ricvale

Membro Attivo
Buonasera, sto predisponendo il compromesso di vendita di un immobile. L'acquirente mi richiede la conformità rispetto alle planimetrie catastali. Ricontrollando le planimetrie e la documentazione di provenienza sto notando che un locale caldaia era stato diviso da un tramezzo "ad L" ( 1,5 m x 1,5 m ) ricavando su un lato un piccolo locale con doccia e lavandino mentre nell'altro lato (separato da una porta metallica ) è rimasto il locale caldaia. Inoltre in un altro piccolo bagno con lavandino, wc e bidet risulta sulla piantina come "locale doccia". Secondo voi devo procedere ad una regolarizzazione della planimetria (primo caso ) e correzione della scritta "locale doccia" ( nel secondo caso ) rivolgendomi ad un tecnico specializzato ?
La planimetria risale al 1970.
L'immobile l'ho comprato nel 2001 ed il proprietario aveva dichiarato che era tutto conforme.
Grazie
 

griz

Membro Storico
Professionista
le modifiche che descrivi sono minime e non influiscono sulla rendita catastale e non credo nemmeno sulla conformità urbanistica, la definizione di locale doccia per il servizio minimo è irrilevante, quella del locale caldaia potrebbe essere necessario sistemarla ma ti consiglio di parlarne tranquillamente con tutti e capire cosa sia meglio, davanti ad una buona vendita, la sistemazione del tutto ha un costo basso
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'aver realizzato un altro ambiente all'interno di uno maggiore comporta un aumento di 1/3 di vano, pertanto, se stiamo parlando di un'abitazione, con la determinazione della rendita sulla base del numero di vani ragguagliati, potrebbe cambiarla. Tutto dipende dall'arrotondamente precedente, poichè il numero di vani va arrotondato al numero intiero o al mezzo. Con il nuovo sisteme in fase di attuazione non cambierà niente perchè sarà basato sull'estensione dell'immobile. Cosa che già avviene per tutti gli altri immobili uffici categoria A/10 e tutti quelli della categoria C.
 

griz

Membro Storico
Professionista
corretto quanto sostiene Gianco ma si tratta di un servizio da 2 mq in un vano accessorio (locale caldaia), che aumenti il numero dei vani lo trovo improbabile
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
A mio modesto avviso, se l'acquirente desidera che la planimetria catastale all'acquisto corrisponda esattamente a quella reale, il venditore è obbligato ad aggiornarla a proprie spese (non è una spesa eccessiva) o a rinunciare alla vendita.
 

pippipatti

Membro Ordinario
corretto quanto sostiene Gianco ma si tratta di un servizio da 2 mq in un vano accessorio (locale caldaia), che aumenti il numero dei vani lo trovo improbabile
c'è un D.L. che obbliga il proprietario ha dichiarare che la planimetria e ditta catastale devono essere conformi, altrimenti si tratta di dichiarazione mendace. fate voi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Griz, se tu un disimpegno lo settorizzi, per ogni porzione aggiunta devi considerare 1/3 di vano in più, come pure se un locale di sgombero lo dividi, aumentando 1/3 di vano e se una camera la dividi in due aventi la caratteristiche di superficie minima, altezza e rapporto di luminosità, dovrai aumentare la consistenza dell'immobile di un vano.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Griz, se tu un disimpegno lo settorizzi, per ogni porzione aggiunta devi considerare 1/3 di vano in più, come pure se un locale di sgombero lo dividi, aumentando 1/3 di vano e se una camera la dividi in due aventi la caratteristiche di superficie minima, altezza e rapporto di luminosità, dovrai aumentare la consistenza dell'immobile di un vano.
ok ma, nel caso specifico non è matematico che la consistenza aumenti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per poterlo dire occorre sapere se l'attuale consistenza è arrotondata per eccesso o per difetto. Evidentemente sommando 1/3 di vano potrebbe variare di 0,5 vani o restare invariata.
 

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