basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non illuderti, la banca emetterà un assegno circolare intestato a tutti gli eredi, mai lo intesterà ad un singolo erede.
Contrariamente a quanto avevo scritto in precedenza al post 53, sembra che la banca abbia estinto il conto di mia suocera, facendo un bonifico direttamente sul mio conto; dato che mia cognata non aveva comunicato il suo. Io ho poi trasferito la metà a mia cognata: non ho però verificato se ciò corrispondesse al vero: sono stato a quanto mi ha chiesto mia cognata.

Effettivamente comportamento anomalo, ma anche vero che la giacenza residua era trascurabile.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se fosse così, la banca ha operato con leggerezza.
Ne convengo come discorso generale: è pur vero che mia cognata non se ne è quasi mai interessata. Io abito ormai in Lombardia, e l'impiegata della banca, quando ha avuto le carte richieste, successione e nostro benestare , ha chiuso la partita per le vie brevi (nel frattempo era mancata anche mia moglie, che si interfacciava con la banca, cosa che avrebbe complicato nuovamente tutto, per 4 spiccioli in croce)
 

ceskovi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Stante così le cose non vedo alternativa a rivolgerti al giudice per addivenire alla divisione dell'eredità.
che non ci conviene (converrebbe solo al fratello ostruzionista) per via dei tempi e dei costi che certamente mio fratello con la sua disponibilità di 4 immobili (da poter vendere o fittare) nonché l'aiuto della zia a noi ostile si sente sicuro di poter sostenere e che utilizzerebbe come arma di ricatto per farci cedere, dovrei davvero solo sperare che la zia crepi entro l'anno così mio fratello erediterebbe quattrini (pur di non farci avere parte dell'eredità la suddetta zia senza figli ha fatto testamento a favore di mio fratello)

vedete la gente a che punto si accanisce...
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
recentemente è morto mio padre (pace all'anima sua) ha lasciato un testamento olografo (in cui però vengono menzionati solo 2 immobili assegnati uno a mia sorella e l'altro a metà fra me e mio fratello in uda proprietà con usufrutto al coniuge)
ma qui insorgono i problemi: mio fratello vorrebbe di più; vorrebbe la quota intera di mia sorella + quella di mia madre (che non è la stessa miadato che è figlio di primo letto dimio padre, quindi padre identico madre diversa) sostenendo (ed è vero) che a causa delle spese fatte per l'acquisto di un immobile a mia sorella, ci sarebbe stata una lesiva della legittima. L'immobile però è stato acquistato coi soldi di mia madre quasi per intero (mio padre ci ha contribuito con circa 35/40.000 euro su 250.000 totali)
vero è che poi ha pagato i serramenti, la ristrutturazione, i pavimenti, i mobili ecc... ecc...
sembrerebbe, da come hai scritto, che tua sorella ha avuto in donazione dai vostri genitori un appartamento quando tuo padre era ancora in vita e poi abbia avuto un secondo appartamento per successione testamentaria di vostro padre.
Sempre da quello che hai scritto, parrebbe che nella donazione del primo appartamento tuo padre sia stato coinvolto per circa 70.000 € (40.000 come contributo per l'acquisto e 30.000 per la ristrutturazione dell'appartamento).
Inoltre tu affermi che tuo padre, qualche mese prima di morire, abbia elargito a tua sorella altri 20.000 €.
Tutto ciò porterebbe, se suffragato da prove certe*, a circa 90.000 € la somma che tua sorella deve portare a collazione e riduzione della eredità
* Intendo che la parte maggioritaria della somma sborsata per l'acquisto del primo appartamento sia proveniente da un c/c intestato solo a vostra madre oppure sia costituita da assegni firmati solo da vostra madre provenienti da un c/c cointestato a firme disgiunte tra vostra madre e vostro padre. Altrimenti se le firme sono congiunte la somma che tua sorella deve portare a collazione diventa di 125.000 €+30.000 € + 20.000 € = 175.000 € . Se poi è stato vostro padre che ha firmato gli assegni provenienti da un c/c cointestato con vostra madre a firme disgiunte (anche se la maggior parte della giacenza era patrimonio di vostra madre) la somma che tua sorella deve portare a collazione diventa di 250.000 €+30.000 € + 20.000 € = 300.000 €.
Quindi assicurati che tutto sia supportato da documenti tracciabili altrimenti si preannuncia un bagno di sangue.
 

ceskovi

Membro Attivo
Proprietario Casa
sembrerebbe, da come hai scritto, che tua sorella ha avuto in donazione dai vostri genitori un appartamento quando tuo padre era ancora in vita
grazie innanzitutto per aver scritto nella discussione e dato il tuo parere che mi è prezioso

a mia sorella è stato comprato questo appartamento non nella forma propria e canonica della donazione, le è stato comprato e basta

e poi abbia avuto un secondo appartamento per successione testamentaria di vostro padre.


Sempre da quello che hai scritto, parrebbe che nella donazione del primo appartamento tuo padre sia stato coinvolto per circa 70.000 € (40.000 come contributo per l'acquisto e 30.000 per la ristrutturazione dell'appartamento).
da una ricostruzione più precisa si tratta di circa 60.000 (ho ritrovato degli appunti scritti a mano su dei foglietti)
Inoltre tu affermi che tuo padre, qualche mese prima di morire, abbia elargito a tua sorella altri 20.000 €.
sì, sono almeno 20.000 depositati in banca a nome di mia sorella sotto forma di un certificato di deposito. Soldi però che si è già spesi tutti, per comprare mobili, pagare altri lavori in casa ecc... ecc... e che non ha più (soldi sperperati in pochi mesi)

Tutto ciò porterebbe, se suffragato da prove certe*, a circa 90.000 € la somma che tua sorella deve portare a collazione e riduzione della eredità
eh, ma di liquidità bancaria sono rimasti 80.000 euro scarsi (causa morte di mio padre che forse pure morendo ha fatto una buona azione conservando almeno qualcosina di soldi al sicuro dalle rapaci mani di mia sorella)
* Intendo che la parte maggioritaria della somma sborsata per l'acquisto del primo appartamento sia proveniente da un c/c intestato solo a vostra madre
sì, i 200.000 euro sono stati pagati da mia madre e provenivano da un suo conto personale non cointestasto con mio padre, soldi suoi

Quindi assicurati che tutto sia supportato da documenti tracciabili altrimenti si preannuncia un bagno di sangue.
in che senso? Io ricorrere ad avvocatacci e tribunali, non voglio, è mio fratello che insiste. per uanto riguarda la tracciabilità; dei soldi pagatoi da mio padre sono tracciabili i pagamenti (assegni) a favore della proprietaria dell'appartamento (immagino richiedendo l'estratto conto storico) e circa 15.000 euro di mobili
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
a mia sorella è stato comprato questo appartamento non nella forma propria e canonica della donazione, le è stato comprato e basta
non so che cosa tu voglia dire
Io ricorrere ad avvocatacci e tribunali, non voglio, è mio fratello che insiste.
se lui insiste in mediazione prima, ed eventualmente in Tribunale poi, ci dovrete andare ugualmente: dovrete nominare un avvocato ed un CTP. Quindi vostro malgrado sarete costretti a spendere soldi a meno che non diate a vostro frtello quello che vuole.
Tieni presente che per prima cosa si dovrà determinare il valore dei beni sia di proprietà esclusiva e sia in comproprietà che tuo padre possedeva prima di morire; a questo valore, i legittimari devono far confluire (collazione) il valore di donazioni o elargizioni di denaro (anche il denaro speso per mantenimento all'estero per conseguire lauree specialistiche) avuti dal de cuius quando questo era in vita, perché tutto ciò viene considerato un anticipo sulla eredità.
Per questo vi servirà un CTP: per determinare il valore della massa ereditaria. Ovviamente il figlio di primo letto di tuo padre ne nominerà anche lui uno; quindi sottrarre alla collazione donazioni ed elargizioni di denaro, oltre ad essere un reato, sarà difficile.
Nella successione testamentaria 1/4 del valore dei beni del de cuius spettano al coniuge superstite oltre al diritto di abitazione ed all'uso del mobilio della casa coniugale; 1/ 2 del valore dei beni spetta in parti uguali ai figli (in questo caso 1/6 a ciascuno dei 3 figli); 1/4 del valore dei beni rappresenta la quota disponibile che il de cuius può destinare a chiunque, anche non familiare.
Tuo padre ha fatto un testamento parziale perché non ha incluso la giacenza sul c/c: su questa parte di eredità si applicano le quote della successione legittima la quale prevede: 1/3 del patrimonio al coniuge superstite e 2/3 in parti uguali a voi 3 figli (2/9 a testa).
Ochio e croce mi sembra che tua padre non abbia rispettato le quote di legittima: per esempio nei confronti di tua madre le ha lasciato l'usufrutto su un appartamento del quale per legge tua madre sarebbe proprietaria di 1/4, cioè del 25%, oltre ad avere il diritto di abitazione e l'uso del mobilio.
 

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