io sono un avvocato...sana di mente (spero!) e anche moralmente. Tuttavia noi avvocati portiamo in giudizio quanto ci raccontano i nostri clienti: es. se un cliente viene da me e mi racconta una storia strappalacrime di una nipote che ha convinto e raggirato la povera zia ormai morente a fare testamento a suo favore (sarina non mi riferisco certo a te è ovviamente solo un esempio) non vedo perchè non dovrei credergli...
L'avvocato deve certo fare l'interesse del suo cliente, e non è nemmeno tenuto a dire la verità in giudizio. Ciò non toglie, a mio avviso, che all'interno dello stesso perimetro deontologico ci si può comportare male e bene. Per esempio, qual è l'interesse del cliente? Veder difeso il suo diritto, o fregare la controparte? Ed è identico omettere gli aspetti della controversia non favorevoli al proprio cliente, e sostenere coscientemente il falso? A me non pare.
Poi siamo tutti maggiorenni, vaccinati e soprattutto italiani, cioè cinici per forza di cose. Resta però il fatto che nella mia vita ho conosciuto avvocati che senza essere ingenui, sono corretti; e altri che erano, nè più nè meno, criminali.