juri79

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
buongiorno a tutti, sono nuovo del forum.
con mia moglie siamo in regime di separazione dei beni e abbiamo acquistato una casa con le agevolazioni prima casa nel 2014. La casa è stata cointestata al 50% ciascuno ed il relativo mutuo cointestato.
il valore catastale di questa casetta è di 40.500 euro totali. il mutuo è ancora attivo.

In questi giorni, abbiamo acquistato un'altra casa tramite agevolazioni prima casa nel comune vicino a quello attuale. La casa e il mutuo sono intestati a me al 100%. nell'atto ovviamente c'è scritto che entro un anno venderò l'altro immobile e trasferirò la residenza nella nuova casa.

I miei dubbi sono legati a quanto sotto:
- vorrei intestare a mia moglie il 50% della casetta dove lei rimarrà residente per non dover pagare l'imposta più onerosa come seconda casa. io sposterei la residenza nella nuova. questa casa andrebbe poi in affitto.
- non vorrei fare donazione per i problemi che possono esserci per rivendere l'immobile.
- essendo il valore catastale basso, posso fare atto di vendita a cifre basse (tipo 15 o 20000 euro) con passaggio di denaro?
- posso eventualmente rinunciare alla mia parte di immobile per spendere ancora meno o si può fare solo se l'immobile viene ricevuto in eredità?

Grazie a tutti per gli eventuali consigli
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Oltre che in separazione dei beni avete anche intenzione di separarvi (divorzio) ?

Perché intestare alla moglie dichiarando che lei mantiene la residenza nella vecchia casa, quando in realtà si rasferisce nella niova con te , per risparmiare le tasse sulla seconda casa è elusione fiscale.
 

juri79

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non non ci separiamo ne divorziamo. Penso che quanto affermi non sia corretto.
A dirlo la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13334 del 28 giugno 2016 che dice che due coniugi possono avere due prime case e residenze diverse.
In rete mi sembra di aver trovato molte conferme sul fatto che la residenza in posti diversi di due coniugi non sia elusione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Penso che quanto affermi non sia corretto.
A dirlo la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13334 del 28 giugno 2016 che dice che due coniugi possono avere due prime case e residenze diverse.

Pensare è lecito...ma che poi si abbia ragione è un'altro paio di maniche.

Non basta leggere il titolo della massima espressa in una sentenza...ma devi leggere a fondo l'integrale per verificare che risponda esattamente al tuo caso (sperando di aver padronanza dei termini legali).

5. Osserva la Corte che entrambi i motivi di ricorso debbono essere esaminati congiuntamente in quanto sottendono la medesima questione giuridica. Questo collegio ritiene di dover continuare a dar corso al più recente orientamento, secondo il quale, in tema di imposta di registro e di relativi benefici per l’acquisto della prima casa, il requisito della residenza va riferito alla famiglia, per cui ove l’immobile acquistato sia adibito a tale destinazione non rileva la diversa residenza di uno dei due coniugi che abbiano acquistato in regime di comunione, essendo essi tenuti non ad una comune sede anagrafica ma alla coabitazione (Sez. 5, Sentenza n. 25889 del 23/12/2015; Sez. 5, Sentenza n. 16355 del 28/06/2013; Sez. 5, Ordinanza n. 2109 del 28/01/2009).

Quindi vero che se avete residenze separate in 2 comuni diversi potete beneficiare dell'agevolazione "prima casa" (diventando ciascuno unico proprietario di un immobile) ma poi, visto che ci sono anche altre tasse comunali, la residenza non deve essere "fittizia"...e avere residenze separate in 2 Comuni contigui suona fasullo.

Tanti usano questo "trucchetto" per le seconde case in località di villeggiatura...ma stanno andando a caccia di tali "furboni".
 

juri79

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
quindi se ho capito bene:
Posso avere due residenze diverse per le agevolazioni prima casa ma in una delle due devo case pagare IMU e varie?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Meglio, se la rendita, qualora affittato, non fosse conveniente. Se, considerando le necessarie manutenzioni periodiche, il saldo fosse alla pari, potresti tenerlo sperando in un futuro migliore. Mentre se fosse decisamente negativo ed il futuro fosse nebuloso, trovando un'occasione, potresti investire il capitale per renderlo più redditizio.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
quale e quando un futuro migliore? con l'andazzo che stiamo andando sarà sempre peggio, non sanno più dove raschiare per incamerare tributi, salvo le promesse dell'ultimo minuto precedente le elezioni, tutti riducono le tasse e danni contributi a
j-osa fino al 4 marzo dopo memoria aiutami, perché le promesse sono tante e non posso ricordarmele tutte:sbuffo::rabbia:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto