casella “In qualità di titolare di diritto reale” (nel suo caso proprietario).
Infatti la domanda è:
Il proprietario NON coltivatore di un terreno NON coltivato deve pagare le imposte soltanto in base al reddito dominicale?
Oppure deve pagare anche in base al reddito agrario (quello che sta scritto nella visura catastale)?

il terreno non coltivato continua a essere produttivo?
Se nella visura catastale figura il reddito agrario, penso che per l'Agenzia delle Entrate quel terreno venga comunque ritenuto idoneo a produrre reddito, anche se da molti anni nessuno lo coltiva.
 
Se nella visura catastale figura il reddito agrario, penso che per l'Agenzia delle Entrate quel terreno venga comunque ritenuto idoneo a produrre reddito, anche se da molti anni nessuno lo coltiva.
Appunto, per evitare il rischio di’ contestazioni, se il terreno è incolto e definitivamente abbandonato, cercherei anzitutto di variare la descrizione del terreno in Catasto per ridurre il relativo reddito dominicale ed eliminare o quantomeno ridurre quello agrario. Magari con l’aiuto del CAF di un’associazione di agricoltori della zona.
 
Ringrazio tutti per i consigli. Tuttavia credo di non poterli seguire per varie ragioni: sono residente in provincia di Milano e i terreni sono in Sardegna, dove non conosco quasi più nessuno cui rivolgermi per consigli etc. Qui è ugualmente difficile perché non credo che eventuali tecnici agrari possano occuparsi di terreni che non conoscono minimamente. Poi le spese... pensate che solo per l'aggiornamento di una scheda catastale dopo la ristrutturazione del mio appartamento di due locali ho pagato 250 euro già nel 2013! Non oso immaginare cosa mi verrebbe a costare oggi la variazione catastale di circa 20 terreni... senza avere nemmeno la garanzia che queste variazioni si possano fare e se possano servire a qualcosa…

Quest’anno ho pensato di andare a fondo di questa materia. Mi sono documentata di qua e di là. Mi sono rivolta anche a due commercialisti diversi, spiegando la mia situazione. La risposta è stata:

A: “Buongiorno. Dato che lei è solamente proprietaria dei terreni e non esercita alcuna attività agricola su di essi (né direttamente, né indirettamente tramite affitto o altro), allora il reddito agrario non è dovuto e può essere eliminato dalla sua dichiarazione dei redditi.
Il reddito dominicale, invece, è legato al possesso del terreno a prescindere dall'esercizio di attività agricola. Per tale motivo deve essere assoggettato ad IRPEF (mi dispiace). Tuttavia, data la situazione particolare di terreni "abbandonati", con forti vincoli che ne impediscono qualsiasi utilizzo e persino la vendita, potrebbe essere portata all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate per valutare se sussistano le condizioni per una non debenza dell'IRPEF anche sul reddito dominicale, data l'oggettiva improduttività e l'impossibilità di trarne alcun beneficio. Si tratta, però, di un passaggio molto difficile!”

B: “il reddito dominicale è il valore attribuito al terreno, pertanto il proprietario è sempre tenuto a denunciarlo
il reddito agricolo è derivante dall'attività agricola esercitata con il terreno, pertanto tale reddito è da indicare da parte di chi esercita attività agricola.
Ha ragione il suo commercialista”.

Alla fine credo che il Caf sostenga il contrario semplicemente per non assumersi la responsabilità di modificare nulla rispetto alle dichiarazioni degli anni precedenti. Visto che è stato sollevato un dubbio, non hanno voglia, o forse tempo, per studiare meglio la materia: preferiscono insistere nell’applicare le norme nel modo più restrittivo, a scapito del contribuente.

Ho scaricato dal web il fascicolo dell’Agenzia delle Entrate “730 modello 730/2025 periodo d’imposta 2024 – Istruzioni per la compilazione” - Ho letto attentamente le pag. 21 e 22 “5. Quadro A- Redditi dei terreni”, che recita: “Il soggetto cui fa carico il reddito dominicale e agrario è sempre colui che svolge direttamente l’attività agricola. Se l’attività agricola è esercitata da un’altra persona, il reddito dominicale deve essere dichiarato, comunque, dal proprietario, mentre il reddito agrario deve essere dichiarato da chi svolge l’attività agricola”.

Ho scaricato dal web un altro fascicolo dell’Agenzia delle Entrate “PF Persone Fisiche Fascicolo 1 2025 periodo d’imposta 2024 - Istruzioni per la compilazione – Ho letto attentamente le pagine 27 e 28 “5. Quadro RA – Redditi dei terreni, il cui contenuto è nella sostanza identico a quello riportato nelle pagine 21 e 22 del modello precedente; l’unica differenza è l’aggiunta della parola “anche”. Il concetto rimane lo stesso, tuttavia essendo questa parola inserita nel paragrafo senza un senso logico, serve solo a confondere le idee.


Ho un appuntamento telefonico ai primi di giugno con un funzionario dell’Agenzia delle Entrate per esporre il mio quesito. Al telefono non so quanto sia possibile spiegarsi e capirsi… Purtroppo non era disponibile un appuntamento di persona nei loro uffici, ma solo telefonicamente.


Dopo ho appuntamento col Caf (uno nuovo) per metà giugno e vedremo cosa succederà.

Sono molto pessimista.
 
con un funzionario dell’Agenzia delle Entrate per esporre il mio quesito. Al telefono non so quanto sia possibile spiegarsi e capirsi
E' meglio inviare un interpello all'Agenzia delle Entrate.
Spiegando dettagliatamente la situazione e la tua soluzione interpretativa: trattandosi di terreno incolto e non essendo tu né CD né IAP ritieni di non dover essere tassata in base al reddito agrario.

Trovi qui la procedura:

 
Adesso vedo se ce n'è qualcuno in zona...

E' meglio inviare un interpello all'Agenzia delle Entrate.

Non ho letto tutta la discussione, ma se la domanda riguarda solo la dichiarazione relativa ai terreni incolti, credo che siano sufficienti le istruzioni del modello:

In anni passati le istruzioni ed il modello contemplavano una ulteriore colonna in cui si dichiarava se il terreno era incolto: ciò produceva una riduzione del reddito agrario al (o del ?) 30%: adesso non sembra ci sia tale opportunità.

Riguardo alla comunicazione sul cambio tipo colture, non credo sia riservata ai soli CD: purtroppo mi risulta debba essere comunicata entro pochi mesi/giorni all'inizio anno: E produce effetti sensibili sulle rendite catastali , ed a valle sulle imposte IRPEF e IMU.
(Ne ho riscontrato l'effetto a seguito di una variazione d'ufficio, in stile truffa: su un terreno di proprietà è stato effettuato un esproprio parziale per la realizzazione di una area parco pubblico e un percorso pedonale, con relativo frazionamento: bene , hanno effettuato d'ufficio una comunicazione di cambio cultura valevole per 20 gg a fine 2024 , periodo per il quale è stato calcolato il contributo di esproprio , pochissimi euro: poi magicamente dal 2/1/25 hanno ripristinato la situazione precedente......: per la cronaca il terreno classificato seminativo è ormai semiabbandonato, ed occupato al90% da bosco spontaneo: il bosco è comparso ufficialmente per 20 gg)

dalle istruzioni Modello Redditi 2025

Il reddito dei terreni si distingue in reddito dominicale e reddito agrario. Il proprietario del terreno o Il titolare di altro diritto reale è tenuto a dichiarare sia il reddito dominicale sia il reddito agrario, anche nel caso in cui lo stesso svolga direttamente l’attività agricola. Se, invece, l’attività agricola è esercitata da un’altra persona, il reddito dominicale deve essere dichiarato, comunque, dal proprietario, mentre il reddito agrario deve essre dichiarato da chi svolge l’attività agricola.

Nel caso di terreni non affittati, l’IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali sul reddito dominicale, mentre il reddito agrario continua ad essere assoggettato alle ordinarie imposte sui redditi. Pertanto, per il reddito dei terreni non affittati si deve tener conto del solo reddito agrario. Per i terreni affittati, invece, risultano dovute sia l’IMU che l’IRPEF. Restano assoggettati a IRPEF, anche se non affittati, i terreni per i quali è prevista l’esenzione dall’IMU.


Non so se quanto sopra risponde ai dubbi.
 
Ultima modifica:
Nel caso di terreni non affittati, l’IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali sul reddito dominicale
Comunque nei comuni nella lista non è dovuta l’IMU sui terreni agricoli.
https://www.laleggepertutti.it/15550_comuni-con-esenzione-IMU-agricola-ecco-la-lista
 
Salve Basty, grazie. Questo è quanto riportato nel fascicolo delle istruzioni alla compilazione del 730 Persone Fisiche, dell'Agenzia delle Entrate ed è pressoché identico a quello che c'è scritto anche nell'altro fascicolo di guida alla compilazone del 730, sempre dell'Agenzia delle Entrate (ne ha fatto due uno semplice e uno "persone fisiche". Ebbene, io li ho letti più e più volte entrambi e da quello che capisco dicono ambedue la stessa cosa: se il proprietario lavora i terreni sono a suo carico sia il reddito dominicale che il reddito agrario. Se il terreno è dato in affitto, il reddito dominicale compete sempre al proprietario, mentre il reddito agrario compete a chi il terreno lo ha lavorato. In italiano il succo è questo e da ciò, per logica, si dovrebbe dedurre che se nessuno ha lavorato il terreno, nessuno ha tratto reddito perciò nessuno deve pagare per il reddito agrario che non c'è stato! Fermo restando che al proprietario compete in ogni caso l'IRPEF dominicale (per il semplice possesso).
Questo è la mia interpretazione, condivisa anche da alcuni esperti in materia, ma non dal caf cui da anni mi rivolgo per la mia dichiarazione dei redditi. Questo caf infatti sostiene che anche se non lavoro i terreni, non sono dati in affitto, sono incolti e abbandonati, sul proprietario grava conunque tutto l'IRPEF, sia per il reddito dominicale, sia per il reddito agrario.
Vorrei sapere se questa
è anche la tua interpretazione, o tu ne hai una diversa?
(Per farti capire meglio il mio problema ti ho fatto un riassunto di tutta la discussione, visto che hai detto di non averla letta).
Grazie
 

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