Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il venditore vuole riavere tutti i soldi,
vuole indietro quello che ha versato.
intascarsi definitivamente tutte le detrazioni,
cioè vuole che tu gli aggiunga le detrazioni? Le detrazioni sono il totem attorno al quale tutti voi girate. Le detrazioni saranno possibili dopo che l'amministratore dichiarerà l'esecuzione dei lavori deliberati e l'importo a carico del proprietario dell'appartamento. Finché non si fanno lavori niente rimborsi. I lavori, se si faranno, avranno bisogno di un'altra delibera; questa delibera avrà efficacia sui condomini e non su gli ex condomini.
Se la delibera è stata superata, come dice @Franci63, o è, come ha detto un legale, caducata, è stata annullata, quindi non è più operativa, cioè non vale più, è morta e sepolta.
Nel rogito c'è una clausola che fa riferimento ad una delibera; se questa delibera è stata successivamente annullata, qualcuno mi deve spiegare come possa ancora valere nel contratto. Quale è il presupposto giuridico.

Quando il venditore ha pagato il condominio tutta la parte a carico del suo appartamento, non credo che abbia tirato fuori i soldi dal materasso e li abbia portati con la carriola all'amministratore: avrà fatto un bonifico con scritto la causale. Il venditore vuole indietro quello che ha versato al condominio. Che poi l'amministratore, e quindi il condominio, cerchi di utilizzare i soldi che per legge spettano al nuovo condomino è un'altro paio di maniche.
Il venditore deve chiedere la restituzione dei suoi soldi al condominio per non aver dato corso a lavori deliberati e per i quali lui ha pagato.

Ritorno a sostenere se il venditore fosse stato tra i morosi, l'acquirente su quali basi sarebbe andato a chiedere soldi al venditore?
 
Ultima modifica:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Finché non si fanno lavori niente rimborsi.
Direi anzi: finchè l'amministratore non paga i lavori eseguiti, ... niente rimborsi

Nel rogito c'è una clausola che fa riferimento ad una delibera; se questa delibera è stata successivamente annullata, qualcuno mi deve spiegare come possa ancora valere nel contratto. Quale è il presupposto giuridico.
Non mi permetto di immaginare un presupposto giuridico. Ma considererei la sintassi usata nel rogito, che recita:
rogito1-png.4373


Mi pare che il soggetto del primo comma, siano "i lavori deliberati" e non la delibera: quindi sui lavori ha preso un impegno.
Ritorno a sostenere se il venditore fosse stato tra i morosi, l'acquirente su quali basi sarebbe andato a chiedere soldi al venditore?
Questo lo hai ribadito molteplici volte. Non credo che l'acquirente sia uno sprovveduto totale: immagino abbia verificato presso l'amministratore la situazione dei lavori già deliberati, l'ammontare previsto, e considerato il comportamento del venditore, fosse a conoscenza della situazione dei versamenti del venditore: se questo si fosse rivelato moroso, ne avrebbe certamente tenuto conto sul prezzo a saldo e quella postilla sul rogito non sarebbe nemmeno comparsa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi pare che il soggetto del primo comma, siano "i lavori deliberati" e non la delibera: quindi sui lavori ha preso un impegno.
scusa allora mi spieghi per quale motivo per i condomini l'impegno non vale più mentre per lui vale ancora.
I lavori sono "deliberati" in quanto scaturiti da un ordine del giorno approvato. Quando si approva si delibera cioè si decide.
 

Damario

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non credo che l'acquirente sia uno sprovveduto totale: immagino abbia verificato presso l'amministratore la situazione dei lavori già deliberati, l'ammontare previsto, e considerato il comportamento del venditore, fosse a conoscenza della situazione dei versamenti del venditore: se questo si fosse rivelato moroso, ne avrebbe certamente tenuto conto sul prezzo a saldo e quella postilla sul rogito non sarebbe nemmeno comparsa.

Certo. Avrei offerto 110000 e non 130000, anche perchè il mio budget di spesa non poteva andare oltre tale cifra. Per cui se il venditore non avesse già dato la quota, non gli avrei potuto dare, materialmente, oltre le 110000.
Nel rogito non è specificato che i 130000 COMPRENDONO le spese di manutenzione straordinaria, ma è implicito nell'impegno del venditore a farsene carico totale.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non mi permetto di spiegare il meccanismo legale, che è piuttosto singolare, dove nemmeno gli avvocati si trovano concordi. Ho solo preso atto delle considerazioni esposte (mi pare) da Francis: un conto sono le delibere condominiali, che impegnano solo i condòmini, un conto è un atto notarile che impegna due contraenti ed ha rilievo pure pubblico.

- I condomini sono liberi di rimandare i lavori a data da destinarsi.
- Il venditore si è impegnato a consegnare all'acquirente l'immobile con i lavori ritenuti necessari , e per questo ha versato i soldi.

Ripeto: poteva chiederli indietro all'amministratore prima di rogitare e darli all'acquirente (= a riconoscergli lo sconto equivalente)
Non lo ha fatto perchè non erano ancora stati procrastinati.
ha poi complicato le cose ponendo condizioni (godimento detrazioni) su evento non certo.
Questo sì, non ha stabilito un diritto, non essendosi verificato l'evento: mal gliene incolse.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Certo. Avrei offerto 110000 e non 130000, anche perchè il mio budget di spesa non poteva andare oltre tale cifra. Per cui se il venditore non avesse già dato la quota, non gli avrei potuto dare, materialmente, oltre le 110000.
Nel rogito non è specificato che i 130000 COMPRENDONO le spese di manutenzione straordinaria, ma è implicito nell'impegno del venditore a farsene carico totale.
;)
... non è che condivida molto l'argomentazione qui data in tua difesa...
Avevo cercato di trovare un appiglio, ma direi che non lo stati considerando ...
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
- I condomini sono liberi di rimandare i lavori a data da destinarsi.
certo ma non di esprimersi in modo tale da annullare la decisione presa precedentemente: il fondo doveva rimanere aperto ed i soldi versati congelati fino alla decisione di riprendere i versamenti.
L'assemblea, se voleva rimandare i lavori, doveva deliberare la sospensione della raccolta e rimandare l'inizio dei lavori a data da destinarsi.
Non smantellare il fondo che accompagnava la delibera di esecuzione dei lavori, cioè una decisione che vale su tutti i condomini (assenti, dissenzienti ed astenuti), perchè questa mossa equivale ad eliminare il motivo per il quale si erano raccolti i soldi.
- Il venditore si è impegnato a consegnare all'acquirente l'immobile con i lavori ritenuti necessari , e per questo ha versato i soldi.
questa è una tua libera interpretazione. L'immobile è stato consegnato nello stato in cui si trovava: i lavori non erano stati eseguiti, anzi non erano neanche iniziati.
Caso mai il rogito dice: "la casa viene consegnata nello stato in cui si trova, ma il costo dei lavori già deliberati dalla assemblea rimangono a carico della parte venditrice".
Ripeto: poteva chiederli indietro all'amministratore prima di rogitare e darli all'acquirente (= a riconoscergli lo sconto equivalente)
secondo me ti sei perso la tempistica: il rogito è stato fatto prima che il venditore pagasse per intero la quota lavori a carico dell'appartamento. Sennò non ci sarebbe stata la necessità di inserire la clausola. Il venditore non sapeva che il condominio aveva intenzione di non fare più i lavori e restituire i soldi ai proprietari. Se lo avesse saputo non glieli avrebbe neanche versati. Ti pare?
Avrei offerto 110000 e non 130000,
Certo ma bisogna vedere se il venditore avrebbe accettato la tua offerta.
Sei poco credibile perché poi tu stesso scrivi:
Nel rogito non è specificato che i 130000 COMPRENDONO le spese di manutenzione straordinaria, ma è implicito nell'impegno del venditore a farsene carico totale.
nel rogito non c'è scritto che l'ammontare dei lavori a carico dell'appartamento era di 20.000 € potevano anche essere 50.000 € e tu allora avresti offerto 80.000 €?
 

Damario

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
nel rogito non c'è scritto che l'ammontare dei lavori a carico dell'appartamento era di 20.000 € potevano anche essere 50.000 € e tu allora avresti offerto 80.000 €?

L'amministratore, e già in precedenza anche l'intermediario immobiliare, mi avevano informato che la quota dei lavori era di 20000 e che il venditore, fino a quel momento, aveva versato circa l'80% del totale.
Per tale ragione, non avendo la certezza che il venditore, al momento del rogito, avesse versato tutta la sua quota, ho chiesto di inserire in rogito quella dicitura in cui il vend. si impegnava al totale della spesa dei lavori deliberati.
Per cui nella cifra pattuita per la casa, era stata considerata anche la somma di 20000 che il venditore avrebbe dovuto versare al fondo speciale, prima o subito dopo il rogito, al fine di consentire l'avviamento dei lavori.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Luigi, possiamo fare tutti i processi alle intenzioni, ma bisognerebbe non esagerare nelle ipotesi ed opinioni.

I condomini .[non sono liberi] ..di esprimersi in modo tale da annullare la decisione presa precedentemente: il fondo doveva rimanere aperto ed i soldi versati congelati fino alla decisione di riprendere i versamenti.
L'assemblea, se voleva rimandare i lavori, doveva deliberare la sospensione della raccolta e rimandare l'inizio dei lavori a data da destinarsi.

Condivido che saprebbe stato più opportuno mantenere il fondo: ma l'assemblea è sovrana, e l'amministratore non ha titolo per vincolare il fondo per un tempo indeterminato
secondo me ti sei perso la tempistica: il rogito è stato fatto prima che il venditore pagasse per intero la quota lavori
Per la verità sei tu ad averti perso quanto seguiva:
Non lo ha fatto perchè [i lavori] non erano ancora stati procrastinati.

Quanto alla frase di @Damario, ho anch'io segnalato che le modalità di argomentazione non mi parevano felici. Ma la sostanza resta quella: qualunque fosse la disponibilità di spesa di Damario, mi pare evidente abbia negoziato l'acquisto a quel prezzo considerando che i 20 k li avrebbe anticipati il venditore. Questo è assodato.

Se poi la spesa fosse stata superiore o inferiore, entreremmo in un ulteriore vicolo cieco, che riguarderebbe una serie di casistiche non dominabili a priori.

Un dato resta certo: Al momento del contratto i lavori sono stati ritenuti da tutti gli attori, necessari e parte del contratto. I lavori a suo tempo deliberati sono e saranno a carico del venditore: cosa può pretendere questo indietro?
Le detrazioni? Qui purtroppo ha fatto i conti senza l'oste (le regole del fisco). E sorprende che anche il notaio non glielo abbia fatto presente. Male ha fatto a rifiutare l'offerta spontanea dell'acquirente.
Imho
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
I lavori a suo tempo deliberati sono e saranno a carico del venditore:
a suo tempo lo hai aggiunto tu. Il testo è
rogito1-png.4373

c'è stata una delibera che ha annullato la delibera a cui fa riferimento la clausola del rogito? Si o No.
E' inutile cercare di rianimare una delibera della cui sorte il condominio ha determinato la morte. L'eventuale delibera che ripropone i medesimi lavori riguarderà il nuovo condomino e solo lui. Il nuovo condomino utilizzerà i soldi che ha trovato nel salvadanaio. Ma il condominio, avendo decretato l'annullamento dei lavori, nella impossibilità di restituire i soldi versati dal condomino venditore al medesimo, perché sono finiti, legalmente, nella disponibilità del nuovo condomino acquirente, dovrà rifondere con nuovi propri soldi la parte che il vecchio proprietario ha versato.
Per la verità sei tu ad averti perso quanto seguiva:
insisto che sei tu che hai perso la tempistica il saldo dei lavori deliberati è stato fatto dopo il rogito. Infatti
l'intermediario immobiliare, mi avevano informato che la quota dei lavori era di 20000 e che il venditore, fino a quel momento, aveva versato circa l'80% del totale.
Per tale ragione, non avendo la certezza che il venditore, al momento del rogito, avesse versato tutta la sua quota, ho chiesto di inserire in rogito quella dicitura in cui il vend. si impegnava al totale della spesa dei lavori deliberati.
Luigi, possiamo fare tutti i processi alle intenzioni, ma bisognerebbe non esagerare nelle ipotesi ed opinioni.
ho dimenticato un segno di interpunzione: alla tua affermazione
- I condomini sono liberi di rimandare i lavori a data da destinarsi.
vole rispondere: Certo. Ma non di esprimersi in modo tale da annullare la decisione precedentemente presa.....
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto