U

User_16144

Ospite
Salve a tutti.
E' da maggio 2015 che è stato eseguito lo sfratto con la forza pubblica di un appartamento venduto all' asta. Purtroppo nell' appartamento sono rimasti i mobili dell' ex proprietario che non ha mai ritirato. L' ufficiale Giudiziario ha fatto l' inventario delle cose esistenti nell' appartamento e il mio avvocato ha fatto domanda al giudice per autorizzare lo sgombero dei mobili. Purtroppo le cose vanno troppo per le lunghe, la presenza dei mobili impedisce di usufruire dell' appartamento, con grave danno per la proprietà dell' appartamento. E' ammissibile che per tutelare la proprietà dei mobili si debba creare un danno di gran lunga maggiore al proprietario dell' appartamento? Esiste un' altra via d' uscita?
 
O

Ollj

Ospite
Esiste un' altra via d' uscita?
No.
Lei è custode dei beni. Non ottenesse la spontanea collaborazione dell'ex inquilino, dovrà iniziare uno specifico procedimento giudiziale per "liberarsene", anticipando le spese e con la possibilità di rivalersi sull'ex conduttore (se possibile ove non fosse nulla tenente)
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Liberazione di immobile da mobili ivi abbandonati dopo provvedimento di rilascio http://www.altalex.com/documents/ne...vi-abbandonati-dopo-provvedimento-di-rilascio
Grazie Ollij per il "servizio". Dopo la lettura, costernato, pongo la domanda a tutti: qual è la ratio della legge??? Vorremmo poter capire il motivo predisponente che ha indotto il legislatore a tale macchinosa e pesante procedura. Se tutti gli esperti riconoscono
l'eccessiva protezione di "beni" che lo stesso locatario insolvente di fatto non utilizza e che spesso hanno perso molto il valore iniziale, perchè il Potere non ne ha tento conto nella legge del 1978(???) inserendo una semplice modifica???
In mancanza della ratio, continuo a pensare che la COSA, rappresentando un
ulteriore fonte di lavoro per tutto l'apparato, ne porti vantaggio diretto e indiretto
anche per le casse pubbliche. Pronto a ricredermi se mi si dimostrerà "l'insulto".qpq
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
mi dispiace che sia andata così...da noi solitamente l'ufficiale giudiziario scrive nel verbale che ci sono mobili di valore irrilevante e dà 10 giorni di tempo all'ex inquilino per venirseli a prendere, fine della procedura!
se invece l'inquilino, al momento dell'esecuzione dello sfratto, dichiara che non ha interesse a riprendersi i mobili, l'ufficiale giudiziario scrive nel verbale che l'immobile è libero!
l'ufficiale giudiziario è molto bravo e stimato
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Il problema non è la procedura in sé, ma i suoi tempi, che sono biblici! Magari la procedura fosse macchinosa, ma molto più rapida!
Carissimo amico la procedura per definizione è nel tempo...è il tempo... e la sua rappresentazione indotta...Papa Quintino sesto procedeva a passi lenti...invece il
Papone attuale Francesco a passi decisi, qualche volta a gambe levate...Certo nella procedura vi sono gli adempimenti così gravosi e rapidi che neanche Chaplin nel suo famoso film avrebbe potuto rappresentare...lo starebbero ancora girando...un pò come la Salerno Reggio Calabria. Il fatto è che sia il film, sia l'autostrada, sia
la nostra procedura gravano proporzionalmente su tutti i cittadini con la pecunia
e col Tempo. Più tempismo di così...A risentirci...qpq.
 

merlo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io farei delle foto dell'appartamento dove si vedono i mobili e un attimo dopo li porterei nel garage. E intanto che la burocrazia dorme , ci andrei abitare.
Siamo in Italia.... e già... chissa quanto avrai tribolato per lo sfratto delle persone fisiche e addesso ti fanno tribolare anche per i mobili !! ma scherziamo , se ti hanno dato le chiavi dell'immobile vuol dire che puoi fare quello che vuoi del tuo appartamento.
 

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