Rinnovo amministratore di condominio

Hug ha scritto:

Se va bene a tutti i condòmini... Infatti basterebbe uno a far saltare questo gioco.

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No.
Se la maggioranza approva/ratifica ogni ricorso in giudizio che contesta la "libera iniziativa" sarebbe soccombente.

Andrea Occhiodoro ha scritto:

Quello che dici è verissimo in teoria. In pratica però molti amministratori si fanno ratificare il loro operato da una delibera successiva (ad esempio quella che approva il consuntivo) ed il gioco è fatto.

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Direi che è più frequente sia stabilito un limite di spesa al di sotto del quale non è richiesta la preventiva autorizzazione della assemblea

basty ha scritto:

Direi che è più frequente sia stabilito un limite di spesa al di sotto del quale non è richiesta la preventiva autorizzazione della assemblea

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Quoto in pieno.

Hug ha scritto:

L'amministratore può intervenire autonomamente sul citofono sole se, ad esempio, sta prendendo fuoco.

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Non proprio. L'amministratore è tenuto alla manutenzione ordinaria degli impianti. Se il citofono si guasta deve farlo riparare, se non è possibile in teoria ha bisogno di una delibera per la sostituzione. Tuttavia il citofono è uno strumento in molti casi indispensabile per non ritrovarsi estranei vaganti nelle scale, quindi si tratta di un lavoro urgente e se l'amministratore provvede alla sostituzione con apparecchiatura analoga, interpellati i consiglieri, direi che agisce come "il buon padre di famiglia" e il suo operato può essere avallato nella prima assemblea che segue alla sostituzione.
Ovviamente bisogna considerare cosa si intende per "sostituzione del citofono". Se a dover essere sostituito è l'intero impianto, pulsantiera fili e magari apparecchi interni, con una spesa nell'ordine di migliaia di euro, è senz'altro necessario il vaglio di diversi preventivi e una delibera assembleare.

basty ha scritto:

Direi che è più frequente sia stabilito un limite di spesa al di sotto del quale non è richiesta la preventiva autorizzazione della assemblea

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Però l'art. 1135 c.c. è chiarissimo. Tale eventuale limite di spesa andrebbe approvato con una delibera unanime (convenzione) e non a maggioranza.

Andrea Occhiodoro ha scritto:

Però l'art. 1135 c.c. è chiarissimo. Tale eventuale limite di spesa andrebbe approvato con una delibera unanime (convenzione) e non a maggioranza.

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No.
In tema di "limite di spesa" bisogna intanto chiarire sulla natura della spesa...per la maggior parte basts la maggioranza standard.

Sarebbe assurdo si pretendesse l'unanimità quando la stessa non è richiesta per la delibera "preventiva" di quel particolare lavoro.

Dimaraz ha scritto:

No.
In tema di "limite di spesa" bisogna intanto chiarire sulla natura della spesa...per la maggior parte basts la maggioranza standard.

Sarebbe assurdo si pretendesse l'unanimità quando la stessa non è richiesta per la delibera "preventiva" di quel particolare lavoro.

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Ciao Dimaraz, dal tenore della tua risposta mi viene il dubbio di non essere riuscito a comunicare bene il mio pensiero. Io faccio riferimento ad una eventuale delibera assembleare che autorizzi l'amministratore, derogando all'art. 1135 e fino ad un certo limite di spesa, ad effettuare spese straordinarie non urgenti e non autorizzate dall'assemblea.

Andrea Occhiodoro ha scritto:

Ciao Dimaraz, dal tenore della tua risposta mi viene il dubbio di non essere riuscito a comunicare bene il mio pensiero. Io faccio riferimento ad una eventuale delibera assembleare che autorizzi l'amministratore, derogando all'art. 1135 e fino ad un certo limite di spesa, ad effettuare spese straordinarie non urgenti e non autorizzate dall'assemblea.

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Aveno inteso il tuo riferimento e ripeto che non serve l'unanimità.

Sarebbe "contorto" il pensiero che impone una votazione di 1000/1000 per fissare una "concessione" di spesa per manutenzioni straordinarie...quando invece si può deliberare (in anticipo) su qualsiasi lavoro (di manutenzione) con una maggioranza del 50%+1 e 500 millesimi.

L'unico caso in cui serve l'unanimità per una spesa è qualora si tratti di "innovazione gravosa/voluttuaria"...m solo "formalmente" visto che la delibera resterebbe anche in tal caso valida tenendo esclusi i contrari.

Giusto quello che leggo: in ogni caso io mi riferivo alle ordinarie manutenzioni.
Mi sembra logico dare un minimo di flessibilità all'amministratore: altrimenti si rischia di rimanere mesi con vetri rotti e serrature guaste.

Al massimo si criticheranno a posteriori fatture esose in proporzione ai lavori e si chiederà di cambiare per il futuro ditta .

basty ha scritto:

io mi riferivo alle ordinarie manutenzioni.

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L'amministratore può ordinare quei lavori senza necessità di ricevere preventiva autorizzazione in assemblea.

basty ha scritto:

Mi sembra logico dare un minimo di flessibilità all'amministratore

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Per quei lavori, ha tutta la flessibilità. Non ha un limite di spesa da rispettare.