camillo111

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Salve, in buona fede ho prelevato in banca (per pagare le spese) il giorno stesso del decesso di mio padre vedovo da un conto bancario a lui intestato e di cui io e mia sorella abbiamo solo la delega la somma cosi' raccolta e' stata abbastanza esigua e ho prelevato sempre lo stesso giorno una piccola somma al bancomat dell'ufficio postale (io ho solo il bancomat delle poste e non la delega) ovviamente non ho ancora informato del decesso sia la banca che l'ufficio postale, Ho letto che fino alle ore 24,00 del giorno del decesso e' possibile operare come delegato sia in banca che prelevando con postamat delle poste. E' corretto tutto cio'? Ho devo restituire le somme??
Grazie
 

quiproquo

Membro Senior
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Salve, in buona fede ho prelevato in banca (per pagare le spese) il giorno stesso del decesso di mio padre vedovo da un conto bancario a lui intestato e di cui io e mia sorella abbiamo solo la delega la somma cosi' raccolta e' stata abbastanza esigua e ho prelevato sempre lo stesso giorno una piccola somma al bancomat dell'ufficio postale (io ho solo il bancomat delle poste e non la delega) ovviamente non ho ancora informato del decesso sia la banca che l'ufficio postale, Ho letto che fino alle ore 24,00 del giorno del decesso e' possibile operare come delegato sia in banca che prelevando con postamat delle poste. E' corretto tutto cio'? Ho devo restituire le somme??
Grazie
Salvo interventi superiori...Non credo che ci sia l'obbligo alle Banche e/o alle Poste di una comunicazione rigorosamente a tempo...Giorno più, giorno meno, non credo che ti apriranno un contenzioso come da te temuto...e neanche il Fisco(la belva) credo
che andrà ad indagare in merito. Le uniche contestazioni concretamente possibili sono fra i coeredi come Diritto di famiglia
"docet". Ma non sarà il tuo caso. Condoglianze. Quiproquo.
 

Dimaraz

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Ho il sospetto che la domanda nasconda/ometta qualche verità.
Non rileva la consistenza della somma ma la destinazione della stessa.
Eri legittimato a prelevare entro il giorno del decesso...ma qualsiasi altro erede potrà chiederti conto dell' uso delle somme perchè come delegato hai solo l' autorizzazione ad operare per conto del delegante ma non sei proprietario dei suoi averi.
Quindi se tu hai prelevato per onorare spese della defunta nulla dovrai restituire...ma qualora i prelevamenti fossero stati fatti per tuo uso personale hai il dovere di rendere tali somme perchè andranno ripartite fra gli eredi aventi diritto.
 

griz

Membro Storico
Professionista
infatti, chi potrebbe eccepire sulla cosa sarebbero gli altri eredi, se a loro andasse bene io vuoterei il conto allo scopo di evitare poi che la banca blocchi tutto in attesa della successione, ovvio che il tutto a patto che l'importo depositato non sia importante
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
infatti, chi potrebbe eccepire sulla cosa sarebbero gli altri eredi, se a loro andasse bene io vuoterei il conto allo scopo di evitare poi che la banca blocchi tutto in attesa della successione, ovvio che il tutto a patto che l'importo depositato non sia importante
Se gli eredi sono d'accordo non v'è bisogno di aspettare il decesso...Lo stato preagonico spesso dura dei giorni e si potrà fissare la modalità, la quantità e la successiva suddivisione.
Con buona pace del morituri e di chi gli voleva... bene...Quiproquo.
 

camillo111

Membro Attivo
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Accidenti...ho scoperto e anche il direttore dell'ufficio postale non lo sapeva che il prelievo max 600 euro al postamat delle poste (libretto postale) va' in registrazione sulla contabile del giorno dopo il prelevamento e non il giorno stesso del prelevamento, Ma sempre il direttore mi ha detto che nn e' un problema perche' quando arrivera' la richiesta del notaio lui comunica il saldo del libretto....sara??
 

Nemesis

Membro Storico
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Ma sempre il direttore mi ha detto che nn e' un problema perche' quando arrivera' la richiesta del notaio lui comunica il saldo del libretto....sara?
Premesso che se non v'è un testamento, il notaio non è necessario.
L'art. 22, comma 3 del T.U. approvato con D. Lgs. n. 346/1990 prevede che:
"Nella determinazione del saldo dei conti correnti bancari non si tiene conto degli addebitamenti dipendenti da assegni non presentati al pagamento almeno quattro giorni prima dell'apertura della successione."
Per effetto di questa norma, si presume la assoluta irrilevanza di tutti gli addebiti effettuati nei giorni immediatamente antecedenti alla morte del de cuius.
Pertanto, quegli addebiti fanno sempre parte dell'attivo ereditario.
 

Nemesis

Membro Storico
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C'e' testamento olografo che il notaio ha gia' aperto ma non ancora pubblico,
Il notaio è quindi necessario solo per la sua pubblicazione. Non è necessario né per ottenere le dichiarazioni della banca e dell'ufficio postale con il saldo dei rispettivi conti, né per la successiva presentazione della dichiarazione di successione.
 
Ultima modifica:

camillo111

Membro Attivo
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Mia sorella vuole affidare la successione al notaio io invece preferirei il CAF o Patronato e siamo quasi alla lite. Possiamo intraprendere le 2 strade e ognuno si paga le spese??
 

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