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User_29045

Ospite
Qualora il comune dovesse richiedere l'IMU è sufficiente fargli osservare che hanno preso una cantonata, ne prenderanno atto ed adegueranno il loro archivi

Non so se è il caso di buttare le mani avanti già da ora col Comune, con una dichiarazione dove si allega l'atto e si comunica che nulla si dovrà a titolo di IMU pro quota sull'unità immobiliare rinunciata.
 
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User_29045

Ospite
E secondo me è davvero indispensabile che tutti si aggiornino su questo tipo di rinuncia (alla proprietà)

La verità è che a molta gente fa rabbia e stupore vedere che uno possa svicolare così facilmente, rinunciando alla proprietà.
Ma essendo uno dei diritti stabiliti dalla legge, la gente presto o tardi dovrà imparare ad adeguarsi e a fare buon viso a cattivo gioco.
Ripeto, sei una mosca bianca, io ho chiesto nel 2018 a tre notai, e nessuno dei tre mi ha voluto far fare la rinuncia alla quota di proprietà (1/7) di un garage condominiale (avrei accresciuto automaticamente la quota degli altri 6, allargando i loro 6 posti auto).
Fortunatamente ho trovato un acquirente, vendendo a prezzo simbolico e accollandomi le spese notarili (altrimenti, testuali parole, non avrebbe mai comprato).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sarà, ma io non posso credere che uno possa rinunciare alla sua quota di proprietà di un immobile che necessita di opere costose scaricando tutti gli oneri sugli altri comproprietari non consenzienti. Certamente, vista la sua preparazione specifica, @Nemesis avrà ragione, ma mi sembra un furto autorizzato!
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La verità è che a molta gente fa rabbia e stupore vedere che uno possa svicolare così facilmente, rinunciando alla proprietà.
Ma essendo uno dei diritti stabiliti dalla legge, la gente presto o tardi dovrà imparare ad adeguarsi e a fare buon viso a cattivo gioco.
Ripeto, sei una mosca bianca, io ho chiesto nel 2018 a tre notai, e nessuno dei tre mi ha voluto far fare la rinuncia alla quota di proprietà (1/7) di un garage condominiale (avrei accresciuto automaticamente la quota degli altri 6, allargando i loro 6 posti auto).
Evidentemente se i notai si sono rifiutati di stipulare l'atto, normale, normale, non era, ben sapendo che un notaio non può rifiutarsi di stipulare un atto pubblico, se regolare.
 
U

User_29045

Ospite
Sarà, ma io non posso credere che uno possa rinunciare alla sua quota di proprietà di un immobile che necessita di opere costose scaricando tutti gli oneri sugli altri comproprietari non consenzienti. Certamente, vista la sua preparazione specifica, @Nemesis avrà ragione, ma mi sembra un furto autorizzato!

E' corretto quanto è stato comunicato da @Nemesis
Non è un furto autorizzato: così la Legge dispone.
Che ci piaccia o no.
 
U

User_29045

Ospite
Evidentemente se i notai si sono rifiutati di stipulare l'atto, normale, normale, non era, ben sapendo che un notaio non può rifiutarsi di stipulare un atto pubblico, se regolare.

Erano semplicemente 3 notai impreparati o eccessivamente timorosi che l'atto venisse annullato, quando invece non c'è bisogno di farsi venire questi timori in quanto in Italia uno dei diritti del proprietario è, anche, quello di rinunciare alla proprietà e di smettere di essere proprietario. L'espansione delle quote altrui è una naturale conseguenza, una legge matematica, e mi meraviglia che certi notai e uomini di legge applichino la cancellazione a metà, eliminando la quota di proprietà dell'uno senza espandere proporzionalmente le quote dei restanti: evidentemente, queste persone a scuola non hanno mai avuto grande dimestichezza con la matematica. Se cancelli il proprietario per 1/7 (un settimo), i restanti 6 non possono rimanere proprietari per 1/7 ciascuno. Matematico.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Se cancelli il proprietario per 1/7 (un settimo), i restanti 6 non possono rimanere proprietari per 1/7 ciascuno. Matematico.
Prova a immedesimarti nei comproprietari che restano se l'accrescimento porta con se anche oneri di spesa , che il rinunciatario furbamente si è disfatto......in questo contesto il tuo punto di vista rimarrebbe identici o cambia.....
 
U

User_29045

Ospite
Prova a immedesimarti nei comproprietari che restano se l'accrescimento porta con se anche oneri di spesa , che il rinunciatario furbamente si è disfatto......in questo contesto il tuo punto di vista rimarrebbe identici o cambia.....

Il mio punto di vista rimarrebbe identico, perché ho la maturità di riconoscere che la legge è legge. E se la legge così prevede, così sia.
Non sarebbe certo la prima legge bislacca italiana.
Qui hanno fatto il gioco della palla avvelenata: il primo che riesce a rinunciare alla proprietà, vince a svantaggio dei proprietari superstiti.
Divertente.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Erano semplicemente 3 notai impreparati o eccessivamente timorosi che l'atto venisse annullato
Non hai pensato che i tre notai fossero i professionisti seri e l'altro un ciarlatano? Già il raffronto numerico ti dovrebbe far riflettere.
quando invece non c'è bisogno di farsi venire questi timori in quanto in Italia uno dei diritti del proprietario è, anche, quello di rinunciare alla proprietà e di smettere di essere proprietario. L'espansione delle quote altrui è una naturale conseguenza, una legge matematica, e mi meraviglia che certi notai e uomini di legge applichino la cancellazione a metà, eliminando la quota di proprietà dell'uno senza espandere proporzionalmente le quote dei restanti: evidentemente, queste persone a scuola non hanno mai avuto grande dimestichezza con la matematica. Se cancelli il proprietario per 1/7 (un settimo), i restanti 6 non possono rimanere proprietari per 1/7 ciascuno. Matematico.
Non so proprio come si possa fare questo ragionamento. Secondo te uno che rinuncia ad una quota di proprietà con accertate passività dovrebbe poterci rinunciare "regalando il pacco onnicomprensivo agli altri comproprietari", senza che questi possano rifiutare il "gentile omaggio".
A mio parere una legge del genere non esiste e se esistesse, sarebbe un errore del legislatore.
Probabilmente come me la pensano anche i tre notai che si sono rifiutata di stipulare, ben sapendo che, se non motivato, commetterebbero un illegalità.
 

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