basty

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Proprietario Casa
Il problema è che il venditore non ha titolo che attesti proprietà del vano nè dell altro sottotetto per poterlo acquistare
La stessa cosa capitata a mio padre: stessa risposta data dal notaio, anni '60..

Adesso si pongono due strade: e anche li ci sono correnti di pensiero che col tempo si sono spostate da una parte all'altra. Cominciamo dalla prima, che a sua volta è biforcuta.

1) Il sottotetto, è proprietà del titolare dell'ultimo piano o è parte condominiale?. Il CC propendeva per la prima risposta (difatti è contemplato il diritto di sopraelevazione); ma ultimamente la giurisprodenza tende a rispondere che se nel sottotetto sono presenti servizi, tubature ecc ad uso condominiale, anche il sottotetto diventa parte comune.

2) La seconda si avvicina alle proposte di @griz e "forse" di @Gianco: dico forse perchè nel mio caso è stata seguita una via simile ma non identica.

Ecco cosa ci è stato suggerito: inizio con un po' di cronistoria. mio padre in società con altri aveva costruito un condominio (aveva conferito il terreno): nell'atto di assegnazione, oltre all'appartamento dell'ultimo piano , aveva ottenuto metà del sottotetto.
Gli altri soci/costruttori vendettero gli altri alloggi, ed alla fine rimase la seconda metà del sottotetto, figlia del milite ignoto.
Il notaio sostenne che i soci originari non avevano più titolo: e quindi bonariamente si accordarono con mio padre, tra l'altro gratuitamente chiudendo anche la seconda metà e non concedendone uso ad altri.

In fase di successione posi il problema ad un geometra, che considerato che noi avevamo il possesso dello stesso da quasi 20 anni non contestato, procedette ad accatastarlo in associazione con la u.i. dell'ultimo piano. Nota: allora il catasto accettava "quasi" tutto, vista la prevalenza dell'aspetto fiscale: oggi non so se accetterebbero un accatastamento a nome di un soggetto che non ne dimostra di averne titolo.

Oggi sono passati altri 30 anni: nel mio caso è palese l'acquisizione quanto meno per usucapione.

Nel tuo caso la cosa positiva è che il "venditore" abbia sempre tenuto chiuso il locale: come tale potrebbe essere lui a vantare comunque (fra un paio d'anni?) il diritto ad usucapire. A quanto pare nessun altro ha mai eccepito sulla proprietà di quel locale, che appare effettivamente interessante viste le finestre.

E' sicuramente una situazione un po' border-line, ma la realtà come sempre, supera la immaginazione.
 

basty

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Nel frattempo ho letto gli interventi di @griz: forse oggi il mondo è cambiato.... ma come potete leggere è successo esattamente quello: ora nel mio caso era più comprensibile. Ma nel caso della postante, il "venditore" potrebbe anche accettare una "buonuscita" bonaria, e la pratica farla direttamente la nostra postante.
Deve trovare il tecnico che la rediga, e un catasto che l'accetti: oggi non conosco quali siano i vincoli.
 

mony BELLA

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Proprietario Casa
Il venditore è lì dalla data costruzione palazzo sono passati ben oltre 20 anni per usucapirlo
Ma torniamo a fuoco : io ho interesse che venga fatto lui no
Non se ne fa di nulla
 

basty

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Ma torniamo a fuoco : io ho interesse che venga fatto lui no
Non se ne fa di nulla
Non ho capito: ma certo che se lui non è disposto a vendertelo (o regalartelo), non puoi certo impossessartene con la forza: mi chiedo che senso abbia per costui tenersi uno sgabuzzino in un sottotetto dove non ci abita. Non può nemmeno usarlo come cantina per metterci il vino al fresco. Forse ha bisogno di un "incentivo" più sostanzioso.
 

mony BELLA

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Proprietario Casa
Si lui è interessato a disfarsene in maniera “bonaria” senza preoccuparsi di regolarizzarlo.
Sicuramente non lo usa in alcun modo
Ma ha due figlie che in domani potrebbero usarlo con il sottotetto dell altro palazzo x innalzare un piano. Poi la misura bonaria di acquisto non permette a me di fare i lavori di ristrutturazione
 

basty

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Proprietario Casa
Poi la misura bonaria di acquisto non permette a me di fare i lavori di ristrutturazione
Ni: se vi accordate, se poi lo accatasti a tuo nome, se poi i condomini non eccepiscono, se.... se..., allora non vedo problemi: ma dipende anche quali lavori di ristrutturazione intendi fare. Renderlo agibile-abitativo la vedo dura comunque: mi pare manchino le altezze, e direi anche i RAI.
 

griz

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Professionista
Certo ma a che titolo lo annetto anche se effettivamente una nicchia nella parete divisoria esiste ma a livelli diversi

Ni: se vi accordate, se poi lo accatasti a tuo nome, se poi i condomini non eccepiscono, se.... se..., allora non vedo problemi: ma dipende anche quali lavori di ristrutturazione intendi fare. Renderlo agibile-abitativo la vedo dura comunque: mi pare manchino le altezze, e direi anche i RAI.
quando ne hai il possesso presenti una scheda catastale per "esatta rappresentazione grafica" del tuo sottotetto che scrivi misura già 50 mq, e sfidi qualunque figlia a dimostrare che era del padre (il che non è certo nemmeno oggi).
potrebbe essere condominiale come dice Basty ma se al condominio non interessa o nessuno si pone il problema...
Capisco che le mie interpretazioni possano sembrare "border line" per a volte i problemi hanno soluzioni più semplici o complicate
 

mony BELLA

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie a tutti
Troverò spero una via d’uscita
Per abitabilità non penso ci siano problemi perché le misure sono 3 x 2,98 h 2.97
 

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