Sto cercando una piccola casa in campagna/collina vicino a Torino e vorrei un parere sulla seguente vicenda.
Leggo in un portale l'annuncio di un'Agenzia per vendita di alcune unità immobiliari - bilocali e trilocali - ricavate all'interno di una tenuta in un Comune collinare (chiamiamola Tenuta Papalla). Telefono per informarmi e fissare un appuntamento sul posto, la signora dice che forse alcune unità non sono più disponibili ma non essendo al corrente mi farà chiamare dal suo collega.
Il collega mi telefona dopo tre giorni (di venerdì), mi fornisce le info e propone un appuntamento per il pomeriggio che io rifiuto perché mio marito non è disponibile. Gli dico che l'avrei richiamato lunedì.
Sabato andiamo sul posto per dare un'occhiata dall'esterno. La location ci piace molto e ci incuriosisce il cartello Vendesi piazzato davanti al grande cancello di accesso al parco, con indicato il sito internet della Tenuta Papalla. Che propone in vendita le stesse unità immobiliari dell'Agenzia, ma ci sono recapiti (cellulare e mail) diversi. Anche i prezzi sono un po' diversi: quelli dell'Agenzia leggermente inferiori, forse per "compensare" la provvigione dovuta dall'acquirente.
Lunedì invece di richiamare l'Agenzia telefono al cellulare indicato sul sito. Risponde il proprietario/venditore che mi conferma quale unità sono ancora disponibili, mi da tutte le info (molte di più di quelle fornite dall'Agente) e si dice disponibile alle visite. Segno che il mandato dell'Agenzia non prevede l'esclusiva.
Quel lunedì il Piemonte è diventato zona rossa, telefono ai Vigili che mi sconsigliano di andare a visionare un immobile seconda casa (non è una necessità urgente, spostamento fuori Comune non consentito). Quindi finora non ho fissato appuntamenti, anche perché la zona arancione in cui ci troviamo continua a vietare spostamenti tra i Comuni se non necessari.
Premesso che:
a) Ho saputo di questa opportunità dall'annuncio dell'Agenzia, che però ha tardato a ricontattarmi e mi ha proposto l'appuntamento per la visita nel giro di poche ore che non ho potuto accettare. Avrei comunque dovuto rifiutare quello del primo giorno utile successivo causa restrizioni zona rossa.
b) L'Agenzia conosce il mio cognome e telefono.
c) I prezzi proposti dal venditore sono leggermente superiori a quelli pubblicati dall'Agenzia.
d) Anche le condizioni di vendita sembrano diverse: il venditore mi prospetta la possibilità di acquistare, pagandolo a parte, un piccolo lotto di terreno della Tenuta; particolare che ci interessa e taciuto dall'Agenzia.
Io vorrei iniziare una trattativa col venditore visitando la Tenuta con lui che è il proprietario di tutto (abita lì in una porzione riservata a sé) e mi sembra più informato e competente dell'Agente.
Secondo voi se l'acquisto va a buon fine l'Agenzia, che finora non ha fatto nulla salvo una telefonata con poche informazioni, potrebbe chiedermi di pagare la provvigione?
Grazie.
Leggo in un portale l'annuncio di un'Agenzia per vendita di alcune unità immobiliari - bilocali e trilocali - ricavate all'interno di una tenuta in un Comune collinare (chiamiamola Tenuta Papalla). Telefono per informarmi e fissare un appuntamento sul posto, la signora dice che forse alcune unità non sono più disponibili ma non essendo al corrente mi farà chiamare dal suo collega.
Il collega mi telefona dopo tre giorni (di venerdì), mi fornisce le info e propone un appuntamento per il pomeriggio che io rifiuto perché mio marito non è disponibile. Gli dico che l'avrei richiamato lunedì.
Sabato andiamo sul posto per dare un'occhiata dall'esterno. La location ci piace molto e ci incuriosisce il cartello Vendesi piazzato davanti al grande cancello di accesso al parco, con indicato il sito internet della Tenuta Papalla. Che propone in vendita le stesse unità immobiliari dell'Agenzia, ma ci sono recapiti (cellulare e mail) diversi. Anche i prezzi sono un po' diversi: quelli dell'Agenzia leggermente inferiori, forse per "compensare" la provvigione dovuta dall'acquirente.
Lunedì invece di richiamare l'Agenzia telefono al cellulare indicato sul sito. Risponde il proprietario/venditore che mi conferma quale unità sono ancora disponibili, mi da tutte le info (molte di più di quelle fornite dall'Agente) e si dice disponibile alle visite. Segno che il mandato dell'Agenzia non prevede l'esclusiva.
Quel lunedì il Piemonte è diventato zona rossa, telefono ai Vigili che mi sconsigliano di andare a visionare un immobile seconda casa (non è una necessità urgente, spostamento fuori Comune non consentito). Quindi finora non ho fissato appuntamenti, anche perché la zona arancione in cui ci troviamo continua a vietare spostamenti tra i Comuni se non necessari.
Premesso che:
a) Ho saputo di questa opportunità dall'annuncio dell'Agenzia, che però ha tardato a ricontattarmi e mi ha proposto l'appuntamento per la visita nel giro di poche ore che non ho potuto accettare. Avrei comunque dovuto rifiutare quello del primo giorno utile successivo causa restrizioni zona rossa.
b) L'Agenzia conosce il mio cognome e telefono.
c) I prezzi proposti dal venditore sono leggermente superiori a quelli pubblicati dall'Agenzia.
d) Anche le condizioni di vendita sembrano diverse: il venditore mi prospetta la possibilità di acquistare, pagandolo a parte, un piccolo lotto di terreno della Tenuta; particolare che ci interessa e taciuto dall'Agenzia.
Io vorrei iniziare una trattativa col venditore visitando la Tenuta con lui che è il proprietario di tutto (abita lì in una porzione riservata a sé) e mi sembra più informato e competente dell'Agente.
Secondo voi se l'acquisto va a buon fine l'Agenzia, che finora non ha fatto nulla salvo una telefonata con poche informazioni, potrebbe chiedermi di pagare la provvigione?
Grazie.