Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ok...ma nella sostanza cosa cambierebbe?

Troverebbe accoglimento una qualsiasi contestazione da parte di Rino15?
E quanto potrebbe pretendere a giovamento dell' eventuale abuso (tutto da dimostrare)?
Egli lamenta che:
Avrei potuto partecipare anche io alle spese se fossi stato d'accordo con loro. Anche se probabilmente non sarei stato d'accordo visto che l'abbattimento ha completamente stravolto l'estetica del vialetto in negativo.
Se anche avessero seguito l'iter di convocare riunione...si sarebbero avute 2 teste e 2/3 a favore... contro 1 testa e 1/3 contrari.
Che si tratti di comunione (proindiviso) o che sia Condominioil criterio di una decisione non muta.
Forse i comproprietari già sapevano della opposizione di Rino15...e dubito che un giudice possa loro dare addebito di una fantomatica lesione all'estetica, se a Rino non sia stata chiesta alcuna partecipazione alla spesa.
Nelle "piccole realtà" si agisce in velocità e d'istinto (anche se a torto).
 
O

Ollj

Ospite
Nulla da eccepire Dimaraz, anzi!
Il mio é solo un distinguo in termini di disciplina da applicare, visto il titolo del messaggio e soprattutto le opposte considerazioni svolte su altro topic (nel quale invece sottolineavo la sussistenza di condominio). Infatti, quando più comproprietari asseriscono di esserlo in parti uguali, solitamente il tutto é sotteso da specifico titolo in tal senso (il solo capace d'escludere la disciplina del condominio e rendere applicabile quella sulla comunione)
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Buon dì Dimaraz; in questo caso forse vi è una comunione pro indiviso;
buon @Ollj in un'altra discussione (quella del fognolo di mtr) avevi sostenuto che la comunione pro indiviso si applica alla persone fisiche; mò il vialetto può essere una comunione pro indivisio solo perché la proprietà è divisa in parti uguali?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il vecchio muro divisorio, essendo in comproprietà, per essere abbattuto ci sarebbe dovuto essere l'assenso di rino. L'allargamento del passaggio probabilmente è dovuto al fatto che gli altri due condomini possiedono dei mezzi più ingombranti e quindi hanno pensato bene di non coinvolgere rino per evidenti interessi loro. Trovo strano ed incomprensibile che allargando un passaggio la sua estetica peggiora. Probabilmente dovrà riprendere la sua nuova sede e la vegetazione più o meno spontanea dovrà coprire i recenti lavori.
 
O

Ollj

Ospite
buon @Ollj in un'altra discussione (quella del fognolo di mtr) avevi sostenuto che la comunione pro indiviso si applica alla persone fisiche; mò il vialetto può essere una comunione pro indivisio solo perché la proprietà è divisa in parti uguali?

No di certo, ma per il fatto (da confermare ad opera del postante) che sussista titolo in tal senso. Infatti qui sopra ho cosi presupposto:
quando più comproprietari asseriscono di esserlo in parti uguali, solitamente il tutto é sotteso da specifico titolo in tal senso (il solo capace d'escludere la disciplina del condominio e rendere applicabile quella sulla comunione)
Ciò giustificherebbe il mutamento di disciplina. Purtroppo @rino51 non ha più risposto.
 
O

Ollj

Ospite
Quanto invece alla "sostanza", condividendo la posizione espressa da Dimaraz, ritengo non vi sia alcuna possibilità di soddisfazione (salvo il confliggere per il mero principio)
 

rino15

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Eccomi di ritorno. Fatico un po' a comprendere tutto quello che avete scritto perchè non sono un esperto in materia. In ogni caso preciso che io e i 2 vicini possediamo ciascuno di noi 1/3 di questo vialetto pro-indiviso (cioè le nostre quote non sono fisicamente definite). Altra cosa che vorrei precisare è che si è trattato di uno smussamento di un angolo del muro. Per quanto anch'io trovi giovamento dopo questo intervento devo anche tenere presente che per l'esecuzione di questo lavoro è stato richiesto dai miei vicini il permesso in comune e proprio per questo motivo mi pare strano che non si sia resa necessaria anche una mia autorizzazione visto che quel muro è anche mio.
 
O

Ollj

Ospite
Quasi sempre il Comune chiede un'autocertificazione in cui si dichiari:
- se il bene sia o meno in proprietà esclusiva
- se, in caso di comunione e/o condominio, vi sia l'assenso degli altri aventi titolo
Tragga lei le debite conclusioni.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il comune richiede l'assenso di tutti i proprietari dell'immobile interessato dalle opere. In questo caso essendo una traslazione del muro divisorio era sufficiente la firma dei proprietari del tratto di terreno da recintare.
 

rino15

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ne deduco quindi che era necessaria anche la mia firma per autorizzare tali lavori. Grazie a tutti per i chiarimenti.
 

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