Gianco

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inoltre se il suo vicino non rettifica, in un'ipotetica vendita dell'immobile da parte del vicino, anderebbe a vendere un bene descritto nel suo rogito che non è suo, ingarbugliando nuovamente quanto accertato dalla sentenza.
Gli immobili si individuano certamente con gli identificativi catastali, ma differiscono fra loro per l'indirizzo, la destinazione, la consistenza e la rendita catastale. Pertanto, non sarà possibile coinvolgere la proprietà di @avatar. Certamente, in tal caso il catasto si renderà conto dell'errore e se non la rettifica non la chiederà l'altro proprietario coinvolto, dovrebbe provvede d'ufficio, quantomeno a richiedere il suo intervento.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Gli immobili si individuano certamente con gli identificativi catastali, ma differiscono fra loro per l'indirizzo, la destinazione, la consistenza e la rendita catastale.
Solo che ai pubblici registri quando vuoi sapere a chi è stata trascritta una proprietà vienne ricercata e trascirtta solo per comune, foglio particella e subalterno se trattasi di urbano, mentre se è terreno per comune foglio e particella.
Quindi se due atti trascritti hanno la medesima identificazione catastale si crea una confusione sulla titolarità che può essere provata dopo eventuale azione giudiziaria mediante altri dati quali quelli da te menzionati, storicita del bene, sopralluoghi e altri accertamenti ecc.ecc.
In conclusione se @avatar ha avuto gia una soluzione giudiziaria, se l'altra parte non rettifica cosi come accertato dalla sentenza al momento che l'altra parte procede a qualsiasi trascrizione di atti senza rettificare si ripresenta che l'atto di @avatar ha comune y foglio 1 particella 1 subalterno 1 e l'atto dell'altra parte anche comune y foglio 1 particella 1 subalterno 1 ricreando confusione di titolarita.
 

Gianco

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Professionista
Per l'ennesima volta ripeto che è un problema imputabile principalmente al catasto in quanto se anche un professionista ha commesso un errore, è lui che deve verificare ed approvare l'accatastamento. In difetto deve provvedere d'ufficio, eventualmente richiamando il tecnico che ha sbagliato.
Infine, visto che hai il tuo avvocato, non potrebbe mandare una diffida al proprietario dell'altro immobile a risolversi il problema, altrimenti gli accollerà gli oneri?
 

salves

Membro Assiduo
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In nessuno dei topic si riesce a leggere l'imputabilità dell'errore al catasto ne di accatastamenti.
Forse ci sono elementi non conosciuti da tutti?
 

basty

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Io credo che Gianco stia dicendo che al Catasto spetta la verifica dei dati inseriti dal tecnico. E se si ritrova due immobili diversi indicati con le medesime coordinate, avrebbe dovuto bloccare la pratica in questione e richiamare a rettifica il tecnico proponente.

In questo senso mi pare che anche il Catasto abbia le sue responsabilità ed abbia quindi comemsso un errore.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Io credo che Gianco stia dicendo che al Catasto spetta la verifica dei dati inseriti dal tecnico. E se si ritrova due immobili diversi indicati con le medesime coordinate, avrebbe dovuto bloccare la pratica in questione e richiamare a rettifica il tecnico proponente.

In questo senso mi pare che anche il Catasto abbia le sue responsabilità ed abbia quindi comemsso un errore.

@basty nella discussione @avatar scrive ne di catasto ne di tecnico ma chiede se è possibile trascrivere una sentenza accertativa che conferma il suo sub corretto e l'altro no, poi non si è capito se il sub corretto è quello che ha trascritto in successione oppure un'altro, non capisco quale tecnico deve verificare i dati inseriti, al momento della trascrizione chi compila se trascrive nel modulo dati catastali scorretti rimangono tali alla registrazione non vi è un avviso di doppione di inserimento perche i due atti hanno diversi estremi ma trattano la stessa particella e quindi quando si inserisce una trascrizione per l'atto numero x del notaio z del 11/11/2011 per il bene bene posto al comune g foglio 1 particella 1 subalterno 1 e poi contemporanemante si inserisce la trascrizione per l'atto numero y del notaio z del 11/11/2011 per il bene bene posto al comune g foglio 1 particella 1 subalterno 1 il sistema li accetta entrambi senza avvisare nulla.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
il sistema li accetta entrambi senza avvisare nulla.
Mi stai dicendo che è difficile, meglio impossibile, addebitare a qualche funzionario catastale alcuna responsabilità. Ci credo.

Mi stai però anche dicendo che il "sistema" come lo chiami tu, è fatto coi piedi: ed in un paese serio si dovrebbe poter risalire al responsabile della situazione.

p.s.: mi incuriosisce questa discussione perchè mi trovo in una situazione paragonabile.

Un geometra ha pensato bene di aggiornare l'accatastamento del vicino, riuscendo a fare la ... moltiplicazione dei pani e dei pesci... e non si chiamava ... G....
Adesso ci troviamo con un a autorimessa, su cui gravano un totale di 4/3 di proprietà.....; si è creato un Terzo, senza sopprimere il precedente.

Mi sembrerebbe del tutto normale che al catasto, avvertito di ciò, spetti il richiamo al tecnico che ha generato questo assurdo.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'errore parte solo dal catasta e dal tecnico che ha proposto l'accatastamento duplicando gli identificativi già assegnati ad un'altro immobili. La colpa del catasto è avere accettato e convalidato tale pratica errata. Poi il resto è tutto una conseguenza. Inizialmente occorre correggere la pratica errata presentata dal catasto il cui funzionario al momento dell'accettazione dormiva.
 

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