stollysoft

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Salve a tutti del forum,

vi chiedo consiglio su una questione che riguarda un condono iniziato da mia madre nel 1985. L'iter ovviamente l'ha seguito lei, e io non ne sapevo nulla. Nel 2006 viene a mancare, e divento proprietario dell'immobile in questione. Scopro la vicenda solo trovando copia della domanda in uno dei faldoni nel 2017, perchè dall'Ufficio mai è arrivato qualcosa.
Andando all'Ufficio condono scopro che la pratica era chiusa ed accettata nel 2010. Chiedo quindi copia del documento, contento di non dover fare altro... e chiedo se devo pagare altro.

A mia sorpresa mi viene negato il rilascio. La motivazione è che siccome sono cambiate le normative, il condono andrà rivisto, dopo che ho fatto io richiesta ex-novo di tutta la procedura da capo. E siccome rientro in una pratica ordinaria, senza urgenza, a Roma la cosa ci metterà 4/5 per definirsi.

Mi chiedo quindi:

- se è corretto che non possa ritirare il condono del 2010 oggi. In teoria, è un giudizio eseguito all'epoca sulla vicenda, che è stato chiuso ed accettato. Se mia madre lo avesse ritirato nel 2010, oggi non sarebbe stata richiamata a valutare nuovamente con procedura aggiuntiva l'accettazione dello stesso. Il fatto che nessuno lo ritirò non altera il giudizio agli archivi. Quindi perchè doverlo rifare? Possibile non vi sia modo per recuperare questa pratica ed attivarla per una sua conclusione? Viene annullato tutto il lavoro svolto fino ad oggi solo perchè nessuno ritirò il giudizio, che comunque sta agli archivi?
A me sembra solo un modo, per altro al limite del legale, per farsi pagare due volte la stessa pratica.

- i tempi mi sembrano molto lunghi, sopratutto per una pratica che richiede vedere cosa serve di nuovo ad un pregresso fino al 2010 già accettato e quindi compatibile alla richiesta. possibile non vi sia modo di accelerare la procedura? Purtroppo non rientro in uno dei casi di urgenza., ne vedo come posso fare.

Grazie a tutti!
 

Gianco

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La prima cosa che devi fare è rivolgerti al tecnico che l'ha seguita e conosce tutta la pratica. Sarebbe meglio se fosse lo stesso, altrimenti potrebbe intervenire un collega. Dovresti presentare al protocollo del comune interessato una "richiesta di accesso agli atti" indicando gli estremi della pratica e dichiarando di essere erede della richiedente. Dall'esame del faldone dovreste chiedere copia di tutti i documenti che il tecnico riterrà importanti. In particolare dovreste fare attenzione alle missive con i protocolli per risalire alle comunicazioni inviatevi a seguito della chiusura della pratica. Certo che se la pratica è stata definita anche con il pagamento degli oneri e contributi, mi viene difficile credere che l'abbiano annullata.
Facci sapere dell'evoluzione.
 

stollysoft

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Per chiusa intendo dire che mi hanno detto allo sportello informazioni "era tutto pronto, peccato nessuno l'abbia ritirata. Come mai? Adesso dobbiamo fare tutto da capo, son cambiate le normative, non la possiamo più rilasciare in queste condizioni."
Ovvero, per me detto cosi sembra che era partita chiusa, con valutazione positiva. Forse mancavano gli ultimi pagamenti, e non essendo mai stati fatti, hanno reso la pratica non definitiva. Ma dal punto di vista della documentazione, sembra che era completa: il tecnico non mi ha detto che stava a metà, che mancava documentazione o che la pratica era incompleta, mi ha detto che andava solo ritirata...
Il consiglio era poi: inutile chiedere copia della documentazione, meglio che fai domanda ex-novo per reiterare la procedura...
Io non ho fatto altro per ora di qualificarmi erede e sollecitare la pratica, ho atteso 45 giorni e tornando nell'Ufficio, mi dicono che forse tra 3/4 anni ne saprò qualcosa!
Possibile che non possa forzare l'Ufficio a rilasciarmi quella concessione magari a fronte del pagamento di ciò che rimaneva da pagare e basta?
Torno all'Ufficio per vedere di trovare una mediazione? Ho dei margini?
Non so se lo stesso tecnico esiste ancora, temo di no :triste:
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse mancavano gli ultimi pagamenti, e non essendo mai stati fatti, hanno reso la pratica non definitiva. Ma dal punto di vista della documentazione, sembra che era completa: il tecnico non mi ha detto che stava a metà, che mancava documentazione o che la pratica era incompleta, mi ha detto che andava solo ritirata...

Non volevo dirlo per non essere il solito maligno...ma senza il "forse" non ci sarebbe da denigrare gli uffici pubblici bensì dell'imperdonabile stupore di quanti, dopo aver commesso infrazioni, dopo che hanno l'immeritata possibilità di mettersi in regola... vorrebbero anche non pagare quanto previsto.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Purtroppo il fatto che la pratica non sia stata completata con i pagamento entro un termine comunicato dall'ufficio viene rigettata. Comunque per la verifica fai un accesso agli atti.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Mi sa che devi ripresentare tutta la documentazione, aggiornata con le norme attuali, altrimenti l'ufficio tecnico non può rilasciare nessun documento non definito e/o saldato tutti gli oneri del periodo, sarebbe una pratica inutilizzabile
 

griz

Membro Storico
Professionista
il ripresentare non implica il fatto che potrà avere esito positivo, il condono è il condono, una richiesta di conformità urbanistica non è la stessa cosa
 

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