. La Confedilizia a tal proposito non ha usato mezzi termini definendo il provvedimento come una misura “iniqua” e viziata da “illegittimità costituzionale”, facendo inoltre presente (in un comunicato dello scorso ottobre) “che il gettito che il Governo si prefiggeva di ottenere da questa disposizione avrebbe potuto essere ottenuto riducendo la deduzione a non meno dell’11%”.
Sull'affitto la deduzione si abbassa al 5% - CAF ACLI

Scusa se approfitto della tua evidente competenza (complimenti!):
per le locazioni commerciali vale lo stesso discorso o resta applicabile la deduzione del 15%?
 

teofilatto

Membro Attivo
Professionista
Mentre ringrazio tutti per le risposte e argomentazioni, preme anche a me sottolineare che trovo stupidamente discriminante che il "canone concordato" resti prerogativa solo dei grandi centri: io avrei volentieri valutato questa opzione, e non capisco proprio perchè nessuno degli aspiranti governanti ne parli...
è una questione delicata, perchè da un lato non si può tornare all'"equo canone" e dall'altro servono patti territoriali che su comuni della provincia possono essere difficili, immaginiamo una provincia che abbia comuni sul mare e sulla collina, oppure comuni che a poca distanza comunque risentono di prezzi molto diversi. Insomma, farlo in città è relativamente semplice, farlo ovunque decisamente più complesso
 

zanto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti,
avrei bisogno di un chiarimento circa la deduzione forfettaria prevista per il 2013 per un canone concordato a Roma: sarà il 5% + il 30% oppure con la nuova legge sarà solamente il 5%?
Grazie mille!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Buongiorno,
mi inserisco solo ora perché seguo le discussioni sulla mail settimanale: come mai nessuno parla degli affitti a canone concordato ... ci siamo così trovati, involontariamente, all’interno della forbice prevista per i canoni concordati. Questa soluzione può tornare utile quando si ha un basso reddito ma ci sono oneri in deduzione, ad es. quelli da ristrutturazione.
Meglio un buon inquliino che ti paga IMU, spese condominiali ( riscaldamento centralizzato ) e un affitto non da favola che un appartamento vuoto.
Cordialmente
Vittorio

Un inquilino che paga l'IMU ? :-o
E perché mai dovrebbe ? :shock:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto