Tatiana

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si ma per il riconoscimento occorre la richiesta del codice fiscale alla agenzia delle entrate e mi sembra di capire che se me ne prendo carico io mi prendo solo oneri e non onori.
 
U

User_29045

Ospite
Si ma per il riconoscimento occorre la richiesta del codice fiscale alla agenzia delle entrate e mi sembra di capire che se me ne prendo carico io mi prendo solo oneri e non onori.

Stai cominciando a capire che prendere solo oneri e non onori non conviene, perché hai anche altro da fare, durante la giornata.

Anche se siete 8 condomini, vi conviene comunque nominare (in assemblea) un professionista che sarà il vostro amministratore.

Poi - torno a ripetere - sei libera di inguaiarti come meglio credi, col "fai da te".
 
U

User_29045

Ospite
In realtà se fanno delle ristrutturazioni edilizie su parti comuni condominiali, il codice fiscale del condominio serve eccome! Quindi conviene comunque farselo assegnare dall'Agenzia delle Entrate.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
In realtà se fanno delle ristrutturazioni edilizie su parti comuni condominiali, il codice fiscale del condominio serve eccome
No. Per beneficiare della detrazione per i lavori eseguiti sulle parti comuni, non è più necessario acquisire il codice fiscale del condominio nelle ipotesi in cui i condòmini, non avendo l’obbligo di nominare un amministratore, non vi abbiano provveduto, a condizione che non vi sia stato pregiudizio al rispetto, da parte delle banche e di Poste Italiane SPA, dell’obbligo di operare la prescritta ritenuta all’atto dell’accredito del pagamento.
In assenza del codice fiscale del condominio, i contribuenti, per beneficiare della detrazione per gli interventi edilizi realizzati su parti comuni di un condominio minimo per la quota di spettanza, possono inserire nei modelli di dichiarazione le spese sostenute utilizzando il codice fiscale del condòmino che ha effettuato il relativo bonifico. Ogni condòmino che ha eseguito il bonifico per la propria quota di competenza dovrà riportare in dichiarazione il proprio codice fiscale.
Naturalmente, il contribuente è tenuto, in sede di controllo, a dimostrare che gli interventi sono stati effettuati su parti comuni dell’edificio e, se si avvale dell’assistenza fiscale, a esibire ai CAF o agli intermediari abilitati, oltre alla documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto all’agevolazione, un’autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio.
 

Tatiana

Membro Attivo
Proprietario Casa
siccome le villette sono nuove non abbiamo per il momento da effettuare lavori sulle parti comuni (come ripeto 2 ancora non sono state vendute) noi abbiamo solo l'esigenza di volturare la corrente e l'acqua che è rimasta a carico ancora del costruttore, e per sicurezza volevamo fare una assicurazione fabbricato. ma a questo punto sono più confusa di prima....voi come vi muovereste?
 
U

User_29045

Ospite
Per l'assicurazione fabbricato il codice fiscale del condominio GENERALMENTE serve, e idem per volturare le utenze energia elettrica e acqua.

Non so cosa dirti, io l'avrei fatto, ma a quanto pare - sotto certe condizioni - si può anche vivere senza codice fiscale del condominio.

In questo caso però quando gli enti fatturatori chiedono un codice fiscale, cosa inseriscono? Quello di uno dei condomini che si prende la responsabilità?
 

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