condivido l'opinione della descrizione della situazione carente e confusa.
@angelo capineri devi sapere che quando una persona muore senza fare testamento lascia i suoi averi agli eredi legittimi: nel tuo caso coniuge superstite e due figli.
Sembra che la palazzina con due appartamenti fosse di proprietà esclusiva di tua madre, che morendo non ha fatto testamento, quindi il c.c. prevede 1/3 di proprietà a tuo padre e 2/3 da dividere in parti uguali tra voi due figli quindi 1/3 cadauno.
Ora se tuo fratello rinuncia alla eredità, la rinuncia va fatta presso un notaio o presso la cancelleria del tribunale dove si è aperta la successione, e deve essere riportata nel registro delle successioni; se la rinuncia è una mossa per non far aggredire i beni dai creditori, questa può essere impugnata da chi vanta i crediti. Tieni presente che se chi rinuncia ha dei figli costoro subentrano per rappresentazione: quindi per non essere aggrediti dai creditori devono rinunciare all'eredità anche loro.
La parte rinunciata va ad accrescere le quote spettanti agli altri coeredi quindi 1/2 di proprietà a tuo padre ed 1/2 di proprietà a te. In questa fase potete scambiarvi,dietro eventuale conguaglio in denaro, le proprietà in modo da essere proprietari al 100% ciascuno di un appartamento.
Ora che siete proprietari al 100% tu e tuo padre potete farne quello che volete, ma, però, con una differenza fra voi due: mentre tu puoi vendere e comprare altrove, tuo padre può donare il suo appartamento a sua nuora/tua cognata, ma quando lui morirà tu potrai chiedere la collazione del valore della casa donata nel patrimonio di tuo padre, se quanto lui ti avrà lasciato non soddisfa la tua quota legittima ed ottenere la riduzione a tuo favore della donazione fatta a suo tempo.
 
Il bene pervenuto per donazione è un bene personale della donataria, se nell'atto di liberalità non è specificato che esso è attribuito alla comunione.

Convengo...ma mi riferivo al fatto che non è spiegato se ci sia stato (da parte di madre) "testamento" e come si sia arrivati alla suddivisione dell'eredità.

Se l'intera casa apparteneva al 50% al padre ed il 50% alla madre il padre potrà donare al massimo il suo 50% più quanto gli arrivava come quota ereditata.

Qui no ho capito se e come abbiano fatto la separazione dalla comunione.
 
E' vero mi era sfuggito. Tuttavia le quote da me riportate valgono sulla metà della proprietà: quindi, con la rinuncia all'eredità del fratello del postante la situazione della palazzina diventa: 1/4 di proprietà a @angelo capineri; 3/4 di proprietà al padre,. Il quale dona 3/4 di proprietà dell'appartamento A) al figlio, quest'ultimo rimane proprietario di 1/4 dell'appartamento B) a meno che non è stata una donazione ma uno scambio di proprietà tra coeredi con conguaglio in denaro (per la parte di proprietà del padre sull'appartamento A). Per affermare di avere il 100% della proprietà dell'appartamento A) il postante deve risultare proprietario presso la ex Conservatoria dei Registri Immobiliari dove sono tenuti tutti gli atti pubblici riguardanti i passaggi di proprietà. Altrimenti dell'appartamento in cui abita non ci può fare molto.
 
Il quale dona 3/4 di proprietà dell'appartamento A) al figlio
Di testamento non si parla.
Dice di aver ricevuto il 50 % dal padre ( immagino quello che era già del padre), quindi non si capisce perché il padre non ha ereditato quanto di sua spettanza.
quest'ultimo rimane proprietario di 1/4 dell'appartamento B)
Per l'appartamento B, non si dice perché non è stato ereditato dal postante, per la quota si sua spettanza.

Converrai che vendere senza aver chiarito sarebbe un grande azzardo, anche se l'appartamento A risultasse di proprietà al 100%.
 

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