Dimaraz

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e quindi nell'uso pratico diventa legge nonostante la diversità semantica tanto cara a Dimaraz

No c'è il termine, leggi il mio ultimo post: 31/12/2016

Mi par di esere su "scherzi a parte"...solo che al 1° di Aprile manca ancora un bel po'.

Mai negato che vi sia scadenza certa.
Mai negato che la Legge sia coattiva...ne sollecitato a non rispettarla.

Quindi se come giudice dovessi scegliere fra il rispetto della forma pena il decadimento della sostanza; o la sostanza pena l'emarginazione della forma, non esiterei... condannerei, compensando le spese, il solo Dimaraz

Solo che se mai il Dimaraz decidesse di "contestare" la questione (multa o imposizione) presso un Tribunale lo farebbe sulla base di circostanziate ed inoppugnabili ragioni tecniche già previste nella citata "normativa tecnica privata".
 
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happysmileone

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Proprietario Casa
Ho scritto alla scadenza dei termini intendendo 31/12/2016 altrimenti avrei scritto a termini scaduti ( o ritenete che entro l'anno avremo ancora delle .... linee guida aggiornate?). Anche nel mio condominio dobbiamo installare ed abbiamo deliberato un tecnico per il controllo energetico, la redazione di un capitolato da affidare alle ditte e di quanto necessario per la detrazione delle spese.
Già in altro post ho inserito il dettaglio delle attività che il tecnico effettuerà .
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
ringrazio per le risposte, ma i dubbi rimangono, cosa bisogna fare realmente?
tra di voi non vi è un amministratore di condominio che sa qualcosa di più preciso?
a nessuno di voi è capitata questa situazione, come l'avete risolta?
ci deve essere per forza un responsabile dei lavori? e chi si prende la patata bollente'
Torniamo a te, ed alle tue domande, cercando di risponderti per quel che posso e ricordo.


A me è capitata in questo quinquennio in tre condomini diversi: ed è stato un crescendo di supervisione professionale. Ti accennerò ai particolari.


Intanto per rispondere con coerenza bisognerebbe conoscere come è realizzato il vostro impianto centralizzato di riscaldamento: a distribuzione orizzontale o verticale?


Poichè mi accenni a pannelli solari, presumo che il tuo impianto sia abbastanza recente: potrebbe quindi trattarsi di impianto a distribuzione orizzontale, cioè ad anello; ogni appartamento avrebbe quindi una sola entrata ed una corrispondente uscita sull'anello che collega i tuoi radiatori.

Impianto ad anello: In questa situazione la soluzione più probabile è quella di porre sull'anello un vero e proprio contatore di calorie, solitamente all'uscita dell'anello.

Qui le cose potrebbero finire, assumento che all'uscita della caldaia ci sia un contacalorie generale: in modo diretto si avrebbe Energia Totale, energia consumata da ogni appartamento, la cui somma sottratta alla E totale dà la energia dispersa


Impianto a colonne verticali: in questo caso non si ha una situazione circoscritta della distribuzione di ogni appartamento, non è quindi possibile (sarebbe eccessivamente invasivo e dispendioso) misurare direttamente l'energia termica assorbita ed irradiata dai radiatori: si una quindi un metodo di rilevazione indiretto: cioè i cosiddetti ripartitori, installati su ogni radiatore.

Questi non sono veri e propri misuratori di calorie: in parole povere misurano accumulandole nel tempo le differenze di temperatura tra radiatore ed ambiente. Occorrerà quindi un calcolo per risalire da questo DeltaT alle calorie erogate.


Qui interviene la Norma tanto vituperata....: che in buona sostanza prescrive l'uso di ripartitori conformi a determinate caratteristiche, e prevede una "progettazione" d'impianto di contabilizzazione e ripartizione da parte di un termotecnico.


Ora secondo me la parola progettazione in questo caso mi sembra usata abbastanza a sproposito: ma certamente non è un lavoro banale. In sostanza si tratta di fare quasi le medesime operazioni richieste da un attestato di prestazione energetica .

1) Occorre parametrizzare ogni radiatore presente, in funzione della tipologia, dimensione e caratteristiche, cioè della sua potenza: ne risulta un parametro moltiplicativo che associato alla rilevazione dei ripartitori, permette di calcolare con minimo errore le calorie erogate

2) Valutare le componenti di energia involontaria disperse dall'impianto, per definire la quota di riscaldamento da addebitare per millesimi di proprietà (quelli finora utilizzati per il riscaldamento)

3) Redigere le nuove tabelle di ripartizione delle spese di riscaldamento, che avranno valore tassativo ed inderogabile da parte del condominio committente.

Se non ricordo male i punti 2 e 3 sono parte delle maggiori novità previste dalla norma richiamata dal Dlgs. Che porterebbero ad esautorare l'assemblea di condominio dal poter deliberare una percentuale fissa a priori, da ripartire per millesimi di proprietà.

Non condivido questo carattere impositivo, perchè non tiene conto delle varie realtà. In sostanza finisce per penalizzare gli appartamenti con esposizioni svantaggiate, se la costruzione è priva di coibentazioni adeguate: dove prima queste differenze venivano compensate da radiatori di maggior potenza, senza un aggravio per il singolo, adesso costituiscono un aggravio solo sul malcapitato. La legge mira a costringere "chi è energivoro" a provvedere come può, a coibentarsi: il risparmio sarà solo per il fabbisogno statale di fonti energetiche, non per il portafoglio del singolo.

Sta di fatto che le nuove tabelle di ripartizione sottoscritte dal termotecnico diventano vincolanti per tutti i condòmini, indipendentemente da quanto stabilito da RdC contrattuali. Se non ricordo male, anche l'impianto di contabilizzazione rientra negli obblighi di Dichiarazione di conformità.


Quindi più che un direttore lavori occorre un termotecnico abilitato.

All'inizio accennavo al crescendo di "burocrazia", nel senso che:
- nel primo caso ha fatto tutto il termotecnico responsabile della ditta incaricata;
- nel secondo caso è intervenuta una squadra di giovani architetti che ha provevduto a fare i sopraluoghi negli appartamenti per rilevare caratteristiche dei radiatori, degli infissi, ecc
- nel terzo sta operando secondo quanto detto in 1,2,3.


Mi scuso per la lunghezza: spero di averti dato qualche elemento di comprensione e valutazione. Ti segnalo un fascicoletto della Regione Piemonte (questo si è un vademecum .. ;)), redatto con la collaborazione di imprese associazioni ed ordini professionali tecnici, che illustra pro e contro.


Una raccomandazione ancora: oggi credo per legge sia obbligatorio, comunque ricordatevi nel caso di impianto a ripartitori, di stipulare un contratto con la ditta installatrice, che garantisca a richiesta la fornitura (chiedere preventivo) del software necessario per rilevale la rettura dei ripartitori, oggi wireless, e la successiva elaborazione e suddivisione per i vari appartamenti. In passato alcune ditte fornitrici si riservavano il monopolio della gestione delle letture e ripartizioni, con un addebito annuale per radiatori .

Affidandosi ad una impresa qualificata l'IVA non avrete problemi per la detrazione e l'IVA: spezzettando le cose non saprei.


Auguri.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E nessuno ha risposto a mario francis quali sia l'IVA da applicare?
Per un lavoro omnicomprensivo c'è il
Ho scritto alla scadenza dei termini intendendo 31/12/2016 altrimenti avrei scritto a termini scaduti ( o ritenete che entro l'anno avremo ancora delle .... linee guida aggiornate?). Anche nel mio condominio dobbiamo installare ed abbiamo deliberato un tecnico per il controllo energetico, la redazione di un capitolato da affidare alle ditte e di quanto necessario per la detrazione delle spese.
Già in altro post ho inserito il dettaglio delle attività che il tecnico effettuerà .
Non credo che proroghino ancora i termini, se non erro è il 4 anno che prorogano.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
E nessuno ha risposto a mario francis quali sia l'IVA da applicare?

Premesso che è difficile dare una risposta senza sapere quali siano i lavori e trascurando il fatto che in parte gli avevo già risposto:

Ps.
Sconsiglio acquisto separato con installazione da terzi...oltre ad eventuali svantaggi fiscali poi sarebbe un continuo rimpallo di responsabilità in caso di guasti.

... perchè invece di arrivare a fare il "moralista" sulle mancate risposte, quando non ti lamenti che gli interventi di "esperti" che (parole tue) "avendo sempre ragione" determinano la sparizione di altri forumisti, ...non prendi l'occasione e dai tu una risposta possibilmente esatta e degna di un professionista???
 
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happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
.... l'ultima , se non erro, e' quella che impone il conta calorie sulla caldaia dell'impianto centralizzato per verificare le "calorie" all'uscita dell'impianto e permettere il calcolo della dissipazione prima che si arrivi all'erogazione presso i caloriferi dell'utente .
 

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