ACTARUS

Membro Attivo
Buongiorno a tutti e complimenti per il Forum.
Il mio quesito è: il condominio ha un credito nei confronti di un condomino moroso (il debito ammonta a oltre 7.000 € - causa legale in corso) e l'amministratore chiede la costituzione di un fondo morosità per 10.000€ nel preventivo ordinario da deliberare.
Un condomino si oppone e non vuole versare la sua quota parte, sostenendo che, per assurdo, se su 10 condomini 9 fossero morosi, a lui non competerebbe certo pagare per tutti gli altri.
Può farlo e sottrarsi al deliberato dell'assemblea?
C'è qualcuno che, con riferimento a leggi o sentenze vigenti (altrimenti le argomentazioni non lo convincerebbero), sia in grado di chiarire se ha ragione lui?
Grazie a chi vorrà rispondermi e buone feste.
Actarus
 
J

JERRY48

Ospite
Alla luce delle nuove norme dettate dal legislatore in materia, deve escludersi che possa verificarsi tale eccezionale ipotesi: con la conseguenza che non può mai essere deliberato, a meno che non ci sia il consenso dell’unanimità di tutti i condomini, un fondo cassa per sopperire al mancato pagamento delle quote condominiali da parte dei morosi.

La nuova norma art. 63 disp. att. c.c., infatti, dispone che i creditori del condominio non possono agire nei confronti dei condomini in regola con i pagamenti, se non dopo aver agito nei confronti dei condomini morosi e del loro patrimonio.

IN PRATICA
Il condomino adempiente può opporsi alla costituzione di un fondo cassa per sopperire al mancato pagamento delle quote condominiali da parte dei condomini morosi, impugnando la delibera dinanzi all’autorità giudiziaria competente entro il termine di trenta giorni, art. 1137 c.c. Il termine decorre dalla data dell’assemblea per i presenti e dalla data di comunicazione del verbale assembleare per gli assenti.
 

ACTARUS

Membro Attivo
Grazie del parere. Ma forse non mi sono spiegato bene. In realtà non si tratta di un creditore esterno che pretende un pagamento, - nel qual caso varebbe la nuova legge ciatata - ma é il condominio che sta agendo nei confronti di un condomino moroso, legalmente. E il fondo é quindi necessario all'amministratore perché altrimenti non avrebbe denaro sufficiente a pagare le spese ordinarie. Potrebbe certo chiedere una rata maggiorata, ma ha preferito chiedere un fondo morosità. E mi sembra logico che tutti partecipino alla spesa comune, che si chiami fondo o rata maggiorata, mancando la quota del condomino moroso.
Con i migliori saluti
Actarus
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Senza l'unanimità nessuno è obbligato ad anticipare quote per chi non le versa, perciò l'amministratore DEVE darsi da fare ricorrendo alla classica procedura, con sollecito bonario, sollecito con termine (raccomandata), e ricorso al Decreto Ingiuntivo ed eventuale pignoramento.
Non esiste più la solidarietà nel condominio rileggiti l'articolo che ti avevo proposto all'inizio;
http://www.condominioweb.com/antici...nio-moroso-e-ripartizione-delle-sue-quote.708
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Disp Att. cc art 63.
Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi.
I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini.
...
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa

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