celeste51

Membro Attivo
Buongiorno,nel mio condominio è in discussione l'installazione di un ascensore esterno. In assemblea la maggioranza ha approvato . Ora si tratta di discutere i vari progetti per segliere quello più soddisfacente. Durante l'assemblea un condomino contrario all'installazione ha lasciato intendere che potrebbe dare seguito ad una causa legale contro il Condominio in quanto ritiene che il suo alloggio (situato al primo piano) subirebbe una svalutazione per un bene che non produce nessun beneficio in in quanto la cabina si fermerà solamente ai piani ammezzati. Ovviamente non parteciperà alle spese così come gli altri condomini contrari o quelli favorevoli che però non lo utilizzeranno. Il mio dubbio riguarda l'eventuale causa : le motivazioni della svalutazione dell'alloggio consistono nella perdita di luminosità dovuta alla presenza della struttura dell'ascensore. Il buon senso suggerisce che la motivazione sia abbastanza labile in quanto il suo balcone non riceve in nessun periodo dell'anno la luce diretta del sole. L'ascensore sarà più vicino ai balconi degli alloggi dei dirimpettai e sicuramente verrà scelta una struttura in vetro o materiale similmente trasparente. Purtroppo in sede legale il buon senso spesso viene messo da parte in favore del cavillo utile, quindi vorrei sapere se una causa del genere ha qualche possibilità di successo in quanto non vorrei dover affrontare una corposa spesa aggiuntiva all'ascensore una volta che questo sia ultimato. Un grazie anticipato a chi vorrà darmi qualche chiarimento.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Se l'ascensore "limita" la visuale dalle finestre di una proprietà privata nel condominio va rimosso Cass. 5 novembre 2013 n. 24760..l'esponente invoca una non condivisibile interpretazione
restrittiva della norma di cui all'art. 1120 c.c.; ma non v'è dubbio - anche in ossequio alla più recente giurisprudenza - che tale disposizione, valutata la sua ratio, a maggior ragione, può essere riferita anche alla proprietà esclusiva del singolo condomino: se ne deduce cioè che non sono consentite le innovazioni che comportino un danno alla proprietà individuale del singolo condomino. Al riguardo questa S.C., proprio sulla base di siffatto presupposto, ha ritenuto nulla la delibera dell'assemblea condominiale, la quale, anche se adottata a maggioranza al fine indicato (nella specie: all'installazione di un impianto di ascensore nell'interesse comune),
fosse lesiva dei diritti di un condomino sulle parti di sua proprietà esclusiva, stabilendo che la relativa nullità fosse sottratta al termine di impugnazione previsto dall'art. 1137 c.c., u.c., potendo essere fatta valere in ogni tempo da chiunque dimostri di averne interesse, ivi compreso il condomino che abbia espresso voto favorevole (Cass. Sentenza n. 12930 del 24/07/2012; Cass. n. 6109 del 25/06/1994: nella specie, la S.C. ha confermato la decisione dei giudici di merito i quali avevano dichiarato la nullità della deliberazione adottata a maggioranza in base
alla L. n. 13 del 1989, art. 2 cit. di installazione di un ascensore volto a favorire le esigenze di un condomino portatore di handicap, che comportava peraltro un sensibile deprezzamento dell'unità immobiliare di altro condomino sita a piano terra)


chissà se si può collocare diversamente
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho vissuto indirettamente questa situazione con l'appartamento cadutomi in eredità. Quarto piano senza ascensore, quando per mio padre, vedovo, claudicante per via dell'avere una gamba più corta dell'altra di 7 cm per via di una ferita di guerra, a 76 anni, uscire era diventato abbastanza faticoso abbiamo trovato la soluzione di prendere un appartamento in affitto nello stesso condominio dove viveva mia sorella, ovviamente con ascensore. Ormai gli orientamenti giurisprudenziali non consederano più l'ascensore una innovazione. Così un paio di condomini di una delle tre scale presenti nell'edifici dove si trova l'appartamento di mio padre, hanno deciso, motu proprio, di installare un ascensore esterno che si ferma all'altezza del pianerottolo di riposo,costruendolo appoggiato alle finestre delle scale, con tutte le limitazioni che ne conseguono per la luminosità delle scale stesse, anche se l'ascensore ha i vetri fumé, ma sopratutto per l'accesso alle cantine. Inoltre, anche se l'ascensore per ridurre i costi di costruzione è un montacarichi idraulico che a distanza di anni non ha ancora ottenuto l'omologazione perché, per farlo il meno ingombrante, non consente l'accesso ad una sedia a rotelle, di fatto ha limitato la veduta di tutte le finestre che si trovano dal lato della impalcatura. Un condomino del primo piano ha intrapreso una causa ed è finita che a malincuore gli installatori hanno concordato un risarcimento. Così è iniziato da parte di altri condomini la medesima richiesta.
Ma allora, a conti fatti, con quello che è costato il montacarichi che fa un lavoro a mezzo servizio ed i soldi pagati per risarcire coloro che non lo usano per via della limitazione di veduta, il buon senso non suggeriva a queste persone di vendere il proprio appartamento e aggiungendo ai soldi ricavati dalla vendita i soldi spesi per l'ascensore ed il risarcimento dei condòmini, comprare un appartamento già fornito di ascensore?
Con il conflitto tra il diritto di un condomino di costruirsi l'ascensore a proprie spese, consentendo agli altri condomini il diritto di allacciarsi compartecipando alle spese, ed il diritto di non subire danni alla proprietà altrui dalla medesima costruzione non si può rispondere con certezza al tuo quesito su quale esito può avere una vertenza.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
una vertenza si sa quando inizia e non quando finisce, e come potrebbe finire, vedere se ci sono altre soluzioni oltre a quella prospettata, onde poter limitare il meno possibile il danno di veduta al condomino che minaccia causa
 

Elisabetta48

Membro Senior
Un tecnico potrebbe dare un parere autorevole studiando bene il caso, cioè valutando la collocazione prevista per l'ascensore rispetto alle finestre di chi si lamenta?
A parte che trovo assurda la faccenda, anche l'escludere il proprio appartamento, pur se al primo piano, dal beneficio dell'ascensore. Auguro a quel signore di non averne mai bisogno, ma o perchè gli anni passano e la mobilità cala, o per portar su carichi pesanti, o perchè viene in visita qualcuno con carrozzine (bimbi o portatori di handicap), secondo me un ascensore è un bene essenziale ed è un po' miope privarsi della possibilità e malvagio privarne gli altri. Tra l'altro se l'ascensore fermasse anche al primo piano, secondo me il suo appartamento varrebbe poi di più.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
certamente hai ragione. Il problema nasce quando dalla tua finestra vedi passare su e giù questo ascensore che ti priva della luce. guarda fuori dalla tua finestra e immagina un ascensore.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Certo. In teoria già i diversi progetti dovrebbero puntare a minimizzare il problema (se possibile). Quando chiedevo se una perizia tecnica potrebbe essere utile, era perchè forse un occhio esperto sa valutare al meglio (e prima che venga costruito) se il disagio è reale o se il tipo pianta grane a prescindere. Tutto dipende dalla struttura della casa e dalla collocazione proposta.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Tutto dipende dalla struttura della casa e dalla collocazione proposta.
su questo sono pienamente d'accordo. C'è caso e caso come ci sono soluzioni e soluzioni.
Guarda queste: la prima foto l'ascensore si ferma sul pianerottolo di riposo . La seconda arriva al piano su un corridoio tipo le case di ringhiera della milano inizi '900.
ascensore esterno 1.JPG
ascensore esterno 5.JPG
 

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