albatros

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,volevo porre all'attenzione un quesito che magari è stato gia' dibattuto.Sto acquistando in contanti un appartamento,abbiamo gia' fatto il compromesso nel quale non si faceva menzione dell'esistenza del certificato di agibilita'.Prima del rogito,sono venuto a sapere verbalmente che il certificato non esiste e che essendo un'immobile del 1966 non ci sarebbero ostative per il rogito.So che il notaio non ha nessun problema a rogitare ma so anche che acquirente e venditore dovrebbero essere d'accordo entrambi e questo accordo andrebbe esplicitato nella stesura del rogito.
Ora l'immobiliare che ha gestito la compravendita pur riconoscendo l'omissione nel preliminare registrato,mi ha fatto notare che c'e' un punto minuscolo della proposta di acquisto che firmai,dove si afferma che l'immobile "potrebbe" essere sprovvisto del certificato di agibilita' e che cio' non pregiudica la compravendita.Io terrei a questo certificato in quanto per un immobile del 1930 che sto vendendo contestualmente,la banca dell'acquirente stava rischiando di far saltare tutto in mancanza del certificato.Io penso sia importante anche perche' se un domani dovessi rivendere questo immobile mi potrei trovare nella stessa difficolta' qualora l'acquirente richiedesse un mutuo o comunque dovrei venderlo sotto costo.Ci sarebbero gli estremi per risolvere il contratto e chiedere un risarcimento?
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
l'immobiliare che ha gestito la compravendita pur riconoscendo l'omissione nel preliminare registrato,mi ha fatto notare che c'e' un punto minuscolo della proposta di acquisto che firmai,dove si afferma che l'immobile "potrebbe" essere sprovvisto del certificato di agibilita' e che cio' non pregiudica la compravendita.

Ciò significa che accettavi l'eventualita dell'ineststenza del certificato che non comporta la non commerciabilità del bene, quindi secondo quanto ho capito e secondo me pare che non ci sono i preupposti favorevoli a te.[DOUBLEPOST=1381252303,1381252173][/DOUBLEPOST]
Prima del rogito,sono venuto a sapere verbalmente che il certificato non esiste e che essendo un'immobile del 1966 non ci sarebbero ostative per il rogito.

In ogni caso prima di fasciarti la testa verifica che non ci sia una licenza del 1966 e cosa possa esserci nel fascicolo e poi decidi il da farsi.
 

albatros

Membro Attivo
Proprietario Casa
Caro Salves,grazie per la risposta ma il caso non è tanto facile.Il fatto che mi si informava e non nel compromesso,che potrebbe esserne sprovvisto,è appunto condizionale,e in giurisprudenza la formula dubitativa non trova accoglimento da cio' che ho saputo.E' comunque mio diritto chiedere alla controparte,di produrmi almeno copia della richiesta fatta di abitabilita',in quanto se questa non fosse stata mai inoltrata dal costruttore,è cosa grave.Il fatto che la vendibilita' del bene non sia pregiudicata è vero,altrimenti i notai non potrebbero rogitare i fabbricati ante 67,ma è anche vero che un bene sprovvisto di abitabilita' ha meno valore di uno che il certificato ce l'ha,per cui quantomeno penso che dovrei essere d'accordo ad acquistarlo ed il notaio ha il dovere di scriverlo sul rogito,tanto piu' che è incaricato da me.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
per cui quantomeno penso che dovrei essere d'accordo ad acquistarlo ed il notaio ha il dovere di scriverlo sul rogito,tanto piu' che è incaricato da me.
Certamente ma devi accettare l'inesistenza del certificato, perche se vuoi averlo devi aspettare che lo producano, con conseguente slittamento del rogito.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Incarica un tecnico e fai verificare l'originaria autorizzazione per la costruzione dell'immobile mediante accesso agli atti del Comune, può darsi inoltre che l'agibilità sia estesa a tutto l'immobile e quindi non risulta per il singolo appartamento. Verifica inoltre che l' edificio sia regolarmente autorizzato, dopo il 1942 tutti gli immobili dovevano possedere licenza edilizia.
 

Pera

Membro Junior
Proprietario Casa
Mi unisco alla discussione perchè anch'io sono nella stessa situazione o meglio, abbiamo fatto una proposta di acquisto con l'esplicita richiesta al venditore di produrci tutta la documentazione del caso compreso il certificato di agibilità. Ora con un po' di documenti in mano (cosa che l'agenzia non ci aveva fornito deliberatamente se non in sede di proposta...) sono riuscita a sapere che il fabbricato (proveniente da donazione del 1991...quindi dovrei esser tranquilla, vero?) è un fabbricato rurale edificato prima del 1967 accatastato nel 2008 nello stato (a livello planimetrico) in cui è ora. Il geom. che ha fatto l'accatastamento mi ha detto che ai tempi non aveva avuto progetti o altro e che quindi non dovrebbero esserci pratiche edilizie recenti e quindi, desumo io, possibilità di avere certificati di agibilità... Cosa mi consigliate di fare?
 

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