carwood

Nuovo Iscritto
Purtroppo la proposta accettata dal venditore senza assegno di deposito non ha alcun valore o quanto meno lo ha ma per vie legali forse in una decina di anni potete cavarvela. Non solo si fanno pessime figure con il venditore ma c'e' la beffa di lavorare gratis. Perche' per rispondere ad alcuni l'agenzia immobiliare fornisce un servizio quindi forse e' un lavoro che non si fa per la gloria.
 

avettor

Nuovo Iscritto
Due considerazioni:
- il venditore non doveva accettare una proposta senza la caparra; l'agenzia, se seria, pure non doveva accettare una proposta senza caparra; il compratore...è poco serio per come si è comportato.
- la compravendita non è stata conclusa, non è stato neppure firmato il preliminare. Ritengo che nulla sia dovuto all'agenzia: non ha trovato un compratore seriamente intenzionato, non ha ottenuto l'assegno di cauzione da consegnare al venditore.
 

gcaval

Nuovo Iscritto
se l'atto che contiene la proposta e l'accettazione (che deve essere giunta a conoscenza dell'altra parte - art. 1326 giustamente citato da gcaval) ha tutti i requisiti di un preliminare e quindi è in grado di far sorgere reciproche obbligazioni tra le parti (l'una a vendere l'altra ad acquistare "...mi obbligo a vendere...mi obbligo ad acquistare") l'affare può dirsi concluso e ciò basta e avanza a far sorgere il diritto alla provvigione.

Non esistono proposte senza effetti obbligatori. Motivo per cui, se la proposta rimanda ad altro contratto in cui ci saranno tali effetti (preliminare), è nulla.

Purtroppo la proposta accettata dal venditore senza assegno di deposito non ha alcun valore o quanto meno lo ha ma per vie legali forse in una decina di anni potete cavarvela.

In generale non è l'assegno a rendere una proposta efficace, anche perché, non essendoci un limite minimo alla caparra, uno potrebbe anche dare caparra zero alla proposta. Qui poi è diverso perché per iscritto c'è l'impegno a dare l'assegno, di fatto l'assegno non c'è.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Confermo in toto quanto detto da gcaval:
- la giurisprudenza ritiene nullo il cosiddetto «preliminare di preliminare». Pertanto ogni proposta che rimanda ad un preliminare è nulla;
- la caparra non è un elemento essenziale del contratto, per cui può benissimo non essere versata.
 

carwood

Nuovo Iscritto
Daccordo con tutti ma se il proponente acquirente non ha nulla da perdere e' ovvio che puo' rinunciare in qualsiasi momento anche nello studio notarile come e' successo a me.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Puoi sempre agire per gli eventuali danni arrecati, ad es: la mancata vendita ad altri acquirenti, perdita di valore dell'immobile (di questi tempi, poi!!!), ecc..
 

massimoca

Nuovo Iscritto
la caparra è comunque dovuta anche se non ancora versata.
e, d'altronde, si spera sempre nella correttezza e nella buona educazione del prossimo.:ok:
 

tamara

Membro Attivo
la questione non è così semplice e lineare. La giurisprudenza non è uniforme sul punto e quindi bisogna per forza rifarsi al testo contrattuale. Quindi all'utente che ha posto la domanda (e che poi pare essersi dileguato per lasciare noi a discutere ... il confronto è comunque sempre positivo) suggerisco di leggersi questo interessante articoloLa mediazione e la provvigione del mediatore
 

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