erwan

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@ Luigi Criscuolo:

difficile portare avanti la discussione se non ci si intende su una base comune.

qual'è la definizione di intelligenza da cui parti?
 

Luigi Criscuolo

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@ Luigi Criscuolo:

difficile portare avanti la discussione se non ci si intende su una base comune.

qual'è la definizione di intelligenza da cui parti?

ti posso rispondere riportando quello che dice Vikipedia?
In ambito accademico una definizione universalmente condivisa di intelligenza non esiste ancora.
Vari studiosi di grande autorevolezza hanno provato a dare le loro definizioni. Tra gli enunciati più importanti si segnala quello fornito in una dichiarazione editoriale del 1994, Mainstream Science on Intelligence, firmato da cinquantadue ricercatori:
<Una generale funzione mentale che, tra l'altro, comporta la capacità di ragionare, pianificare, risolvere problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, apprendere rapidamente e apprendere dall'esperienza. Non riguarda solo l'apprendimento dai libri, un'abilità accademica limitata, o l'astuzia nei test. Piuttosto, riflette una capacità più ampia e profonda di capire ciò che ci circonda – "afferrare" le cose, attribuirgli un significato, o "scoprire" il da farsi.>
Lo psicologo statunitense Howard Gardner distingue ben 9 tipi fondamentali di intelligenza, localizzati in parti differenti del cervello (ma guarda proprio l'organo di cui ho scritto una fiumana di caratteristiche), di cui fa parte anche l'intelligenza logico-matematica (l'unica su cui era basato l'originale test di misurazione del QI).
anche se io mi limiterei a dire che per me l'intelligenza è la capacità di capire quello che vuole significare un proprio, o un altro, simile attraverso la parola, i gesti o attraverso il comportamento; è la capacità di risolvere i problemi sulla base delle proprie nozioni acquisite.
 

erwan

Membro Assiduo
se ne deduce in base alla definizione da te stesso enunciata che - contrariamente a quanto mi pare tu andassi affermando - non si può negare che animali diversi dall'uomo siano intelligenti.
 

Luigi Criscuolo

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se ne deduce in base alla definizione da te stesso enunciata che - contrariamente a quanto mi pare tu andassi affermando - non si può negare che animali diversi dall'uomo siano intelligenti.

Si è proprio come dici tu infatti qualche tempo fa in TV hanno fatto vedere questa scenetta: il padrone lancia abbastanza lontano un ramo per il proprio cane. Il cane alza la testa segue con lo sguardo per percorso aereo del ramo ed in comincia a correre. saltando vede il ramo cadere su una catasta di legna da ardere. il cane punta dritto nella direzione della catasta, attraversa una grossa pozzanghera sporcandosi tutto, arriva sulla catasta prende effettivamente il ramo lamciato e ritorna. Riattraversa la pozzanghera risporcandosi una seconda volta, ed arriva tutto scodinzolante dal padrone per riconsegnare il ramo.
Ma arrivato in prossimità della porta della veranda il cane non riesce a consegnare al padrone il ramo che teneva in bocca perché questo è più lungo della larghezza della porta. Il cane fa innumerevoli tentativi per entrare con il ramo in bocca, usa anche la forza; ma non ci riesce. Alla fine lascia il ramo davanti la porta e se ne va.
 

Luigi Criscuolo

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l'abilità e la destrezza non sono sinonimi di intelligenza
la conoscenza ed il nozionismo non sono sinonimi di intelligenza se non li si sanno applicare nel momento del bisogno.
 

sergio gattinara

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Dopo la resa del Giappone questa nazione dovette accettare per lunghi anni l' occupazione americana, cosa molto dolorosa per i " figli del sole.

L amore non ha frontiere ed un ufficiale americano si immamorò di una bella giapponesina e le propose di sposarlo.
Lei accettò perchè innamorata ma disse che la tradizione la obbligava a chiedere il benestare della sua famiglia.
L ufficiale americano conscio che le difficoltà sarebbero eventualmente sorte negli Stati Uniti dove non vedevano di buon occhio questi vincoli, non si preoccupò più di tanto.
Dopo alcuni mesi il dipartmento di stato diede l'approvazione ma quello della famiglia giapponese non arrivava e la ragazza era reticente.
Irritato mise con le spalle al muro la fidanzata e la obbligò a dirgli cosa non andava in lui con i suoi genitori
Lei rispose papa' e mamma non hanno niente contro di te sono solo perplessi che un discendente delle scimmie possa andare bene con una figlia del sole
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Si è proprio come dici tu infatti qualche tempo fa in TV hanno fatto vedere questa scenetta: il padrone lancia abbastanza lontano un ramo per il proprio cane. Il cane alza la testa segue con lo sguardo per percorso aereo del ramo ed in comincia a correre. saltando vede il ramo cadere su una catasta di legna da ardere. il cane punta dritto nella direzione della catasta, attraversa una grossa pozzanghera sporcandosi tutto, arriva sulla catasta prende effettivamente il ramo lamciato e ritorna. Riattraversa la pozzanghera risporcandosi una seconda volta, ed arriva tutto scodinzolante dal padrone per riconsegnare il ramo.
Ma arrivato in prossimità della porta della veranda il cane non riesce a consegnare al padrone il ramo che teneva in bocca perché questo è più lungo della larghezza della porta. Il cane fa innumerevoli tentativi per entrare con il ramo in bocca, usa anche la forza; ma non ci riesce. Alla fine lascia il ramo davanti la porta e se ne va.
non per smentire il tuo ragionamento, ma io ho visto a Paperissima, un filmato simile, il cane cercava di attraversare un ponte . Il cane fece vari tentativi non riuscendosi così lasciò il bastone per terra. Girò un pò, quasi a pensarci, poi riprovò e dopo un paio di tentativi mise il bastone in modo corretto e attraversò il ponte.
 

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